Nei quarti di finale, gara di andata la Lazio si impone 4-2, davanti ai 42 mila di un Olimpico vestito a festa
Continua il cammino europeo della squadra biancoceleste, che dopo il girone eliminatorio chiuso da protagonista davanti a Nizza, Vitesse e Zulte Waregem, e dopo aver eliminato nei sedicesimi lo Steaua Bucarest e negli ottavi la Dinamo Kiev, ha la meglio anche nell’andata dei quarti di finale di Europa League, degli austriaci del Red Bull Salzburg, in una partita tutt’altro che facile.
Una sfida subito accesa, al 7′ del primo tempo dal gol del capitano Senad Lulic, che ha sfruttato un ottimo cross basso di Basta e con il piatto destro ha depositato in rete, per il vantaggio biancoceleste, al 27′ minuto inizia la serata negativa del direttore di gara Hategan, sull’azione offensiva del Salisburgo, Basta prende posizione su Dabbur appogiando involontariamente nel girarsi la mano sul volto dell’attaccante, che stramazza al suolo, l’arbitro Romeno fa proseguire, ma un minuto dopo viene richiamato dal giudice di linea, ed assegna il calcio di rigore agli austriaci, tra l’incredulità dei calciatori laziali, che protestano in maniera veemente nei confronti del direttore di gara, Valon Berisha trasforma il penalty, è 1-1.
La prima frazione si chiude in pareggio, tra le proteste della Lazio, per il rigore “generoso” concesso al Salisburgo e per un arbitraggio a senso unico con falli ed ammonizioni solo a sfavore della Lazio.
Al 48′ della ripresa la Lazio torna avanti grazie al pregevole passaggio in area di rigore di Luis Alberto che trova puntuale all’appuntamento Marco Parolo, che di tacco fredda Walke, è 2-1, e gol numero 300 della Lazio nelle competizioni UEFA
Il Salisburgo non molla e non ci sta, al 71′ su una percussione in area di Dabbur, che pesca con l’esterno il neo entrato Minamino, che a tu per tu con Strakosha, segna il gol del 2-2.
Tre minuti più tardi, al 74 ‘ sale in cattedra Felipe Anderson, che entrato al posto di Luis Alberto, mette il turbo sulla trequarti e taglia la difesa del Salisburgo come un coltello nel burro e batte il portiere degli austriaci con l’interno del piede destro, è 3-2, la Lazio è di nuovo in vantaggio.
Al minuto 76′, l’onnipresente ed immenso Lucas Leiva, sradica il pallone dai piedi dei tori rossi, a centrocampo e vola verso la porta di Walke, serve Ciro Immobile che di piatto non perdona….4-2 e partita chiusa.
Una gara di grande carattere da parte della Lazio, che ribalta per ben due volte il risultato, e fissa due gol di vantaggio in vista della sfida di ritorno di giovedi 12 Aprile in una Red Bull Arena infuocata, e che vede da vicino i quarti di finale, aggiudicandosi il primo round, ma mai abbassare la guardia.
Una vittoria importante e perentoria, arrivata anche e soprattutto grazie alla spinta dei 42 mila spettatori laziali, che hanno colorato lo Stadio Olimpico, come non si vedeva da tempo, cantando a squarciagola dal 1′ al 90′ senza sosta, una spinta che ha messo in condizione i calciatori in campo di trovare la forza per ribaltare il risultato più volte, e per superare anche quei torti arbitrali che ormai perseguitano le aquile da inizio stagione, certo con un pubblico così niente e nessuno può far paura, i calciatori lo sanno, e vorrebbero anche loro uno stadio sempre così, per lottare tutti insieme, in un sol corpo, CONTRO TUTTO, CONTRO TUTTI.
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