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LAZIO: Sarri Rientra a Formello, Parla il Comandante. “Ho Scelto la Lazio, Blocco Mercato sia un’Opportunità”

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Maurizio Sarri e Claudio Lotito seduti al tavolo durante la conferenza stampa di presentazione a Formello, con i loghi della Lazio sullo sfondo.

Presentazione Ufficiale per il “Sarri-Bis” con Lotito. Il Tecnico: “Non Cercare Alibi, Dobbiamo Lavorare Duro. La Lazialità mi ha Riportato Qui”.

FORMELLO – Dopo quasi dieci giorni di ritiro e le prime sudate a Formello, la Lazio ha finalmente presentato ufficialmente il suo “nuovo” allenatore, Maurizio Sarri, tornato alla guida della squadra biancoceleste. Al suo fianco, per introdurre il suo ritorno, il presidente Claudio Lotito, in una conferenza stampa congiunta dagli studi di Lazio Style Channel.

Lotito ha introdotto il ritorno del tecnico: “La prima parte non si è mai interrotta, sono state situazioni contingenti che hanno comportato l’avvicendamento in quel momento. Motivi anche familiari. Il mister aveva fatto una scelta che abbiamo accettato… Ora proseguiamo insieme per mantenere un percorso intrapreso che non era stato ultimato.” Il presidente ha sottolineato una “scelta di cuore, affetto, considerazione e stima per un uomo che ha dato tanto al calcio e alla Lazio, e che può ancora dare tanto.”

Sarri: “Problemi Personali Superati, Ora Creare un Gruppo Forte”

La parola è poi passata a Sarri, che ha chiarito i motivi dell’addio e del ritorno: “Il percorso è quello che ha detto il presidente, ho avuto problemi personali superiori agli aspetti professionali, che a quel punto non sono riuscito a sopportare più. Era giusto fermarsi un attimo.” Il “Comandante” ha subito messo in chiaro la situazione legata al mercato bloccato: “Si riparte con difficoltà… I miglioramenti non sono possibili con il mercato, non dobbiamo più neanche pensarci. Pensiamo al lavoro. Dobbiamo lavorare duro.” Ha invitato la squadra a trasformare la difficoltà in opportunità, creando un gruppo coeso e senza alibi.

Un motivo fondamentale del suo ritorno è stato il legame con l’ambiente: “Uno dei motivi per cui ho detto che la lazialità ti invade… I tifosi si incazzino, però alla fine sono qui. Questo significa essere laziali, è uno dei motivi per cui sono tornato in questo ambiente.” Sarri ha smentito le voci su mancanza di offerte, rivelando di aver avuto trattative con “quattro squadre di A, con un club arabo, con club sudamericani…”, ma di aver scelto la Lazio per il forte legame con la società e l’ambiente.

Obiettivi e Nuovi Volti: Crescita e Determinazione Ferocissima

Sulle aspettative, Sarri è stato pragmatico: “L’obiettivo primario è fare crescere chi c’è qua.” Ha parlato di umiltà (visti i due settimi posti) ma anche di convinzione, chiedendo “determinazione feroce in ogni singolo giorno.” L’Europa, per ora, è un miraggio: “Vediamo, tutte le considerazioni ora sono teoriche.”

Riguardo i nuovi arrivi, Sarri ha ammesso che Dele-Bashiru è un “ragazzo da costruire”, mentre Nuno Tavares “non è tatticamente come pensavo” ma ha “grande forza” e potenziale se impara i movimenti giusti. Nonostante le voci su Insigne, il tecnico ha tagliato corto: “La lista dei desideri l’ho cancellata dopo il blocco del mercato. Penso solo a migliorare la squadra che ho.”

Sarri ha sottolineato la differenza con la sua prima esperienza: “Abbiamo raccolto, qui c’è da seminare. Qui ci sono giocatori potenziali, con conoscenze tattiche non ancora di alto livello. C’è da costruire, all’epoca c’era da raccogliere perché l’età media era alta e c’erano giocatori qui da tempo.” Ha riconosciuto che la squadra attuale “ha qualcosa in meno dal punto di vista tecnico” rispetto al passato, ma “si può lavorare sulla questione atletica.”

Sul Mercato, Infortuni e Scudetto 1915

Il tecnico ha ribadito l’impossibilità di fare acquisti estivi, sperando in movimenti a gennaio e programmando la squadra per il futuro. Ha elogiato le doti fisiche della squadra vista in amichevole, ma ha evidenziato come l’aspetto meno positivo sia l’acerbità tattica di alcuni elementi.

Infine, un aggiornamento sulle condizioni di due attaccanti: Isaksen ha la mononucleosi e dovrà attendere 7-8 giorni per negativizzarsi, mentre Dia, dopo una risonanza, ha escluso lesioni tendinee e ossee ed ha ripreso a correre. Sul capitano, Zaccagni (già confermato per la fascia), Sarri ha ribadito che “se la squadra lo vuole, sì.”



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