
Uno dei trasferimenti più costosi — e disastrosi — della storia della S.S. Lazio torna a far parlare di sé.
Oggi, a distanza di oltre vent’anni, un clamoroso retroscena sull’affare Gaizka Mendieta riporta alla luce gli anni d’oro (e folli) della gestione Sergio Cragnotti.
A svelarlo è stato Manuel Llorente, ex direttore sportivo del Valencia, in un’intervista a un quotidiano spagnolo.
Llorente ha raccontato come un semplice scherzo, durante una cena in un ristorante italiano, riuscì a far lievitare il prezzo del giocatore e a convincere la Lazio ad alzare l’offerta fino alla cifra record di 90 miliardi di lire.
Lo scherzo del Real Madrid
Secondo il racconto di Llorente, la trattativa tra Valencia e Lazio era quasi chiusa, ma Cragnotti stava cercando di limare la richiesta economica per il centrocampista spagnolo.
Nel bel mezzo della cena, l’allora dirigente del Valencia ricevette una telefonata da sua moglie e si allontanò dal tavolo.
Quando tornò, con un sorriso ironico, disse:
“Scusate, era il Real Madrid. Hanno appena rilanciato per Mendieta.”
Una bugia totale. Ma bastò quella frase per far scattare l’allarme in casa Lazio.
Cragnotti, che temeva di perdere il suo grande obiettivo di mercato a favore dei “galacticos”, decise di rilanciare immediatamente l’offerta, portandola alla cifra astronomica di 90 miliardi di lire (circa 45 milioni di euro).
Lo scherzo funzionò perfettamente: il Valencia chiuse l’affare e Mendieta sbarcò a Roma.
L’acquisto più costoso e il flop più clamoroso
Nell’estate del 2001, la Lazio, reduce dallo scudetto e da anni di grandi investimenti, aveva bisogno di un nuovo leader dopo le partenze di Verón e Nedvěd.
Mendieta, stella del Valencia finalista di Champions League, sembrava il nome perfetto per raccoglierne l’eredità.
Il centrocampista basco, elegante e tecnico, arrivò a Roma come uno dei migliori d’Europa.
Ma l’impatto fu disastroso.
Il calcio italiano si rivelò ostico per lui: ritmi diversi, tattica più rigida, ambientamento complicato.
Mendieta apparve spaesato, lento, poco incisivo.
Non riuscì mai a imporsi, diventando presto uno dei più grandi flop della storia biancoceleste.
Un errore che costò carissimo
Quell’investimento pesò come un macigno sui conti della Lazio.
La società, già esposta da anni di spese folli, fu costretta a vendere diversi big per rientrare economicamente.
Da lì iniziò la parabola discendente dell’era Cragnotti, che di lì a poco si sarebbe conclusa con il crollo finanziario del gruppo Cirio e la cessione del club.
Il Valencia, invece, fece l’affare del secolo.
Incassò una cifra record e, come racconta oggi Llorente con orgoglio, “bastò uno scherzo per guadagnare altri 8 miliardi di lire”.
Mendieta dopo la Lazio
Dopo una sola stagione in biancoceleste, Mendieta fu ceduto al Barcellona e poi al Middlesbrough, dove chiuse la carriera lontano dai riflettori.
Nonostante il talento indiscusso, non riuscì mai più a raggiungere i livelli mostrati in Spagna.
La sua esperienza romana resta un simbolo: quello degli anni in cui la Lazio poteva sognare in grande, ma anche commettere errori enormi.
Conclusione
A distanza di oltre vent’anni, lo “scherzo del Real Madrid” è una lezione amarissima nella storia biancoceleste:
la Lazio più ricca di sempre, ingannata da una semplice battuta, che finì per pagare il prezzo più alto.
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