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Juventus, flop dei nuovi: Openda e David deludono

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Lois Openda e Jonathan David durante un allenamento con la Juventus, simboli del difficile inizio dei nuovi acquisti bianconeri.
Lois Openda e Jonathan David durante un allenamento con la Juventus, simboli del difficile inizio dei nuovi acquisti bianconeri.

La Juventus è alle prese con un problema che sembra ripetersi a ogni stagione: i nuovi acquisti non incidono.
Dopo i casi Koopmeiners, Douglas Luiz e Nico Gonzalez dello scorso anno, anche la sessione di mercato 2025 rischia di passare alla storia come una delle più deludenti.

In particolare, i tre nuovi volti offensivi — Lois Openda, Jonathan David e Edon Zhegrova — non hanno ancora lasciato il segno. Tra loro, solo David ha trovato la via del gol, all’esordio contro il Parma. Poi il vuoto.

Openda, un investimento da 44 milioni che preoccupa

Il caso più eclatante è quello di Lois Openda.
Acquistato dal Lipsia per 44 milioni di euro, il belga doveva rappresentare la nuova freccia dell’attacco juventino.
Invece, dopo due mesi, i numeri parlano chiaro: zero gol, 204 minuti giocati e una fiducia che si sta sgretolando.

Il tecnico Igor Tudor lo ha fatto partire titolare solo contro Atalanta e Borussia Dortmund, poi lo ha retrocesso nelle gerarchie.
A Como, l’ultima sconfitta bianconera, è rimasto in panchina per tutti i 90 minuti.
Un segnale forte, accompagnato da un messaggio criptico del tecnico croato:

“L’allenatore del Como ha scelto tutti i giocatori. Una bella cosa…”

Una frecciata che nasconde tensioni interne: Tudor non avrebbe gradito l’acquisto di Openda e avrebbe preferito il ritorno di Randal Kolo Muani, poi finito al Tottenham.

Openda non segna da oltre sei mesi, considerando anche le partite con la nazionale belga e il Lipsia.
Il suo ultimo gol risale alla scorsa primavera: un dato che pesa come un macigno per un attaccante da quasi 50 milioni.

Jonathan David, da Iceman a oggetto misterioso

L’altro grande investimento del nuovo corso Comolli è Jonathan David.
Arrivato da svincolato dopo l’esperienza al Lille, guadagna 6 milioni netti a stagione, secondo solo a Vlahovic (12 milioni).
Doveva essere il colpo a parametro zero dell’estate, ma per ora ha deluso.

L’attaccante canadese ha segnato solo una volta, all’esordio contro il Parma, poi ha perso sicurezza.
Le continue rotazioni tra lui, Openda e Vlahovic lo hanno destabilizzato: da “Iceman” a giocatore confusionario, spesso impreciso sotto porta.
Gli errori contro Villarreal e Milan hanno accentuato il malumore, ma Tudor continua a dargli fiducia.

A difenderlo è arrivato anche Zinedine Zidane, che lo ha incoraggiato pubblicamente:

“David è fortissimo, ma ha bisogno di tempo per ambientarsi. Anche a me, all’inizio alla Juventus, non veniva niente.”

Parole che pesano, ma la Juve non può più aspettare.

Zhegrova, l’oggetto misterioso del mercato

Chiudendo il quadro, c’è Edon Zhegrova, arrivato l’ultimo giorno di mercato dal Lille.
Poco utilizzato, mai incisivo quando è stato chiamato in causa, il kosovaro resta una scommessa non ancora decifrata.
Il rischio è che diventi un nuovo caso “alla Kostic”: tanta corsa, pochi risultati.

Un attacco da rifondare

La Juventus, dopo anni di spese importanti e pochi risultati, si ritrova con un reparto offensivo spento e confuso.
I gol latitano, la fluidità offensiva è un miraggio e l’intesa tra i nuovi e i vecchi non decolla.
Con l’avvicinarsi della sfida al Real Madrid, Tudor deve trovare una scossa: magari proprio da Openda, chiamato a reagire nel tempio del Bernabeu.

Un gol in Spagna potrebbe cambiare tutto. Ma, finora, i segnali dicono il contrario: la Juve dei nuovi è un progetto ancora in costruzione.



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