L’ex portiere Matteo Sereni è stato condannato a tre anni e sei mesi di carcere e alla perdita della patri potestà dopo la fine del processo con rito abbreviato che lo vedeva coinvolto per abuso sui minori. Sereni che ha vestito i colori biancocelesti per due stagioni e mezzo (dal 2003 a gennaio 2006) collezionando 42 presenze e una Coppa Italia nella stagione 2003-04, è stato accusato dalla sua ex moglie ed ex modella Silvia Cantoro. Il reato di violenza sessuali nei confronti della figlia minorenne sarebbero avvenuti in Costa Smeralda nell’estate del 2009 quando il portiere classe 1975 militava nel Torino appena retrocesso.

Matteo Sereni dopo la sentenza di primo grado ha commentato così la pena ricevuta: “Sono sconvolto. Ho perso ogni fiducia nella giustizia. L’unica cosa che mi mantiene vivo è sapere che i miei figli conoscono la verità”.

Sulla stessa onda anche i suoi avvocati difensori sono rimasti sconvolti dal verdetto del giudice: “Si tratta di una sentenza gravemente ingiusta che ci ha molto sorpreso e che certamente appelleremo. La condanna riguarda un processo nel quale la denuncia proviene dalla ex moglie di Matteo Sereni nel corso di una asperrima separazione coniugale ed in cui persino la bambina, più volte registrata dalla madre, ha successivamente ammesso che le accuse al padre non erano vere”.