Continua il botta e risposta tra Petkovic e la Lazio. Dopo le parole del tecnico e del presidente Lotito, oggi ha parlato il legale del mister di Sarajevo, l’avvocato D’Onofrio, che dalle pagine de Il Messaggero ha ribadito: «Gli ho consigliato io di non parlare, ma è assurdo sentire certe cose. Noi abbiamo chiesto solo l’audizione, prevista dallo Statuto dei Lavoratori, e Lotito non s’è neanche presentato. Volevamo il reintegro, la proposta economica ce l’ha fatta la Lazio».
I 200 mila euro lordi sono stati rifiutati per principio visto che il bosniaco voleva una lettera della società che riabilitasse la sua figura e rendesse legittimo l’accordo con la Svizzera. Ora l’allenatore, così come Manicone e Rongoni, non solo impugnerà il licenziamento per giusta causa, ma farà partire la contro-vertenza per i danni d’immagine. Petkovic ha poi chiarito, al telefono con il proprio avvocato, l’aspetto legato all’armadietto svuotato prima di Verona-Lazio: «Ma la Lazio sa bene perché. L’avevo fatto anche il Natale prima perché ce lo chiede la società per fare le pulizie».
Sarà ancora battaglia con il legale pronto a chiedere un’indagine federale e l’appoggio dell’associazione degli allenatori. Infine, Petkovic ha aggiunto: «Ringrazio quelli che hanno fiducia in me».
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