La trasferta dei tifosi della Lazio ad Amsterdam, prevista per il 12 dicembre contro l’Ajax, è stata ufficialmente vietata. La decisione arriva direttamente dal “triangolo” delle autorità locali, composto dal sindaco, dal capo della polizia e dal procuratore capo. Il provvedimento ha suscitato forti reazioni nell’ambiente biancoceleste e tra i tifosi.
Già ieri, la sindaca della città aveva avvisato i sostenitori della Lazio di non essere “ben accetti” nella capitale olandese. Questa mattina, il sito dell’Ambasciata Italiana nei Paesi Bassi ha pubblicato un avviso importante: dal 9 dicembre 2024 al 8 giugno 2025, i Paesi Bassi sospenderanno l’adesione al trattato di Schengen, ripristinando i controlli alle frontiere terrestri e aeree.
La Lazio, però, non intende accettare passivamente questa decisione. Il presidente Claudio Lotito ha dichiarato ai microfoni de Il Tempo:
“Sto lavorando con l’ambasciatore e con le istituzioni per ripristinare la legalità. È un’ordinanza assurda, siamo in Olanda, ma i nostri tifosi hanno il diritto di assistere alla partita. La UEFA? Anche loro stanno affrontando difficoltà.”
Lotito ha poi ribadito il suo impegno contro le accuse di razzismo e antisemitismo, affermando: “Da anni mi batto per la reputazione della Lazio. I fatti lo dimostrano.”
Contesto internazionale
La sospensione del trattato di Schengen, annunciata il 13 novembre, introduce un clima di tensione che va oltre l’ambito sportivo. Questa misura, applicata a tutte le frontiere olandesi, complica ulteriormente la possibilità per i tifosi biancocelesti di raggiungere Amsterdam, anche qualora venisse revocato il divieto imposto dalle autorità locali.
La Lazio continuerà a negoziare con UEFA e istituzioni, ma il tempo stringe: la partita contro l’Ajax è un appuntamento cruciale per il cammino in Europa League, sia sul piano sportivo che su quello del sostegno dei tifosi.
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