Ci sono voluti pochi minuti sul web per scatenare l’ira e la gogna mediatica sulla Lazio per l’ennesimo accostamento al fascismo nello stadio. Questa volta però non sono solo alcuni tifosi ma un membro che indossa la casacca biancoceleste. Juan Bernabè è stato immortalato dagli stessi tifosi mentre alzavano un coro con lui inneggiando al Duce con gesto inequivocabile del saluto romano fascista.

La Lazio prende subito le distanze con un comunicato ufficiale dove avverte che lo spagnolo, falconiere della Lazio, è stato sospeso:

“La Società Sportiva Lazio ha inviato nelle scorse settimane una lettera ai fornitori per richiamarli al rispetto del Codice Etico in vigore ed in particolare ad un comportamento pienamente rispettoso dei principi ai quali si è sempre ispirata l’attività della Società, sia nel campo sportivo che nei rapporti ordinari. Particolare attenzione è stata sempre posta sul divieto assoluto di procedere ad azioni e comportamenti di qualunque genere discriminatori sotto tutti i profili tutelati dall’art. 3 della Costituzione. Pertanto, appresa l’esistenza del video che ritrae Juan Bernabè (non tesserato e dipendente di una società esterna alla Lazio) in atteggiamenti che offendono la Società, i tifosi e i valori ai quali la comunità si ispira, sono stati presi provvedimenti nei confronti della società finalizzati all’immediata sospensione dal servizio della persona interessata e all’eventuale risoluzione dei contratti in essere”.

Nel 2021, dopo anni che la Lazio è sempre stata messa alla gogna per questi motivi, non ci capacitiamo sul come si possa incappare sempre negli stessi “errori” dando fiato alle testate giornalistiche, accostando ogni singolo tifoso all’estrema destra facendo tutta l’erba un fascio.



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