Con la prima giornata di Serie A tutta l’Italia ha testato con mano la problematica di Dazn e del calcio moderno. Mi ricordo da piccolo con poco più di 5000 lire ti ritrovavi in un bar con dei tifosi laziali a guardare la partita quando non riuscivi ad andare allo stadio. Pian piano questa pay tv si sono accaparrate tutto il calcio e sei costretto ad attivare un abbonamento che prima costa 10, poi 15, poi 20, poi 40. Costi che aumenta ma con qualità che scarseggia da quando la Lega Serie A, ha avuto la fantastica idea di dare i diritti tv ad una piattaforma che si basa solo ed esclusivamente ad Internet. Una rete che in Italia non è abbastanza potenziata e non pronta a certi carichi ma soprattutto con degli utenti di una certa età e cultura che non possono o permettersi la piattaforma o non ha i mezzi idonei.
La prima giornata si è conclusa con il vero odio verso l’azienda Dazn che era già finita sotto le critiche degli utenti per l’aumento esponenziale del loro abbonamento base. Un aumento che sfiora i 40 euro mensili dove l’utente non vuole più le interruzioni, non vuole più vedere quel codice che vaga sullo schermo ( è un codice che dovrebbe fixare bug pre esistenti ). Invece no, account che si disconnettevano e le solite scuse da parte della piattaforma. Scuse che non sono state accettate da nessuno, anzi, sono intervenuti anche alcuni politici, la Codacons e altri enti pronti a denunciare la piattaforma.
Solo pochi giorni fa la Lega Serie A sul loro profilo ufficiale, lanciava la campagna sulla pirateria con “La pirateria uccide il Calcio “ .
In molti sui social hanno deriso questa iniziativa con ” Dazn uccide il calcio “, ” La pirateria salva il calcio ” etc etc.
Il comunicato di Dazn
“Dazn è consapevole di quanto sia importante il proprio servizio per gli appassionati di sport, prendiamo questa responsabilità seriamente e ci scusiamo profondamente con tutti gli utenti che non sono riusciti ad accedere al proprio account durante il weekend. Si è verificato un evento di natura eccezionale che ha impattato alcuni utenti in diversi mercati in cui Dazn è presente. Come soluzione temporanea, abbiamo predisposto un’alternativa per seguire le partite tramite un link che abbiamo trasmesso ai clienti. Abbiamo tecnici che stanno lavorando ininterrottamente per risolvere la situazione. Forniremo nuovamente un’alternativa per seguire gli eventi in diretta, ove necessario. In Italia, nel rispetto delle regole esistenti, provvederemo ad erogare un indennizzo a ciascun cliente interessato, che verrà corrisposto secondo modalità rese note nei prossimi giorni. È nostra responsabilità far sì che tutto funzioni. Questo l’impegno che ci prendiamo”.
Oltre al comunicato possiamo notare come la piattaforma delega poi alla visione tramite dei link. Link che per gli utenti che usufruiscono delle app sulle smart tv, Play Station e dispositivi che non siano pc, tablet o smartphone, non sono raggiungibili. Una toppa di qua, una toppa di la, ma la situazione non cambia.