È calato il sipario sulla vicenda Juan Bernabé e la Lazio. Dopo mesi di attesa e polemiche, nella mattinata di oggi, 28 giugno 2025, è stato eseguito lo sfratto definitivo dell’ex falconiere dal centro sportivo di Formello. La notizia, che ha tenuto banco tra i temi più discussi sui social network e non solo, trova ora la sua conferma ufficiale direttamente dalle parole del club biancoceleste.
Il Comunicato Ufficiale della Lazio
A dissipare ogni dubbio è arrivato il comunicato ufficiale della Lazio, che chiarisce la posizione della società e le motivazioni dietro l’azione legale:
“La S.S. Lazio comunica che, in esecuzione di un’ordinanza emessa dal Giudice del Tribunale di Tivoli, nella mattinata odierna è stato eseguito lo sfratto nei confronti dell’ex falconiere Juan Bernabé, il quale occupava senza titolo un alloggio all’interno del centro sportivo di Formello. La decisione segue la risoluzione del contratto già avvenuto mesi fa per comportamenti ritenuti incompatibili con i valori etici del Club. La Società, dopo numerosi inviti a liberare spontaneamente l’immobile, ha agito nelle sedi competenti per tutelare il proprio patrimonio e l’operatività dell’ambiente sportivo. Ogni azione è stata intrapresa nel pieno rispetto della legge, nella ferma volontà di garantire ordine, legalità e decoro all’interno delle proprie strutture.”
Questa dichiarazione mette un punto fermo su una questione che ha generato non poche discussioni, riaffermando la volontà della società di tutelare la propria immagine e i propri principi etici.
Le Ultime Ore a Formello
Le forze dell’ordine, l’avvocato Gentile e l’ufficiale giudiziario si sono recati questa mattina presso il quartier generale biancoceleste per procedere con il cambio della serratura dell’alloggio occupato da Bernabé. Un atto finale che sancisce la conclusione di un rapporto ormai compromesso da mesi, dopo il licenziamento dell’ex falconiere.
La storia di Juan Bernabé e la sua relazione con il simbolo della Lazio hanno occupato per lungo tempo le pagine della cronaca sportiva, e non solo. La società, in seguito alla pubblicazione di alcune immagini incriminate da parte dell’ex falconiere, ha ritenuto di dover rinunciare al proprio simbolo vivente, mettendo in primo piano i principi etici e morali che, a detta del club, erano stati infranti.
Questa vicenda si conclude oggi con lo sfratto definitivo, segnando un nuovo capitolo per la Lazio e il suo rapporto con la propria immagine e i valori che intende rappresentare.
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