Questa vittoria non s’ha da fare, nemmeno l’Europa riconsegna il sorriso alla Lazio. Una squadra spenta, arrendevole, molle, senza un condottiero che abbia la forza di suonare la carica. Quello contro il Trabzonspor è uno 0 a 0 desolante, deprimente, che consente ai turchi di terminare la fase a gironi al comando del gruppo J e che complica maledettamente il percorso dei capitolini in Coppa. La Lazio non abbandona la via dell’anonimato, anzi, continua a percorrerla senza sosta.
FORMAZIONI – Questa volta Petkovic riduce al minimo le sorprese nello schieramento iniziale, ovvero Ledesma al posto di Lucas Biglia. Nel 4-2-3-1 schierato dal tecnico di Sarajevo c’è Berisha tra i pali, con Cavanda, Biava, Novaretti e Radu a formare il quartetto difensivo. La diga di centrocampo è composta da Ledesma e Onazi, mentre a supporto dell’unica punta Floccari scendono in campo Felipe Anderson, Ederson e Keita. Akcay speculare a Petkovic: davanti a Kivrak, linea composta da Bosingwa ed Aykut Demir sugli esterni bassi, Mustafa Yumlu e Bamba al centro. Sulla linea mediana si piazza la coppia Akgun-Colman, mentre dietro a Paulo Henrique, c’è il terzetto formato da Olcan Adin, Malouda e Alanzinho.
PRIMO TEMPO – Nel gelo e nella desolazione dello stadio Olimpico, è Keita il primo che prova a riscaldare il pubblico sugli spalti. Accelerazione impressionante del numero 14 capitolino, palla per Floccari che al limite dell’area di rigore serve Felipe Anderson largo a destra. Sul cross del brasiliano, si fa anticipare proprio l’attaccante calabrese che non sfrutta una ghiotta occasione da rete. Un giro di lancette e Berisha entra in partita: Malouda dalla distanza scarica un rasoterra che trova attento l’estremo difensore biancoceleste. Tutti le azioni della Lazio passano per i piedi di Keita, che non disdegna nemmeno la testa. Come al minuto quattordici quando un lancio lungo di Onazi trova la sponda aerea dell’ex Barcellona per Ederson, il cui tiro però è una carezza ai guantoni di Kuvrak. Sale il pressing offensivo della truppa di Petkovic, il Trabzonspor si chiude nella propria metà campo, ma non corre mai pericoli. Imprecisi, deboli, mai incisivi: i tiri della compagine romana verso la porta turca non fanno provare nemmeno il brivido del gol. Sussulti che arrivano invece a ripetizione sul finire del primo tempo,quando prima Floccari (di testa), poi Ederson (in acrobazia) e Felipe Anderson (di piatto destro) si divorano il gol dell’1 a 0. Niente da fare, il fortino costruito da Akcay resiste imperterrito, e i primi 45 minuti terminano a reti inviolate.
SECONDO TEMPO – Nel secondo tempo non cambiano i volti dei 22 in campo, ma Vlado corre presto ai ripari, perché la sua creature appare spenta, svogliata. Al 59esimo Petkovic si gioca la carta Antonio Candreva, che subentra al posto di Felipe Anderson. Mentre sei minuti dopo è Onazi ad abbandonare il terreno di gioco per favorire l’ingresso di Hernanes. La scossa non arriva, le emozioni latitano. Ci pensa Cavanda a svegliare lo stadio Olimpico con un retropassaggio fuori misura che solo grazie alla prontezza di Berisha non si trasforma in un assist per Paulo Henrique. I minuti scorrono inesorabili, Klose sveste la pettorina e accende la speranza nei cuori dei circa diecimila tifosi laziali laziali. La lavagna luminosa si prepara ad accoglierlo in campo, non prima che il suo collega di reparto si divori un’altra clamorosa palla gol, svirgolando malamente un pallone nel cuore dell’area di rigore. Eccolo Miro, al rientro dopo l’infortunio alla spalla rimediato al Tardini contro il Parma. Ad uscire a testa bassa e scuro in volto è Honorato Ederson. Gli “olè” ironici della Curva Nord, fanno da sfondo ad un finale di gara senza scintille, privo d’ardore. Non basta l’ingresso di Klose, Hernanes e Candreva, questa squadra è l’ombra di sé stessa. Triplice fischio, la Lazio fallisce il tentativo di sorpasso e accede come seconda ai sedicesimi di finale.
LALAZIOSIAMONOI
Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900