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I problemi della Lazio, cosa deve cambiare Sarri?

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Dopo le prime due giornate della massima serie calcistica italiana la Lazio di Maurizio Sarri si ritrova a zero punti. Bisogna andare a ritroso fino alla stagione 2018-19 per ritrovare un simile cattivo esordio; in quella circostanza il piazzamento finale coincise con l’ottavo posto e con i biancocelesti fuori dall’Europa. E dire che nella stagione precedente i biancocelesti hanno ottenuto un successo lusinghiero piazzandosi alle spalle dell’inarrivabile Napoli.

Però, parlare di problemi veri e propri è un po’ presto ed obiettivamente non semplice. Il secondo posto degli uomini di Sarri dello scorso anno, senza nulla togliere ai meriti dei biancocelesti, si è concretizzato anche grazie agli impegni in Europa delle milanesi e della penalizzazione della Juventus; riconfermarlo quest’anno, con l’impegno in Champions sarà tutt’altro che facile.

Cosa non sta funzionando nella Lazio?

La condizione atletica.

La squadra vista nelle prime due giornate mostra uno stato di forma non al massimo, questo dipende solitamente dal tipo di preparazione atletica che viene fatta in fase di precampionato; quindi, generalmente, è solo questione di tempo perché la squadra riesca poi ad esprimersi al meglio. 

Il calciomercato

Gli arrivi di Castellanos, Kamada, Isaksen, Rovella, Sepe, a cui si dovrebbe aggiungere a stretto giro quello di Guendouzi, una volta inseriti a regime nello schema sarriano, daranno certamente il loro importante contributo e in ogni modo è ancora troppo presto per esprimere eventuali valutazioni. Resta il fatto che, pur essendo validi giocatori, essi non coincidono con le richieste fatte da Sarri a suo tempo: ossia Zieliński, Berardi e Ricci. Richieste fatte a ragion veduta ma non ottenute, costringendo Sarri a fare buon viso a cattivo gioco. Tra i nuovi arrivati la responsabilità più grande è sulle spalle di Kamada, chiamato a sostituire Milinkovic e la cui assenza pesa anche a livello psicologico oltreché fisico.

Gol fatti e subìti

Tra gol fatti e subìti nella scorsa stagione la Lazio ha ottenuto un buon +30 nella differenza reti, piazzandosi anche in questo caso come seconda alle spalle del Napoli. Tuttavia, tra le prime cinque la Lazio è quella che ha realizzato meno gol (60) cosa che fa comprendere come il punto di forza dei biancocelesti della scorsa stagione sia stata la difesa. Della relativa sterilità dell’attacco si era dunque consapevoli, ma nella fase iniziale di questa nuova sessione anche la difesa stenta a tornare alla qualità mostrata nello scorso campionato.

Pronostici

Gli addetti ai lavori non considerano la Lazio tra le favorite per il titolo finale della Serie A. Le quote scommesse Serie A danno i biancocelesti al sesto posto con uno score pari a 16. Con queste premesse, sarà senz’altro difficile per gli uomini di Sarri, anche solo confermare i successi della scorsa stagione.



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