
l caso Vernis esploso nelle ultime ore ha riportato il caos in casa Lazio Women, proprio quando la squadra sembrava aver trovato equilibrio e risultati positivi.
Dopo un avvio di stagione incoraggiante, il gruppo biancoceleste è stato travolto da una vicenda che rischia di compromettere la serenità e la concentrazione di tutto l’ambiente.
Protagonista la centrocampista americana Catherine Vernis, 24 anni, arrivata in estate dal Lexington SC, club statunitense con cui la Lazio aveva stretto un accordo di prestito.
La fuga improvvisa e la versione della giocatrice
Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, Vernis avrebbe lasciato Formello e l’Italia senza alcun permesso né comunicazione ufficiale alla società.
Un gesto improvviso che ha colto tutti di sorpresa e che ha immediatamente destato preoccupazione e irritazione all’interno dello staff tecnico.
Successivamente, tramite il proprio agente, la calciatrice ha fatto sapere di aver deciso unilatermente di interrompere il rapporto con la Lazio, motivando la scelta con due accuse precise:
1️⃣ Un infortunio non comunicato al club di appartenenza (Lexington).
2️⃣ Il mancato pagamento degli stipendi.
La giocatrice, secondo la propria ricostruzione, non avrebbe ricevuto il compenso del mese di settembre, e avrebbe quindi deciso di rientrare negli Stati Uniti dichiarando conclusa la sua esperienza in biancoceleste.
La risposta della Lazio: “Accuse infondate”
Da Formello, però, filtra una versione completamente diversa.
La società biancoceleste nega ogni irregolarità nei pagamenti, spiegando che si tratterebbe di un ritardo amministrativo temporaneo, perfettamente nei termini previsti per legge.
Il pagamento relativo al mese di settembre, infatti, rientrerebbe nei tempi di erogazione entro fine novembre.
Ma non solo: secondo quanto riportato dal quotidiano romano, la Lazio accusa Vernis di abbandono ingiustificato del luogo di lavoro, e avrebbe già avviato una causa legale contro la calciatrice per rescissione unilaterale del contratto senza giusta causa.
Il club, inoltre, avrebbe invitato formalmente la giocatrice a tornare a Formello per riprendere l’attività sportiva, ma il ritorno sembra ormai improbabile.
Un danno d’immagine in un momento delicato
Il “caso Vernis” arriva nel momento peggiore per la Lazio Women.
La squadra di Massimiliano Catini aveva iniziato bene il campionato, con prestazioni convincenti e una classifica promettente, ma ora la vicenda rischia di distogliere l’attenzione dal campo.
A livello mediatico, poi, l’impatto è devastante: una giocatrice che fugge dall’Italia accusando il club di mancati pagamenti rappresenta un colpo pesante per l’immagine di una società che, come la Lazio, è quotata in borsa e dovrebbe tutelare la propria reputazione in modo impeccabile.
La storia di Vernis, inoltre, si inserisce in un contesto più ampio di criticità organizzative: nelle ultime settimane erano già emersi problemi interni nella gestione del settore femminile, tra disservizi, tensioni e una percezione di disordine che non giova all’immagine complessiva del club.
Conclusione: una frattura difficile da ricomporre
La frattura tra la giocatrice e la società sembra ormai insanabile.
Vernis è tornata negli Stati Uniti, la Lazio ha annunciato azioni legali e la vicenda rischia di protrarsi per mesi nelle aule giudiziarie.
Intanto, le biancocelesti dovranno provare a ricompattarsi e a tornare a pensare solo al campo, perché la stagione è ancora lunga e il gruppo ha mostrato qualità e potenziale.
Ma una cosa è certa: il caso Vernis ha lasciato un segno profondo, e rappresenta l’ennesima grana societaria di cui la Lazio, in questo momento, non aveva alcun bisogno.
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