Il nome di Lorenzo Insigne continua a circolare attorno alla Lazio. L’ex capitano del Napoli, oggi svincolato dopo la sua esperienza in MLS, ha respinto ogni tipo di offerta arrivata nelle ultime settimane: l’unica chiamata a cui non ha detto di no è quella del suo ex allenatore, Maurizio Sarri. Il fantasista napoletano, infatti, avrebbe espresso la volontà di potersi rimettere a disposizione del “Comandante”, riabbracciando così il tecnico che lo ha esaltato nei suoi anni migliori in azzurro.
Il problema principale resta però il blocco del mercato che impedisce al club biancoceleste di muoversi in entrata. Come riportato da Il Messaggero, la Lazio ha ancora 23 giorni di tempo per provare a risanare il parametro legato al costo del lavoro allargato, quello stesso indice che ha frenato completamente l’estate di Lotito e Fabiani.
Secondo il quotidiano, le opzioni sul tavolo per il tesseramento di Insigne sarebbero due:
- Da inizio dicembre, nel caso in cui arrivasse uno sblocco grazie a un introito consistente, ad esempio l’anticipo del nuovo sponsor su cui Lotito sta lavorando con insistenza.
- Da gennaio, quando il club potrà muoversi “a saldo zero”, ovvero con l’ingresso di un nuovo giocatore solo dopo un’uscita con lo stesso peso economico a bilancio.
Non mancano poi i dubbi di natura tattica. Nel ruolo naturale di Insigne c’è già Zaccagni, uno dei punti fermi della squadra. Tuttavia, l’ex Napoli potrebbe diventare un’opzione come trequartista in caso di cambio modulo o, all’occorrenza, essere adattato in posizione di falso nueve.
Una possibile “grana tecnica” che, però, Sarri sarebbe ben felice di gestire pur di riavere uno dei giocatori simbolo del suo calcio.
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