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Isaksen Lazio adesso è intoccabile: Sarri riparte da lui

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Una foto del giocatore Gustav Isaksen con la maglia della Lazio, che si allena con i compagni a Formello dopo l'infortunio.

Fino a pochi giorni fa, qualcuno ipotizzava che la Lazio potesse fare cassa a gennaio cedendo Mandas e Gustav Isaksen per finanziare nuovi acquisti.
Un’idea che oggi appare folle, e che la vittoria contro la Juventus ha definitivamente smentito.

Perché, piaccia o no, Isaksen è diventato un giocatore imprescindibile per questa squadra.
Anche lontano dalla sua forma migliore, il danese ha dimostrato di essere l’unico in grado di spaccare le partite e di accendere la luce in un attacco spesso sterile.

⚡ Isaksen, l’uomo che crea sempre pericoli

Contro la Juventus, Isaksen è stato il giocatore più pericoloso in campo, nonostante fosse ancora lontano dal top della condizione.
Ha vinto numerosi duelli, guadagnato falli, messo in crisi la difesa bianconera e creato occasioni da gol che solo per imprecisione non si sono trasformate in reti.

Il suo difetto principale è noto: manca di lucidità sotto porta.
Ma è altrettanto vero che è l’unico a costruire costantemente azioni pericolose, saltando l’uomo con naturalezza e rompendo l’equilibrio delle difese avversarie.

“Se avesse la freddezza di un bomber da 20 gol, staremmo parlando di uno dei migliori esterni della Serie A,” sottolineano da Formello.

🔵 L’unico che spacca le partite

In una Lazio grintosa ma povera di qualità, Isaksen rappresenta quella scintilla di imprevedibilità che permette di vincere partite complicate.
Lo si è visto contro la Juventus, ma anche in molte gare della scorsa stagione: quando c’è lui, la squadra crea. Quando manca, si spegne.

Nonostante non abbia ancora raggiunto la condizione ideale, il danese è riuscito a trascinare la squadra e a costringere la Juventus a raddoppi continui.
E questo, in un calcio tattico e chiuso come quello italiano, fa la differenza.

🧩 Zaccagni in calo, Cancellieri in bilico

Sul fronte opposto, Mattia Zaccagni continua a deludere.
Contro la Juventus non ha giocato male, ma non è più il giocatore devastante ammirato nel secondo anno di Sarri.
Meno brillante, meno incisivo e spesso prevedibile, sembra vivere un’involuzione che dura ormai da mesi.

Discorso diverso per Matteo Cancellieri, autore di una buona prima parte di stagione ma ancora discontinuo.
Rispetto a Isaksen, l’ex Verona ha meno qualità tecnica e meno capacità nell’uno contro uno, anche se vanta una progressione superiore.
Tuttavia, oggi come oggi, non può contendere il posto al danese, che rimane una delle poche certezze della rosa.

💬 Sarri ha scelto: Isaksen è un punto fermo

Lo stesso Maurizio Sarri lo ha ribadito nel post partita: Isaksen è un giocatore su cui costruire.
Un profilo che, per caratteristiche, manca completamente nel resto della rosa e che in un campionato come la Serie A può diventare devastante.

“Isaksen è uno di quelli che ti fa la differenza nelle grandi partite,” ha confidato il tecnico toscano.

Da qui l’idea di ripartire proprio da lui, accantonando le voci di mercato.
Venderlo a gennaio, oggi, sarebbe un suicidio tecnico e un segnale devastante per l’ambiente.

La Lazio deve ripartire da chi ha fame, corsa e talento.
E in questo momento, il danese incarna esattamente tutto ciò che serve a questa squadra per ritrovarsi.



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