Il tecnico biancoceleste non nasconde le difficoltà: “Squadra in emergenza, mercato bloccato. Sulle condizioni di Dia, Vecino, Zaccagni e Castellanos.” La sua verità sul futuro e la passione per la Lazio.
FORMELO – Vigilia di fuoco per la Lazio, che domani affronterà l’Atalanta in trasferta in un match cruciale per la stagione. Dal Centro Sportivo di Formello, il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ha presentato la partita in conferenza stampa, toccando temi delicati come l’emergenza infortuni, le aspettative sul campionato e le prospettive di mercato. Il “Comandante” è apparso schietto, pur ammettendo le difficoltà del momento.
Il Peso della Gara e la Situazione della Squadra
Sarri ha subito ridimensionato l’eccessivo “peso specifico” della gara, inserendola in un contesto più ampio di difficoltà.
“La Lazio attuale è una Lazio che per quanto riguarda scelte e modulo. Abbiamo giocato a Genova senza sette giocatori, otto contro il Torino, è una situazione difficile soprattutto con il mercato bloccato. La partita di domani è importante, ma non gli si può dare una valenza più alta di quella che ha. Sarà un campionato di sofferenze il nostro, dobbiamo essere umili nel modo di pensare come tutto l’ambiente. L’Atalanta di Juric è molto simile a quella di Gasperini con delle differenze minime che dipendono dalla mentalità di ogni allenatore”.
Un monito all’ambiente a mantenere un profilo basso e tanta umiltà, ingredienti fondamentali per affrontare una stagione che si preannuncia complessa.
L’Emergenza Infortuni: “Situazioni al Limite, Ho Paura”
La situazione infortuni è il vero cruccio del tecnico. Le condizioni di Dia, Vecino, Zaccagni, Marusic e Castellanos sono state al centro delle domande.
“Sono tutte situazioni al limite, hanno fatto allenamento stamattina. Non ci rendiamo conto di che tipo di minutaggio possano avere, oggi hanno fatto una seduta poca invasiva soprattutto a livello fisico. Qualcuno lo dobbiamo per forza mettere dentro, anche se a me il giocatore acciaccato a disposizione mi fa un po’ paura. Il fatto che possa chiedere il cambio poco dopo è pericoloso. Sugli infortuni abbiamo fatto tutti i tipi di analisi, molti sono pregressi. Dia ha un problema alla caviglia da tre anni, i problemi muscolari sono tutti diversi, quello di Marusic non è nemmeno un infortunio ma solo una vecchia cicatrice di anni fa. È difficile darsi una spiegazione. Zaccagni viene da un’estate difficile, la situazione è complicata”.
Per Castellanos, in particolare, la sentenza è dura: “È ancora palesemente sotto i medici, si parla di un infortunio di 4/5 settimane minimo”. Sulle cause, Sarri ha ammesso che “Il fatto che un giocatore possa avere un problema muscolare perché si è fatto il ritiro qui mi sembra poco probabili. Con i campi abbiamo avuto un problema circa dieci giorni fa, ora sono pronti, sono due campi di buon livello. In quei dieci giorni qualcosa può aver inciso ma è stato un problema momentaneo.”
Mercato Bloccato e il Futuro: “Ho Avuto Forti Remore ad Abbandonare”
Il tecnico ha poi fatto chiarezza sulle prospettive di mercato e sul suo rapporto con il club.
“Ho parlato solo col direttore, mi ha detto che molto probabilmente potremo fare mercato ma non abbiamo un’indicazione ufficiale a riguardo”.
E sul suo legame con la Lazio e le difficoltà:
“A gennaio e giugno dell’anno prossimo ti dirò, quello che ho fatto fino a ora lo avrei fatto solamente per una squadra. In una squadra che mi dice che non avrebbe potuto fare mercato dopo aver firmato il contratto sarei sicuramente di andato via e avrei abbandonato immediatamente, qui ho avuto forti remore a farlo. Questa forza non mi sta abbandonando nonostante le difficoltà e le bestemmie giornaliere che sono costretto a tirare. Ho sempre la ferma convinzione di far crescere questo gruppo e tirarne fuori sette o otto che possano giocare a buon livello”.
Sarri non si definisce triste, ma contento per la crescita della squadra nonostante le avversità.
Cataldi, Cancellieri, Isaksen e Dele-Bashiru
Il “Comandante” ha espresso fiducia in Cataldi, definito “affidabile”, e ha parlato dell’evoluzione di Cancellieri: “Ha iniziato a giocare sfruttando le sue qualità, fa parte della sua evoluzione come giocatore e persona. Deve muovere la palla velocemente e attaccare gli spazi, se si intestardisce in azioni individuali si perde”.
Per quanto riguarda Dele-Bashiru, è ancora sotto la supervisione medica, con un controllo finale la prossima settimana. Su Isaksen, invece: “È tornato con valori che non ci piacevano e lo abbiamo tenuto a carico di lavoro molto basso. Dopo tanto tempo sta tornando anche come qualità, lo vedo molto più reattivo ed esplosivo. Ha avuto una malattia subdola, fino a inizio anni 2000 con quella malattia stavi fermo 6-7 mesi. Mi sembra che sia già positivo l’averlo recuperato dopo tre mesi”.
Nuno Tavares e la Crescita del Gruppo
Sarri ha anche commentato la situazione di Nuno Tavares: “Le sue difficoltà hanno una storia più lunga, non sono dovute al modulo. Non credo possa giocare in mezzo al campo, la sua gestione della palla da fermo non è di altissimo livello. Deve solo tirare fuori le sue qualità enormi”.
Infine, sulla crescita del gruppo: “Con questi ragazzi il percorso è lungo, abbiamo in squadra tanti calciatori che giocano per istinto. La mia capacità di incidere così diventa poca soprattutto nel breve periodo. Io comunque vedo un’evoluzione nel modo di porsi: la disponibilità e l’applicazione in allenamento è crescente. Sono convinto che qualcuno migliorerà in maniera forte.”
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