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Serie A

Al mare

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BIAVA LEDESMA
La Lazio pareggia 3-3 in casa con il Verona e molto probabilmente saluta l’Europa League. Dopo la triste serata della finale di Coppa Italia, l’Olimpico riapre le porte per la sfida di campionato, che è praticamente uno spareggio per l’Europa. Un pari serve solo a favorire le altre concorrenti e le due squadre lo sanno benissimo. Forse è per questo che si affrontano a viso aperto, senza troppi timori. Ne esce una partita ricca di occasioni e di gol. I biancocelesti escono dal campo con un pareggio che serve a poco. Per la squadra di Reja c’è il rammarico per aver subito una doppia rimonta, ma per come si era messa la partita il 3-3 raggiunto al 90′ è un buon risultato. 

LA GARA – Con Klose in panchina, a sbloccare il risultato è il gioiellino Keita al 30′, su assist di Candreva. Dopo sette minuti però, arriva il pareggio dell’ex centrocampista della Roma Marquinho, con un destro da fuori su cui Berisha è un po’ in ritardo. Nella ripresa il copione non cambia. Lulic riporta in vantaggio i biancocelesti, segnando il suo settimo gol in campionato. Dopo nove minuti Iturbe trova il pareggio. E’ una gara con tanti capovolgimenti di fronte, giocata a viso aperto e con qualche disattenzione di troppo in fase difensiva. Al 73′ Reja si gioca la carta Klose, al posto di Biglia. Le occasioni migliori però ce le ha il Verona. Al 74′ Iturbe serve Toni che tutto solo in area spara addosso a Berisha. All’80’ Albertazzi colpisce il palo esterno di testa su calcio d’angolo. Il gol arriva all’83’ con Romulo, che nell’aria piccola spinge in rete un pallone lasciato sfilare incredibilmente dalla difesa biancoceleste in bambola. La Lazio accusa il colpo e all’85’ Lulic si fa espellere. Sembra finita, ma a tempo scaduto la Lazio trova il pareggio su rigore dubbio procurato da Klose. Il tedesco va giù dopo un lieve contatto con Albertazzi, che viene anche espulso. Dal dischetto Mauri si fa parare il tiro da Rafael, ma la ribattuta è vincente. Dopo il triplice fischio, confronto acceso tra Reja e Mandorlini al centro del campo, con il Verona a protestare per il rigore dato alla Lazio al 93′. I biancocelesti salgono a 53, insieme con il Verona, a -1 da Parma e Milan, a -2 dal Torino sesto. Domenica c’è la sfida con l’Inter a San Siro.

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La più brutta Lazio vista allo stadio Olimpico quest’anno: le pagelle di Lazio Atalanta

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Una sconfitta meritata quella di questa sera , che ha visto la Lazio perdere contro un'Atalanta che ci ha restituito con gli interessi la lezione di calcio dell'andata a Bergamo.
Una Lazio molto imprecisa quella di questa sera con tanti giocatori autori di prestazioni inguardabili. Un' Atalanta che ha meritato la vittoria soprattutto nel primo tempo, bloccando il gioco della Lazio con un pressing feroce, mandando in tilt in molte occasioni le trame di gioco laziali.
La squadra di Sarri avrebbe avuto anche qualche occasione nitida nei 90 minuti per raddrizzare la partita, ma un Immobile lontano parente del giocatore che conosciamo sciupa due gol abbastanza facili.
Periodo preoccupante quello di questa Lazio che perde ormai troppi punti da troppo tempo.
E nella bruttissima serata ci si mette anche l'infortunio muscolare di Romagnoli, uscito nel primo tempo.
Prossimo appuntamento giovedì in conference contro il Cluj e domenica a Salerno.



Vediamo insieme i voti dei giocatori laziali:

PROVEDEL 6,5: nel primo tempo salva la Lazio in almeno due occasioni con due grandi parate. Non può fare molto sui due gol dell’Atalanta.

MARUSIC 5: un primo tempo con la maglia dell’Atalanta per il montenegrino. Dispensa assist per gli avversari che è un piacere.

CASALE 6,5: l’unico che si salva nella retroguardia laziale stasera.

ROMAGNOLI 6: finché è restato in campo aveva fermato bene Hojlund, poi un guai fisico lo toglie dalla partita nel primo tempo.

HYSAJ 5: non riesco ancora a capire come possa giocare lui e non Lazzari. Anche stasera, dopo Verona una prestazione comica.

CATALDI 5: non era al top ok, ma oggi veramente sbaglia tutto quello che poteva sbagliare, con una miriade di passaggi ciccati.

LUIS ALBERTO 5: quando si alzano i ritmi lui scompare. Nel primo tempo non è neanche cosi disastroso ma nel secondo tempo sbaglia il passaggio e regala il secondo gol.

MILINKOVIC 5: da ottobre non vediamo il vero Milinkovic, è un dato di fatto. L’ennesima questione contrattuale sicuramente influisce, ma è ora di tirare fuori gli attributi.

ANDERSON 5: praticamente dorme per 55 minuti. Più che 5 meritava sv.

ZACCAGNI 6: uno dei pochi che prova a dare il guizzo alla squadra, soprattutto nel primo tempo dove solo un grande Musso gli nega il gol. Cala anche lui nel secondo tempo.

IMMOBILE 5: non è neanche minimamente vicino al Ciro che conosciamo. Si mangia due gol molto facili.

VECINO 5,5: tenta di arginare in mezzo al centrocampo, tenta.

LAZZARI 6: non si capisce come possa fare panchina ad Hysaj.

PEDRO 5,5: anche lui tenta di fare qualcosa ma senza risultati.

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