Acerbi, le scuse non bastano, serve compattezza!

Che la Lazio abbia problemi nello spogliatoio lo si vede anche sul campo. I giocatori spesso sono nervosi e non concentrati sul gioco specie nella fase difensiva. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata quella di Francesco Acerbi che prima zittisce il pubblico, poi rincara ai microfoni di Dazn ed infine chiede scusa sul suo profilo ufficiale.

Non vogliamo fare paragoni ma i giocatori biancocelesti attuali, eccetto alcuni elementi devono capire che non sono i vari Nesta, Mihajlovic, Simeone, Chinaglia etc. Queste figure divenute bandiere biancocelesti non hanno preso questo titolo solo con i piedi ma se lo sono meritato con l’onorare la maglia, la fede e soprattutto anche i tifosi biancocelesti che grazie ai loro biglietti e merchandising pagano in parte i loro stipendi milionari.

Il difensore biancoceleste ha parlato su come il tifoso non sappia cosa succede nello spogliatoio ma deve ricordarsi che chi segue questa fede, vede tutto e lo capisce anche sul campo se si perde o se si vince con un gioco non eclatante. Purtroppo in questi ultimi anni, l’ascesa dei social ha montato la testa a chi si ritiene professionista ma che spesso cade in basso solo per delle critiche da parte dei tifosi.

Un gesto che continua a tirare polemiche anche dopo le scuse perchè se come dice Acerbi che il tifoso non conosce le dinamiche interne, lui stesso non conosce il sacrificio di chi ad ogni match, paga biglietti a caro prezzo e abbonamenti tv. Sacrificio che in questo momento storico, in molti non possono più sostenere in quanto le tv calano prezzi assurdi, la Lazio non ha attuato nessuna campagna abbonamenti ( neanche mini ) e piazza i biglietti ad un prezzo ben maggiore di quello che molti tifosi che spesso vengono con la famiglia allo Stadio, non possono più permettersi.

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