
Se la Juventus vale davvero 2 miliardi di euro, come suggeriscono alcune stime di mercato e come emerge dal recente dibattito sull’offerta Tether respinta da Exor, una domanda diventa inevitabile: quanto vale allora la Lazio? E soprattutto: Claudio Lotito ha ragione a valutare il club biancoceleste oltre i 650 milioni di euro?
Per rispondere serve uscire dal tifo e ragionare con i numeri, con i modelli di business e con i criteri che il mercato utilizza oggi per valutare le società calcistiche.
Il punto di partenza: Juve a 2 miliardi
La Juventus, nel confronto con i top club europei, viene oggi collocata in una forbice tra 1,8 e 2 miliardi di euro. Non per i risultati sportivi recenti (anzi, penalizzanti), ma per:
- brand globale
- stadio di proprietà
- asset immobiliari
- potenziale commerciale internazionale
- appeal per investitori esteri
Se accettiamo questa valutazione come plausibile, allora il confronto con la Lazio diventa inevitabilmente impietoso.
La Lazio secondo Lotito: 650 milioni
Lotito, negli anni, ha più volte dichiarato che la Lazio vale oltre 650 milioni di euro. Una cifra che per molti tifosi appare fuori scala, soprattutto se confrontata con:
- fatturato medio annuo
- assenza di stadio di proprietà
- limitata presenza internazionale
Ma attenzione: 650 milioni non sono una cifra campata in aria, se letti in un certo contesto.
Cosa entra (davvero) nella valutazione della Lazio
Il valore di un club non è la somma dei giocatori o il fatturato di un anno. Il mercato guarda a:
- Ricavi strutturali
La Lazio genera ricavi stabili, senza esplosioni ma anche senza crolli. Questo riduce il rischio per un investitore. - Debito basso
Rispetto a Juve, Inter e Milan, la Lazio ha una struttura finanziaria molto più sana. Questo aumenta l’attrattività difensiva, ma non quella speculativa. - Controllo dei costi
Il costo del lavoro è sotto controllo, il club non vive di continue ricapitalizzazioni. - Marchio storico
La Lazio è un brand storico del calcio italiano, con una tifoseria ampia e radicata, soprattutto a Roma e nel Centro Italia.
Messi insieme, questi elementi possono giustificare una valutazione tra 400 e 500 milioni. Ma arrivare a 650 milioni è un altro discorso.
Perché i 650 milioni sono difficili da sostenere
Se la Juventus vale 2 miliardi, allora parliamo di un rapporto 1 a 4. Ma questo rapporto non regge sul piano degli asset:
| Voce | Juventus | Lazio |
|---|---|---|
| Stadio | Sì | No |
| Brand globale | Altissimo | Medio-basso |
| Ricavi commerciali | Elevati | Limitati |
| Presenza internazionale | Forte | Debole |
| Asset immobiliari | Sì | No |
Il mercato, oggi, paga la crescita potenziale, non la sola sostenibilità. E la Lazio, così com’è strutturata, non offre crescita, ma stabilità.
Quanto vale davvero la Lazio oggi
Senza stadio di proprietà, senza un piano industriale internazionale e con una governance fortemente personalistica, la Lazio:
- difficilmente supera i 400–450 milioni in una valutazione realistica
- può salire solo in presenza di un progetto stadio concreto
- diventerebbe davvero da 600–700 milioni solo con un cambio di modello
In altre parole: Lotito ha ragione sul valore “potenziale”, ma non su quello di mercato attuale.
Conclusione: Lotito ha torto o ha ragione?
Lotito non mente, ma anticipa uno scenario che oggi non esiste.
- Se la Juve vale 2 miliardi,
- la Lazio oggi vale circa 400 milioni,
- domani potrebbe valerne 600,
- ma solo se cambia struttura, ambizione e visione.
Finché resterà una società gestita per non perdere, e non per crescere, il mercato non premierà la Lazio con valutazioni da top club.
E il vero problema non è quanto vale la Lazio.
Ma perché non viene messa nelle condizioni di valere di più.
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