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Gigino di Maio pensa al tuo passato al San Paolo. Fate rientrare Rolando il Nocciolinaro! ” Non dormo più la notte”.

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Nocciolinaro cacciato dall’Olimpico dopo 40 anni. Le parole del diretto interessato Rolando

La legge è la legge ma il più delle volte viene violata da chi non ne ha bisogno e tutto procede come se non fosse successo nulla. Le grandi aziende evadono il fisco, esponenti politici e personaggi famosi evadono le tasse, zingari puntualmente rilasciati dopo un borseggio senza un minuto di carcere e possiamo andare avanti per mesi a dire ciò che non va in Italia.

A farne le spese però si trova un capro espiatorio indifeso che ha fatto la storia di Lazio e Roma perchè tutti lo conosco e perfino chi ha messo piede nelle mura dello Stadio solamente per una volta in 40 anni. Un personaggio storico che unisce laziali e romanisti in un’unica voce ” Fate rientrare er nocciolinaro”. Il nonno di tutti che ogni anno si fa due abbonamenti per poter andare avanti nei mestieri di una volta ( Anche Gigino di Maio al San Paolo).

Sui social è l’inferno di richieste e proteste verso le istituzioni per riavere Rolando sugli spalti e non per le noccioline ed i suoi prodotti ma per la persona che si è fatta sempre il mazzo scherzando sempre con i suoi clienti tra battute e autoironia. Il suo baffo lungo che quando lo chiamavi tu gli lanciavi i soldi a distanza e lui le noccioline tenendo poi i soldi nei suoi calzettoni bianchi.

Le parole di Rolando il Nocciolinaro

“Un mese e mezzo fa durante una partita della Lazio in curva Nord una persona mi ha detto che non potevo entrare con la merce. Ci sono rimasto male, anzi malissimo. Non ci ho dormito. Erano 44 anni che entravo allo stadio. Io ho tutti e due gli abbonamenti”. Le sue parole, che poi conclude: “Forse mi vogliono sostituire. La merce che vendevo era buona, sia le noccioline sia le fusaje le facevo io, le mettevo a bagno con acqua e sale. Questo mi permetteva di guadagnare qualcosa in più nella vita”.

I tifosi romani sia di Lazio che della Roma chiedono a gran voce una licenza gratuita da dargli per poter continuare la sua passione perchè ormai il lavoro è entrato in secondo piano in 44 anni di Olimpico di Roma entrando nei cuori dei tifosi e delle famiglie. Un appello che speriamo arrivi anche a Virginia Raggi!



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