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Le Paradossali Dichiarazioni di Fabiani: “Lavoro Straordinario”, ma la Lazio è Fuori da Tutto

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Immagine concettuale che simboleggia la stagione fallimentare della Lazio, con sogni europei infranti e un senso di delusione generale.
"Dopo la sconfitta contro il Bologna, la Lazio sceglie il silenzio stampa, ma Angelo Fabiani si assume la responsabilità di commentare gli errori della squadra. Leggi le sue parole e la decisione di evitare commenti negativi."

Poche ore prima del fischio d’inizio di un match che si è rivelato decisivo e amarissimo per la Lazio, il direttore sportivo Angelo Fabiani ha rilasciato dichiarazioni a DAZN che, a mente fredda e risultato acquisito, suonano oggi quanto meno paradossali.

Mentre il Lecce si apprestava a espugnare l’Olimpico, condannando i biancocelesti a un’estate senza coppe europee, Fabiani esaltava un “lavoro straordinario” che “nessuno poteva prevedere”. Un’ottica che stona pesantemente con la realtà di una squadra fuori da ogni competizione e con una prestazione finale inspiegabile e senza idee Per la cronaca completa del match, clicca qui..


L’Ottimismo del DS: “Un Lavoro Straordinario” Che Non Porta Risultati

Intervistato nel pre-partita di Lazio-Lecce, Fabiani ha sottolineato l’importanza della gara, sia per i biancocelesti che per i salentini, in lotta per la salvezza. “Tutte le partite sono importanti. Questa di questa sera ha un sapore speciale sia per noi che per il Lecce che deve conseguire la certezza di rimanere in categoria. Per noi significa fare un ulteriore passo in avanti, e magari sperare.. in qualche passo falso.”

Fin qui, le parole di rito. Ma è quando il direttore sportivo si è soffermato sulla stagione e sul tecnico Baroni che il contrasto con l’epilogo diventa più marcato. “Quello di Baroni è stato un lavoro straordinario, un lavoro di squadra di società, all’inizio nessuno lo poteva prevedere.” Affermazioni forti, che cozzano con una classifica finale che vede la Lazio esclusa da ogni porta europea, nonostante la speranza di “qualche passo falso” altrui non sia stata sufficiente.

Il rammarico è evidente: un lavoro definito “straordinario” ha portato a un piazzamento che estromette la Lazio dalle competizioni continentali, un esito che molti, a inizio stagione, avrebbero forse considerato peggiore delle aspettative, non certo migliore.


Fabiani La Crescita “a 360 Gradi” e la Realità del Campo

Fabiani ha proseguito, evidenziando come la presenza di “10/11 che fanno parte delle rispettive Nazionali per noi è motivo d’orgoglio. Significa che c’è stata una crescita a 360 gradi.”

Se è innegabile il valore individuale di molti elementi della rosa, la crescita a “360 gradi” non si è tradotta in una solidità tale da garantire gli obiettivi minimi. La squadra che doveva compiere “un ulteriore passo in avanti” ha invece subito una sconfitta casalinga decisiva contro un avversario che, pur meritevole di rispetto, ha dimostrato più fame e organizzazione in 90 minuti chiave.

Le dichiarazioni del DS, pronunciate con l’ottimismo della vigilia, si scontrano ora con la cruda realtà di un’eliminazione che lascia l’amaro in bocca e apre interrogativi sulla pianificazione e sulla gestione di una stagione terminata ben al di sotto delle ambizioni dichiarate.



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