Immagine che simboleggia i ricordi di Sergio Cragnotti sullo Scudetto della Lazio del 2000, con riferimento all'intervista.

In vista del 25° anniversario dello storico Scudetto del 2000, lo storico presidente della Lazio, Sergio Cragnotti, ha ricordato quel trionfo e l’era biancoceleste in un’intervista ai microfoni di Radiosei. Un racconto tra glorie passate, rimpianti e l’affetto ancora vivo dei tifosi.

Lo Scudetto del 2000 e un “Periodo Aureo”

Cragnotti ha ripercorso l’emozione di quel successo: “Venticinque anni sono tanti… è maturo il tempo per il terzo (ride, ndr). Eravamo arrivati in graduatoria FIFA primi nel mondo, avevamo i migliori giocatori che circolavano in Europa.”. Nonostante i trofei, c’è un pizzico di rammarico: “C’è addirittura il rimpianto di aver vinto meno di quello che avremmo potuto.”. Ha definito quello Scudetto “incredibile” e “tribolato”, vinto nella “sofferenza”, a conferma del destino laziale. Ha ricordato l’imprevisto di Perugia che diede gioia inaspettata e la forza di quella squadra, “all’altezza di qualsiasi situazione”. Un ricordo vivo è quello dei tifosi che “ancora mi raccontano di aver conservato le zolle dell’Olimpico di quel 14 Maggio.

Rimpianti in Europa e Le Ragioni della Fine del Sogno

Il rimpianto maggiore per Cragnotti è legato alla massima competizione europea: “Resta il rimpianto di non aver disputato una finale di Champions, resta il fastidio per quella gara di andata con il Valencia.”. Ha poi riflettuto sulle possibili cause che impedirono di andare oltre: “Forse ambiente e città non hanno permesso un ulteriore salto. Il fatalismo e l’aspetto culturale di Roma è parte in causa di questa città, poi fatalmente tutto il progetto cadde e non fu possibile andare oltre da quei fasti.” Ha ipotizzato anche un possibile “appagamento” dopo lo Scudetto e ricordato la sfortuna nella stagione successiva, nonostante l’arrivo di Crespo.

Cragnotti Lavoro, Progetti Internazionali e l’Affetto dei Tifosi

L’ex presidente ha menzionato anche il lavoro dietro le quinte per lo sviluppo internazionale e gli accordi economici: “Con Murdoch a Milano stipulammo accordi economici per far decollare ulteriormente il nostro progetto internazionale. Avevamo facile contatto con grandi gruppi finanziari mondiali. C’era un ulteriore piano di sviluppo.” Ma ciò che lo gratifica maggiormente è l’affetto duraturo dei sostenitori: “L’affetto che ancora oggi mi dimostrano i tifosi biancocelesti mi gratifica, li ringrazio con nostalgia”.

Le Difficoltà dello Stadio di Proprietà

Un tema sempre attuale, anche ai tempi di Cragnotti, era lo stadio di proprietà. L’ex presidente ha raccontato i tentativi falliti: Lo stadio Flaminio fu il primo progetto che tentai, ma c’erano tanti problemi ed ostacoli.”. Ha citato anche il parere del sindaco Rutelli che gli consigliò di lasciare perdere e le difficoltà burocratiche che bloccarono altri progetti, come quello nella zona della centrale del latte. Anche l’idea di prendere la proprietà dell’Olimpico con la Roma non andò in porto per opposizioni.



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