
Arrivano brutte notizie per Maurizio Sarri a due giorni dal pareggio contro il Bologna. La Lazio perde Gustav Isaksen, fermatosi nel primo tempo della sfida dell’Olimpico e costretto al cambio dopo aver accusato un fastidio muscolare che aveva immediatamente fatto temere il peggio. Oggi il club, attraverso un comunicato ufficiale pubblicato su sslazio.it, ha chiarito la natura dell’infortunio dell’esterno danese.
“Nel pomeriggio – si legge nella nota – a seguito di un consulto tra lo staff medico (Prof. Ivo Pulcini, Prof. Fabio Rodia e il medico sociale dott. Italo Leo) si comunica che il calciatore Gustav Isaksen, dopo aver effettuato esami strumentali presso la Clinica Villa Mafalda, ha evidenziato una lesione di basso grado a carico dell’adduttore sinistro. L’atleta ha già iniziato il percorso riabilitativo; le sue condizioni saranno rivalutate nei prossimi giorni”.
La diagnosi parla chiaro: si tratta di una lesione lieve, ma comunque abbastanza seria da escludere Isaksen dalle prossime partite. I tempi di recupero non sono stati comunicati ufficialmente, in pieno stile Lazio, ma fonti interne indicano che per infortuni di “basso grado” ai muscoli adduttori occorrono solitamente tra i 10 e i 20 giorni di stop, a seconda della reazione del muscolo e del lavoro personalizzato di riabilitazione.
L’esterno danese, uno dei più in forma nell’ultimo periodo, aveva trovato spazio e fiducia nelle rotazioni di Sarri, mostrando progressi significativi rispetto al suo primo anno in biancoceleste. Il gol contro il Bologna – realizzato proprio prima dell’infortunio – sembrava poter rappresentare un nuovo inizio, un segnale forte verso una seconda parte di stagione da protagonista. Invece, l’ennesimo guaio muscolare rischia di rallentarne la crescita.
Un problema anche per il tecnico, che ora dovrà riorganizzare le gerarchie sugli esterni offensivi. Con Felipe Anderson non ancora al massimo e Zaccagni impegnato in un minutaggio sempre crescente, l’assenza di Isaksen riduce drasticamente le opzioni in un momento della stagione già complicato dal punto di vista numerico.
Lo staff medico della Lazio ha iniziato subito il programma di recupero, che prevedrà in una prima fase terapie conservative, lavoro in piscina e progressivo ritorno al campo. Sarà fondamentale evitare ricadute, soprattutto considerando che gli adduttori sono muscoli ad alto rischio per chi basa il proprio gioco su scatti, cambi di direzione e accelerazioni improvvise come Isaksen.
La Lazio seguirà l’evoluzione giorno dopo giorno, ma difficilmente il classe 2001 tornerà a disposizione prima della metà del prossimo mese. Una perdita che pesa, perché il danese nelle ultime gare aveva portato vivacità, verticalità e quell’iniezione di ritmo che la squadra di Sarri ha spesso faticato a trovare in questa stagione.
Ora non resta che aspettare nuovi aggiornamenti medici. Nel frattempo Sarri dovrà inventare nuove soluzioni, nella speranza che questo stop sia davvero breve e che Isaksen possa tornare presto a dare il suo contributo.
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