, la prima in Italia – al momento trasparente. Benvenuti nell’Academy che non c’è: “No, non ci è stato presentato alcun progetto”, tuona il sindaco di Formello, Sandro Ce
RICHIESTA DI PARCHEGGI – Ma quale “prima pietra”. I lavori inizieranno davvero nell’estate del 2015? “A noi non hanno dato alcuna scadenza”. Non c’è traccia di piantine, ma solo un disegno nell’aria. Che potrebbe incontrare pure qualche scarabocchio: “L’aumento del carico sull’attuale centro sportivo non dev’essere un ostacolo alla viabilità e un problema per i quartieri intorno. Quando riceveremo la proposta di piano, dovremo ragionare sulle migliorie della circolazione attorno alla struttura, per evitare che gli abitanti di Prato Roseto e case Bianche siano ostaggio dei tifosi che parcheggiano ovunque, che – in occasione di partite importanti – impazzisca lo svincolo. In questo senso c’interessa il progetto perché deve contribuire a risolvere alcuni problemi”.
NIENTE VINCOLI AMBIENTALI – Per fortuna, nessun vincolo ambientale alla costruzione: “Il complesso sportivo della Lazio non è all’interno del parco di Veio – spiega Celestino – altrimenti, stando le norme di salvaguardia ambientali del Parco attuali, non sarebbe stato possibile immaginare uno sviluppo in termini di volumetrie, tribune e spogliatoi”. Si parla di una club house riservata a 35 giovani calciatori, che saranno sempre seguiti da uno staff di professori e istruttori qualificati. Un istituto in stile Premier (United, Chelsea, Arsenal, City ed Everton), di cui si vanta di continuo anche il ds Tare: “Una volta creata la struttura dell’Academy, punteremo sul bacino di Roma e dell’Italia”. Basta fughe, i talenti già volano felici a “Formello che non c’è”.
CITTACELESTE