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Perché la Juventus è chiamata “Vecchia Signora”? Storia, curiosità e origini di un soprannome unico

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Perché la Juventus è chiamata “Vecchia Signora”?

La Juventus è la squadra con più tifosi in Italia e una delle società calcistiche più conosciute al mondo. Ti sei mai chiesto Perché la Juventus è chiamata “Vecchia Signora”? Nel corso della sua lunga storia, iniziata a Torino nel lontano 1897, la Juve ha collezionato successi, record e, inevitabilmente, anche soprannomi. I più celebri sono “i bianconeri”, per i colori sociali, “le zebre”, per le strisce verticali bianconere introdotte nel 1903, e infine “la Vecchia Signora”, senza dubbio il più curioso e famoso di tutti.

Se i primi due soprannomi sono di facile comprensione, perché derivano immediatamente dall’aspetto della maglia e dai colori, l’appellativo “Vecchia Signora” è molto meno intuitivo e ha origini che nel corso degli anni sono state spiegate e reinterpretate in modi diversi. In questo articolo analizzeremo non solo la nascita del soprannome, ma anche come il suo significato sia cambiato nel tempo, fino a diventare un termine di affetto e rispetto da parte dei tifosi juventini.

Le origini della Juventus e il contrasto con il nome “gioventù”

La Juventus nasce ufficialmente il 1° novembre 1897, fondata da un gruppo di studenti del liceo classico Massimo d’Azeglio di Torino. Non ci sono ancora gli Agnelli, né grandi imprenditori: il club viene creato da ragazzi che avevano poco più di vent’anni e tanta passione per il calcio, uno sport che stava muovendo i primi passi in Italia.

Il nome scelto, “Sport Club Juventus”, non è casuale. Deriva dal latino e significa “gioventù”, un termine che rappresentava perfettamente lo spirito del club appena nato: fresco, giovane, dinamico.

Due anni più tardi, nel 1899, la società cambia denominazione in “Foot-Ball Club Juventus”, e già nel 1905 arriva il primo grande trionfo con la conquista del primo Scudetto. Da lì in poi i bianconeri diventano una delle realtà più forti del calcio italiano, attirandosi però anche l’antipatia delle rivali, che non vedevano di buon occhio una squadra vincente e in crescita così rapida.

È proprio in questo contesto che inizia a circolare per la prima volta il soprannome “Vecchia Signora”.

Perché la Juventus è chiamata “Vecchia Signora”? Dalla presa in giro al soprannome affettuoso

Secondo le ricostruzioni storiche più accreditate, il termine “Vecchia Signora” nasce come una presa in giro da parte delle tifoserie avversarie. La logica era semplice: il club che si chiama “gioventù” in realtà non è giovane, bensì una vecchia signora. Un rovesciamento ironico che puntava a colpire proprio l’orgoglio di un club che aveva scelto un nome legato alla giovinezza.

Agli inizi del Novecento, in un’Italia ancora lontana dal calcio moderno, un soprannome del genere poteva sembrare un insulto. E per diversi anni fu percepito così, soprattutto perché la Juventus iniziava a vincere con continuità e quindi diventava il bersaglio privilegiato degli sfottò avversari.

Col tempo, però, succede qualcosa di particolare: quello che era nato come uno scherno comincia a trasformarsi in un termine di rispetto e affetto, e perfino i tifosi juventini lo adottano con orgoglio. È un meccanismo che nel calcio si è ripetuto più volte: ciò che inizialmente viene usato contro una squadra o una tifoseria diventa, con il passare degli anni, parte integrante dell’identità.

L’interpretazione degli anni Trenta

Un’altra spiegazione, meno ironica e più legata al campo, collega il soprannome agli anni Trenta, il periodo d’oro della Juventus.

In quel decennio la squadra torinese conquista cinque scudetti consecutivi dal 1930 al 1935, entrando di diritto nella leggenda del calcio italiano. Quella Juve era composta da tanti giocatori di grande esperienza, con un’età media più alta rispetto ad altre squadre dell’epoca. Alcuni osservatori sottolinearono che la rosa fosse “vecchia”, nel senso di composta da atleti maturi e non più giovanissimi.

