L’Inghilterra non ha niente da insegnare all’Italia quando si parla di calcio e di giocatori che hanno fatto la storia di questo nobilissimo sport.
Fatto è che quando un giocatore straniero approda nel campionato della massima serie italiana, volente o nolente diventa una vera e propria star, amplificando la sua visibilità e grandezza a livello internazionale.
Al contrario l’Italia da sempre è cassa di risonanza anche per giocatori minori stranieri, i quali trovano nel Bel Paese il loro eldorado.
Diverso invece è quando un calciatore italiano va all’estero. Spesso visti come intrusi e non come i migliori professionisti al mondo, devono sgomitare, e non poco, per acquisire quella credibilità che si portano sulle spalle da anni ed anni di campionati di Serie A.
Hai voglia a dire che provengono dalla Juventus, dalla Roma, dalla Lazio, o dai due club di Milano, solo per citarne alcuni. Devono comunque dimostrare a tutti di che pasta sono fatti.
Tutti noi sappiamo che da grandi club derivano grandi giocatori, e l’Italia ha prodotto alcuni dei migliori al mondo. Tuttavia è interessante notare che non sono state molte le stelle italiane di prima grandezza che hanno deciso di calcare i campi da gioco della Premier League.
Tuttavia, alcuni di quelli che lo hanno fatto sono divenuti delle vere e proprie leggende del calcio inglese tanto da diventare oggetto di attenzione dei migliori bookmaker inglese che grazie alle puntate sul calcio scommesse live li hanno ufficialmente consacrati dei veri e propri idoli. Ecco cinque dei migliori giocatori italiani che hanno vinto in Inghilterra partendo proprio dal super campione bianco celeste:
Paolo di Canio
La leggenda del West Ham Paolo Di Canio, si trasferì allo Sheffield Wednesday nel 1997, dove segnò 17 gol in 48 presenze, prima di essere espulso per 11 partite per aver spinto (molti commentatori dissero in modo piuttosto esilarante) l’arbitro Paul Alcock. Nel gennaio successivo è passato al West Ham, dove ha segnato altri 52 gol in 141 partite per gli Hammers durante i quattro anni e mezzo di permanenza a Upton Park. Le sue prestazioni nel club dell’East London attirarono le attenzioni dell’onnipresente Manchester United nel 2001/02, ma alla fine decise di trasferirsi al Charlton Athletic. Le sue prestazioni di classe lo hanno consacrato come uno dei più grandi italiani che abbiano mai giocato in Premier League.
Gianluca Vialli
L’attaccante ha avuto una carriera prolifica in Serie B e Serie A con la Cremonese e la Sampdoria, prima di diventare il giocatore più costoso del mondo nel 1992, passando alla Juventus per 12,5 milioni di sterline.
Con la Vecchia Signora ha segnato 53 gol in quattro stagioni, vincendo il titolo di Serie A, la Coppa Italia e la Supercoppa Italiana nel 1995, oltre a vincere la Champions League l’anno successivo.
È stato anche nominato giocatore mondiale dell’anno nel 1995 mentre l’anno dopo venne trasferito al Chelsea. Vialli ha segnato 40 gol in 78 presenze con i Blues durante i tre anni di permanenza nel club. Al suo impressionante palmarès vanno aggiunti FA Cup, Coppa di Lega, Coppa delle Coppe e Supercoppa UEFA prima di ritirarsi nel 1999.
Roberto Di Matteo
Arrivato al Chelsea nello stesso anno di Vialli, Roberto di Matteo è diventato uno dei giocatori e poi dirigenti più importanti della storia del Chelsea. Le sue eccellenti doti di passaggio e di tiro dalla distanza lo hanno reso un giocatore chiave per il club alla fine degli anni ’90.
Nella sua prima stagione al club, ha segnato il gol più veloce nella storia della finale di FA Cup, con un tiro da 30 metri contro il Middlesbrough. In seguito ha segnato 26 gol in 175 presenze con i Blues.
In seguito ha consolidato il suo posto nella storia del club diventando manager ad interim nel 2012, dove ha portato i Blues al loro primo e unico trionfo in Champions League.
Fabrizio Ravanelli
Gianluca Vialli non è stato l’unico attaccante italiano a lasciare la Juventus nel 1996, Con lui alla volta dell’Inghilterra partì anche il suo ex compagno di squadra Fabrizio Ravanelli che decise di indossare la maglia del Middlesbrough. Nonostante non fosse uno dei club più in voga della Premier League, il Middlesbrough, all’epoca gestito dall’ex capitano del Manchester United Bryan Robson, attirò alcuni giocatori davvero brillanti, tra cui Ravanelli e il suo compagno di squadra brasiliano Juninho.
La sua stagione d’esordio in Inghilterra è fenomenale: segna 30 gol in 48 presenze e aiuta la sua squadra a raggiungere la già citata finale di FA Cup, in cui Di Matteo va a segno. Tuttavia, la stagione si risolse in una doppia delusione: la sconfitta in finale e la retrocessione in First Division.
Nonostante la delusione, non si può dimenticare la qualità di Penna Bianca davanti alla porta, tra cui il famoso colpo al debutto contro il Liverpool nella stagione 1996/97 che è diventato leggenda, oltre, chiaramente, alla sua caratteristica esultanza.
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