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Dall’ingegno di Barella all’enigma di Chiesa: vincitori e vinti nell’ultima uscita italiana

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In un panorama calcistico italiano sempre più ricco di talenti e di emozioni, l’ultima uscita della nazionale ci ha regalato una serie di spunti interessanti, delineando con chiarezza chi siano stati i vincitori e i vinti di questa ultima esperienza in maglia azzurra. Tra gli highlights di questa avventura, spiccano senza dubbio l’ingegno di Nicolò Barella e l’enigma Federico Chiesa, due facce della stessa medaglia che raccontano l’attuale stato d’animo e le prospettive future del calcio italiano.

È proprio lo stato di forma di due dei giocatori più rappresentativi della Nazionale italiana e dei rispettivi club calcistici che accendono la passione di chi adora effettuare scommesse calcio. I due sono infatti in grado di risolvere ogni incontro e decidere le sorti della propria squadra sia nel bene che nel male.

L’ingegno di Barella

Nicolò Barella si è confermato non solo come uno dei centrocampisti più completi e affidabili del panorama internazionale, ma anche come un vero e proprio leader tecnico e caratteriale della nazionale italiana. La sua ultima uscita ha evidenziato tutte le sue migliori qualità: dall’intelligenza tattica alla capacità di inserimento, dall’infaticabile lavoro in fase di non possesso alla precisione nei passaggi chiave che innescano le azioni più pericolose. Barella è stato il faro di una squadra che, nonostante le difficoltà, ha saputo trovare in lui una bussola per orientarsi nei momenti più complicati.

Qui ci troviamo di fronte a un centrocampista molto versatile, in grado quindi di adattarsi con successo a tutti i ruoli nella zona nevralgica del campo. Può essere tranquillamente impiegato come trequartista, mezzala o mediano. Tra le sue caratteristiche spicca anche un buon tiro dalla distanza che spesso riesce a impensierire i portieri avversari

Chiesa, devastante se in forma

Federico Chiesa è un giocatore di indubbie qualità tecniche con uno spiccato senso del gol. Anche lui è in grado di cambiare l’esito delle partite con singole giocate. Dotato di un talento indiscutibile ha nella tecnica e nella velocità dei punti di forza riconosciuti universalmente.

Il suo unico problema è che ultimamente è stato perseguitato da una serie di infortuni che ne penalizzano la continuità di rendimento che lo trasformerebbero da talento puro a certezza assoluta. Le sue ultime uscite hanno alternato sprazzi di genialità, basta ricordare la stupenda prestazione contro l’Ucraina dove è stato devastante a qualche momento di ombra, dovuto più che altro alla condizione fisica.

Il suo utilizzo tattico ha creato un dibattito anche nella Juventus, la squadra dove attualmente Chiesa gioca. L’allenatore Allegri ha spesso cambiato la sua posizione in campo il che ha penalizzato un po’ le prestazioni di questo ragazzo che dà il meglio di se stesso quando parte come esterno alto negli ultimi metri di campo, divenendo incontenibile e riuscendo a segnare dei gol bellissimi.

Ci troviamo infatti di fronte ad un magnifico attaccante esterno che predilige calciare con il piede destro. Può tranquillamente giocare su entrambe le fasce. La sua adattabilità e grande tecnica gli consentono di accentrarsi con facilità e calciare in porta. Può anche esprimersi come seconda punta in un modo completamente offensivo. Il mister della Juventus lo ha spesso utilizzato anche per incarichi di copertura, che alla lunga non fanno emergere la sua vera attitudine e propensione al gol.

Il cammino azzurro

Oltre a Barella e Chiesa, l’ultima uscita dell’Italia ha messo in luce altri giocatori e alcune questioni tattiche importanti. La solidità di alcuni membri della difesa e le prestazioni incoraggianti di giovani promesse delineano un futuro ricco di speranze per la squadra. Tuttavia a volte emerge una mancanza di concretezza sotto porta e alcune incertezze in fase difensiva che rappresentano gli ostacoli principali sul cammino verso i prossimi impegni internazionali.

Quello che tutti i tifosi sperino è ritrovare il prima possibile una quadratura della squadra che possa portarci nuovamente ai vertici del calcio mondiale.

In conclusione, l’ultima uscita italiana ci lascia con l’immagine vivida dell’ingegno di Barella, che con la sua lucidità e il suo impegno si conferma pilastro della squadra, e con la prestazione devastante di Chiesa, talento purissimo in cerca della chiave per esprimersi al meglio. Grazie a questi pilastri riusciamo a intravedere una nazionale ricca di potenziale, alla ricerca della formula vincente per tornare a competere ai massimi livelli internazionali. La strada è tracciata, i protagonisti sono noti, resta ora da scrivere il futuro di questa avventura tutta italiana e tornare a calcare i palcoscenici che ci spettano di diritto.



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