Ciro Immobile ha assunto l’importante ruolo di capitano dell’Italia di calcio, una posizione di grande onore e responsabilità. La scelta si basa sulla regola del maggior numero di presenze in Nazionale, con Immobile che vanta ben 56 apparizioni in maglia azzurra.
In un’intervista a Radio Rai e trasmessa al Tg1, Immobile ha condiviso il suo pensiero sulla nomina a capitano, affermando che ci si aspetta molto da lui, sia dentro che fuori dal campo. Ha dichiarato: “È una grossa responsabilità perché rappresento tutti e che per me andava bene”.
Rispondendo alle voci riguardo a un possibile trasferimento in Arabia Saudita, Immobile ha chiarito il suo desiderio di continuare a indossare la maglia italiana e dimostrare di essere ancora in grado di dare il massimo, soprattutto con l’Europeo in vista.
Indossare la maglia della Nazionale è sempre stato un sogno per Immobile, e diventare il capitano rappresenta il coronamento di questo sogno. Ha aggiunto: “Ora si è realizzato cerco di tenermi stretto questo posto con l’aiuto dei compagni, perché è grazie anche a loro che ho avuto questa nomina”.
“Vent’anni fa da giocatore adolescente speravo di giocare in azzurro, ma diventare capitano della Nazionale era proprio un sogno fantastico. Ora si è realizzato cerco di tenermi stretto questo posto con l’aiuto dei compagni, perché è grazie anche a loro che ho avuto questa nomina, hanno visto in me quello che posso dare quindi sono molto felice”. “Quella è stata la sconfitta più dolorosa e bruciante della mia carriera. Anche più di quella con la Svezia, perché venivamo da un momento bellissimo e da forti gioie e emozioni condivise tutte insieme e probabilmente quello ci ha spezzato un po’ le gambe, perché sicuramente non ce l’aspettavamo. Eravamo troppo frenetici troppo vogliosi di raggiungere subito il risultato e questo purtroppo non ha pagato”.
Immobile ha anche parlato della sfida contro la Macedonia del Nord, ricordando la sconfitta dolorosa che ha impedito l’accesso ai Mondiali in Qatar. Ha descritto quella sconfitta come la più dolorosa della sua carriera.
“Quella è stata la sconfitta più dolorosa e bruciante della mia carriera. Anche più di quella con la Svezia, perché venivamo da un momento bellissimo e da forti gioie e emozioni condivise tutte insieme e probabilmente quello ci ha spezzato un po’ le gambe, perché sicuramente non ce l’aspettavamo. Eravamo troppo frenetici troppo vogliosi di raggiungere subito il risultato e questo purtroppo non ha pagato”.
Ma ora è determinato a superare le sfide future con il supporto del nuovo allenatore, Luciano Spalletti.
“Il suo modo di approcciare con la squadra e col singolo giocatore, il suo modo di comunicare tutte le sue sensazioni e di allenare la Nazionale, noi l’abbiamo seguito dall’inizio alla fine, quindi sono convinto che faremo un percorso bellissimo e domani sarà solo l’inizio”
Riguardo alle condizioni del terreno di gioco a Skopje, Immobile è consapevole delle sfide ma ha assicurato che la squadra farà del suo meglio per superarle.
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