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Lazio, classifica da incubo: tre punti in quattro gare e lunedì sfida salvezza col Genoa

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Lazio, classifica da incubo

ROMA – La Lazio si ritrova in una situazione che nessuno si sarebbe aspettato a inizio stagione. Dopo quattro giornate di campionato, i biancocelesti hanno raccolto appena tre punti e si trovano a un passo dalla zona retrocessione. Numeri che fanno paura, soprattutto se si pensa che il prossimo impegno sarà contro il Genoa, in quello che appare già come uno scontro diretto. Una sfida che arriva, per giunta, nel momento più complicato sul piano degli uomini e della fiducia.

Un avvio da dimenticare

Il bottino di tre punti in quattro partite fotografa un avvio ben al di sotto delle aspettative. La Lazio, presentata dalla società come squadra da Champions League e rinforzata con l’obiettivo di confermarsi tra le prime quattro, oggi deve guardarsi alle spalle. Le sconfitte contro Como, Sassuolo e Roma hanno evidenziato limiti strutturali e fragilità mentali, mentre l’unica vittoria, quella con il Verona, appare ormai lontana e isolata.

Il derby perso ha lasciato strascichi pesanti. Non solo per la ferita emotiva, ma anche per le conseguenze pratiche: gli infortuni di Rovella e Dele-Bashiru e le espulsioni di Guendouzi e Belahyane hanno ridotto il centrocampo all’osso.

Emergenza totale a centrocampo

Proprio la mediana rappresenta il problema più urgente. Per la sfida con il Genoa, Sarri potrà contare soltanto su Danilo Cataldi, unico centrocampista rimasto pienamente a disposizione. Vecino è ancora out, mentre i già citati infortuni e squalifiche riducono drasticamente le scelte. Una situazione che ha spinto l’allenatore a reintegrare Toma Basic, giocatore ai margini della rosa che ora rischia addirittura di partire titolare al Ferraris.

Una scelta obbligata che testimonia la gravità del momento. Il centrocampo, storicamente cuore pulsante del gioco sarriano, è il reparto che ha più sofferto e che adesso vive una vera e propria emergenza numerica e tecnica.

Classifica che preoccupa

La Lazio si trova con tre punti in classifica, uno in più della zona retrocessione. Un campanello d’allarme che non può essere ignorato. In Serie A, la partenza spesso indirizza la stagione, e trovarsi così indietro dopo appena un mese di campionato può complicare anche il morale della squadra.

La tifoseria inizia a temere un campionato ben diverso da quello immaginato, con l’incubo di doversi giocare punti pesanti in chiave salvezza invece che in chiave Champions. Una prospettiva che, per una piazza come quella biancoceleste, rappresenterebbe un crollo delle aspettative.

📅 Prossimi impegni della Lazio

  • Lunedì 22 settembre – Serie A
    🆚 Genoa vs Lazio – Stadio Ferraris, Genova
  • Domenica 28 settembre – Serie A
    🆚 Lazio vs Torino – Stadio Olimpico, Roma
  • Giovedì 2 ottobre – Europa League
    🆚 Slavia Praga vs Lazio – Sinobo Stadium, Praga
  • Domenica 5 ottobre – Serie A
    🆚 Juventus vs Lazio – Allianz Stadium, Torino
  • Domenica 19 ottobre – Serie A
    🆚 Lazio vs Empoli – Stadio Olimpico, Roma

Sarri sotto pressione

Maurizio Sarri, che in estate aveva chiesto rinforzi di spessore, si trova ora a dover inventare soluzioni emergenziali e a gestire un gruppo che non ha ancora trovato la giusta concentrazione. Lo stesso tecnico ha parlato più volte di superficialità e anarchia tattica, evidenziando come alcuni errori individuali abbiano compromesso i risultati.

Le prossime gare saranno decisive non solo per la classifica, ma anche per il futuro dello stesso allenatore. Una nuova sconfitta a Genova potrebbe aprire scenari inattesi e aumentare le pressioni su società e panchina.

Obbligo di reazione

La sfida con il Genoa assume così i contorni di un crocevia stagionale. Una vittoria servirebbe non solo a muovere la classifica, ma anche a restituire fiducia a un ambiente che rischia di sprofondare nello sconforto. Al contrario, un risultato negativo aggraverebbe la crisi e renderebbe il cammino verso gli obiettivi stagionali ancora più complicato.

La Lazio ha bisogno di una svolta immediata: servono concentrazione, cattiveria agonistica e un ritorno a quell’identità di squadra che in questo avvio è mancata. I tifosi hanno già dato prova di sostegno, riempiendo la Curva Nord e cantando per 95 minuti anche nel derby. Ora tocca ai giocatori rispondere sul campo, perché la stagione non può più permettersi altri passi falsi.


👉 Lunedì sera a Marassi la Lazio si gioca molto più di tre punti. Sarà una partita che dirà se i biancocelesti possono rialzarsi e rientrare in corsa, o se l’incubo di un campionato di sofferenza è destinato a diventare realtà.



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