Secondo questa versione, la “Vecchia Signora” sarebbe quindi un soprannome nato non tanto per scherno, ma per descrivere la natura della squadra: esperta, saggia, solida. E infatti furono proprio quei calciatori esperti a regalare uno dei cicli più vincenti della storia juventina.

Non mancarono, tuttavia, anche le critiche: alcuni sostenevano che i veterani del gruppo fossero restii ad accogliere i più giovani e che esistesse una forma di “nonnismo” nello spogliatoio. Ma la verità è che quell’insieme di esperienza e talento fu il segreto del successo bianconero.

Una signora rispettata in Italia e nel mondo

Con il passare dei decenni, il soprannome smette di avere qualsiasi connotazione negativa e diventa anzi un titolo di rispetto e nobiltà.

Parlare della Juventus come “Vecchia Signora” significa riconoscere la sua storia ultracentenaria, il suo ruolo centrale nel calcio italiano e la sua capacità di resistere nel tempo. È un modo per sottolineare che, pur essendo nata da ragazzi del liceo torinese, oggi la Juve è diventata un’istituzione, quasi una signora anziana e rispettabile del nostro calcio.

Non è un caso che la Juventus sia spesso associata a un’immagine elegante, raffinata, quasi aristocratica. E questo si lega perfettamente al soprannome: non una vecchia qualsiasi, ma una signora, quindi una figura nobile, autorevole, che incute rispetto.

Juventus e gli altri soprannomi

La Juve, come detto, ha anche altri soprannomi. Oltre a “Vecchia Signora” troviamo:

  • I bianconeri: il più diretto, che deriva dai colori della maglia, adottati nel 1903. Prima, infatti, la Juventus giocava in rosa.
  • Le zebre: nato in modo spontaneo osservando le divise a strisce verticali bianche e nere, che ricordano il manto dell’animale africano.
  • La fidanzata d’Italia: altro soprannome storico, che mette in evidenza la popolarità della Juventus su tutto il territorio nazionale, molto più estesa rispetto ad altre squadre legate in maniera più forte alla dimensione cittadina o regionale.

Ma nessuno di questi ha lo stesso impatto, lo stesso fascino e la stessa risonanza della “Vecchia Signora”.

Una tradizione che continua

Oggi il soprannome è talmente radicato che spesso i giornali sportivi lo utilizzano nei titoli senza neppure dover specificare che si parla della Juventus. È diventato sinonimo della società torinese, un marchio riconoscibile ovunque nel mondo.

La “Vecchia Signora” è anche un esempio di come il linguaggio del calcio si evolva, si trasformi, e finisca per entrare nella cultura popolare. Quello che era nato come uno scherzo è diventato una parte inscindibile dell’identità del club.

E i tifosi juventini, in Italia e nel mondo, lo hanno fatto proprio. Per loro la Juventus è davvero una signora: rispettata, amata, a volte criticata, ma sempre al centro della scena.

Conclusione

Il soprannome “Vecchia Signora” è uno dei più affascinanti del calcio mondiale perché racconta più di un secolo di storia e di trasformazioni. Nato come scherno, si è trasformato in un titolo nobile, adottato dagli stessi tifosi juventini per sottolineare il prestigio e la tradizione della loro squadra.

Che sia per la contrapposizione con il nome “Juventus”, per l’età media della squadra negli anni Trenta o per il rispetto dovuto a un club storico, la verità è che oggi parlare di “Vecchia Signora” significa evocare immediatamente la Juventus.

Un club che, a più di 125 anni dalla sua fondazione, continua a essere protagonista del calcio italiano e internazionale, con milioni di tifosi pronti a sostenerla in ogni parte del mondo.

La Juventus è gioventù, è esperienza, è storia. Ed è soprattutto, da oltre un secolo, la Vecchia Signora del calcio italiano.



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