Felipe Caicedo: “La Lazio è nel mio cuore. Fiducioso per il futuro, ma manca qualità”

L’armata biancoceleste si piega, non si spezza e trasforma una sconfitta in una vittoria che vale il terzo posto a -3 dalla vetta.

Rossoblù che dominano il primo tempo con Simeone che sigla subito il vantaggio per i padroni di casa con una splendida azione veloce da rimessa laterale con Radu che va troppo morbido sull’argentino.

Biancocelesti che sbagliano molto a livello di impostazione subendo più contropiedi tanto che Strakosha compie miracoli su miracoli uscendo dai pali molte volte. Uscite inedite per l’albanese che nel corso delle ultime partite sta maturando e.sta superando appunto le lacune che aveva a livello di anticipo nell’ uno contro uno.

Il secondo tempo Inzaghi lancia la carica negli spogliatoi con una Lazio che torna in campo molto offensiva ma ancora una volta i rossoblù che cercano il raddoppio. Il tecnico piacentino corre ai ripari togliendo il diffidato Leiva per Cataldi. Subentra anche Jony ed il Panterone Caicedo con un cambio di modulo che porta un tridente offensivo ed una difesa a 4. Cambi azzeccati con un Luis Alberto che voleva uscire per un problema muscolare ma il quarto cambio non esiste. Stringe i denti, corre e lotta fino alla rete del pareggio dello spagnolo. Il tutto al 92esimo minuto di gioco con altri 5 minuti a disposizione (7 stanziati dall’arbitro tra perdite di tempo,cambi e gioco fermo per infortuni).

Un pareggio che sembrava d’oro per i tifosi giunti a Cagliari ma non per la banda di Inzaghi. Allo scadere inoltrato Caicedone sigla il gol che vale 3 punti e la Lazio può cominciare a sognare la Champions se non qualcosa di più.

Cagliari che comunque non ha demeritato e ha ampiamente messo in difficoltà gli ospiti e rimane al quarto posto a pari punti con i giallorossi.



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