Quando la Curva Nord esplode, al rintocco del 71′, ti svegli e ricordi. Ho scritto la storia. Senad Lulic a volte neppure ci crede ancora, di aver scritto la storia della Lazio, quel 26 maggio: “Le emozioni dopo il gol sono state grandissime, segnare una rete così in un derby è stata una cosa incredibile”.
Vai a pensare che un minuto, un secondo, un tocco di palla e la rete che si gonfia t’avrebbero cambiato la vita. “Forse è anche difficile spiegare a parole l’emozione di quel momento, quando ho segnato”, si racconta ai microfoni di Lazio Style Channel Lulic 71 – e ormai non sa più con quale numero autografare foto e maglie dei tifosi – nell’anteprima dell’intervista che andrà in onda prossimamente sul canale ufficiale della Lazio. I ritiri di Auronzo di Cadore e di Fiuggi sono stati la cartina di tornasole del suo successo, è più di un idolo quasi un santo. Se la gode il bosniaco, mette la freccia e scatta sulla fascia, è il suo anno questo; da sconosciuto a uomo della storia, il rintocco del ’71 risuona in eterno.
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