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Lazio condannata dalla Cassazione. I fatti risalgono all’epoca di Cragnotti

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E’ stata confermata dalla Cassazione la condanna della Lazio a risarcire Giancarlo ‘Picchio’ De Sisti, l’ex centrocampista di Roma e Fiorentina, già mister della squadra viola, con 29 presenze in nazionale e quattro gol, per dequalificazione professionale. La società – come stabilito dalla Corte di Appello di Roma nel 2013 – è ‘colpevole’ di averlo tenuto ai margini per un anno dopo averlo ingaggiato, ai tempi di Sergio Cragnotti, dal 2001 al 2004 come responsabile delle squadre giovanili biancocelesti. Senza successo, la difesa della Lazio ha sostenuto che non c’era stato alcun “demansionamento” e che semmai c’erano stati “inadempimenti del lavoratore”. Invece, gli ‘ermellini’ sottolineano che la Corte di Appello “ha accertato l’inattività a cui fu costretto De Sisti a far data dal gennaio del 2003 ed ha valutato come generiche e prive di riscontri le allegazioni della società sulla condotta inadempiente” di ‘Picchio’.

I supremi giudici inoltre hanno respinto anche il tentativo della Lazio di contestare il diritto di De Sisti al risarcimento del danno “morale ed esistenziale”. La Cassazione – sentenza 5431 – ha ricordato che questo diritto è stato accertato fin dal primo grado nel 2006 per “la lesione della dignità, della personalità morale e della stessa immagine professionale del De Sisti tanto più grave alla luce della stessa eco che la vicenda ha avuto nell’opinione pubblica”. A sua volta ‘Picchio’ aveva fatto ricorso in Cassazione, ottenendo il parere favorevole del Sostituto procuratore generale Mario Fresa, per ottenere – come avvenuto in primo grado – anche il risarcimento per il “danno patrimoniale da demansionamento”. La richiesta, che avrebbe implicato la riapertura del caso che si protrae ormai da 15 anni, non è stata accolta perché non sono state approfondite le conseguenze negative subite da De Sisti per la forzata inattività.

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Cassano contro la Roma e Mourinho: ” Sono il male del calcio “

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cassano mourinho

Intervenuto alla Bobo TV Antonio Cassano spara a zero sulla sua ex squadra e contro Mourinho. Il tutto per il comportamento che ha assunto la Roma da quando il portoghese è subentrato nella panchina giallorossa. Da inizio campionato sono state molte le risse con i giallorossi, le scene da film del tecnico a bordocampo ed il nervosismo tanto da portare un commento da parte degli arbitri: “Siete inarbitrabili…”

Ecco le parole dell’ex attaccante giallorosso:

“Risse, casini, manate… Di cosa stiamo parlando? Tutta la panchina entra in campo.Questo è la vergogna del calcio italiano. Potrà anche arrivare seconda, ma Mourinho da quando è arrivato non ha mai dato nulla, sta facendo di male in peggio. La Lazio ha provato a proporre la sua idea di gioco mentre la Roma e Dybala mi hanno fatto tenerezza”.

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