Ancora nessuna traccia sulle motivazioni della squalifica di Mauri

“Quando verranno depositate le motivazioni della sentenza di secondo grado? È una domanda da un milione di dollari, spero entro il due novembre”. Si esprimeva così ai nostri microfoni l’avvocato di Stefano Mauri, Matteo Melandri. “È un termine ordinatorio, potrebbe anche slittare – spiegò il legale del brianzolo – Non so se è normale quest’attesa, è un caso particolare, magari avranno difficoltà ad argomentare, non so”. Un’attesa che non ha fine, una situazione a dir poco surreale. Sì perché ad oggi la Figc non ha ancora pubblicato il dispositivo della sentenza che riguarda la squalifica di 9 mesi per Mauri, condannato per doppia omessa denuncia nel processo per il calcioscommesse. Un ritardo ancora più sproporzionato, se confrontato con le tempistiche del processo in cui fu coinvolto Antonio Conte. Come riportato dall’edizione odierna de Il Tempo, la sentenza della Corte Federale fu emessa il 22 agosto 2013, e le motivazioni vennero depositate il giorno dopo, con la possibilità di presentare in tutta fretta il ricorso al Tnas del Coni previsto dal codice di giustizia sportiva. Il Lodo fu preparato a tempo di record, e il 5 ottobre la sentenza certificò lo sconto da dieci a quattro mesi per il tecnico juventino. Stefano Mauri invece attende da ben 34 giorni che vengano depositate le motivazioni della Corte Federale. Ma non c’è solo il capitano della Lazio in questa situazione: Ferrario e Cassano sono in attesa dal 16 agosto. Il tempo scorre inesorabile, e intano Mauri è fermo da più di tre mesi. Gli avvocati del numero 6 capitolino, Melandri e Buceti, avranno inoltre meno giorni a disposizione rispetto ad altri colleghi per preparare il ricorso, dal momento che le carte processuali che hanno portato alla sentenza di secondo grado, non sono ancora disponibili. Il processo Mauri rischia così di slittare al 2014. E se il capitano biancoceleste venisse assolto? Chi risarcirebbe Mauri e la Lazio? Che l’attesa continui…

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