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Stadio Flaminio: Futuro Incerto per la “Nuova Casa” della Lazio, Iter Bloccato

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"Stadio Flaminio in stato di abbandono con un lucchetto sovrapposto, a simboleggiare l'iter bloccato del progetto di restyling della Lazio."

Il tempo stringe e il futuro dello Stadio Flaminio si tinge di incertezza. Nonostante l’interesse concreto della Lazio a farne la sua nuova casa, il progetto di restyling presentato dal presidente Claudio Lotito circa quattro mesi fa sembra arenarsi. La Repubblica, nella sua edizione odierna, evidenzia come il Flaminio, capolavoro di Pier Luigi Nervi del 1959 e simbolo delle Olimpiadi del 1960, rischi di rimanere ancora a lungo in condizioni di abbandono.

Stadio Flaminio Iter Bloccato: Le Molteplici Difficoltà del Progetto Lazio

L’apertura dei cantieri per l’inizio dei lavori di restyling è ancora lontana dall’essere approvata. L’intervento della Lazio potrebbe rimanere bloccato a causa di una serie di motivazioni complesse. Tra queste spiccano il “no” degli uffici comunali, l’opposizione della Soprintendenza e il più che probabile ricorso della Fondazione Nervi. Il rischio maggiore per il Campidoglio è quello di trovarsi con uno stadio vuoto e in preda al degrado, senza soluzione.

Stadio Flaminio L’Idea di Lotito: Un Guscio Esterno e 50.000 Posti

Da marzo, mese in cui la Lazio ha presentato i primi elaborati, non sono stati fatti passi significativi. L’idea di Lotito è chiara: trasformare l’impianto, riconosciuto come monumento nazionale tutelato, nello stadio ufficiale dei biancocelesti. Il progetto prevede la realizzazione di un guscio esterno per sostenere un secondo anello, portando la capienza totale a 50.570 posti, e la copertura di curve e tribune. Il tutto, secondo La Repubblica, per una spesa complessiva di 438 milioni di euro.

Stadio Flaminio Criticità e Nuovi Orizzonti Urbanistici

Le criticità sono evidenti. La Fondazione Nervi si oppone fermamente a modifiche estetiche dell’impianto, e l’idea del guscio esterno andrebbe a intaccare proprio l’integrità del design originale. Un nodo difficile da sciogliere. Un altro aspetto critico è la mobilità: Lotito immagina di gestire migliaia di tifosi con navette in partenza da parcheggi di scambio a Saxa Rubra, Largo De Bosis, sul Lungotevere o sotto il viadotto di Corso Francia.

Questa situazione di stallo rischia di penalizzare non solo la Lazio, ma anche lo Stadio Flaminio e l’intero Comune di Roma. In caso di esito negativo, lo stadio tornerebbe ad essere senza pretendenti, dopo che anche il progetto della Roma Nuoto è stato accantonato. Senza il restyling del Flaminio, l’intero quadrante rischia di veder vanificato un imponente piano di riqualificazione urbana che prevede la costruzione di aree residenziali moderne e il nuovo museo della Scienza (progettato dallo studio Adat). Nei prossimi anni, inoltre, nascerà anche il grande Maxxi, con un nuovo spazio espositivo, oltre al restyling di Via Reni, il tram della Musica e la fermata della linea C della metropolitana, prevista nel 2033.



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Lazio, Sarri e la Missione Impossibile: Ricostruire Senza Mercato

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"Maurizio Sarri pensieroso davanti a una lavagna tattica, con un lucchetto sullo sfondo che simboleggia il mercato bloccato della Lazio, mettendo in evidenza la sua determinazione a gestire la squadra."

La situazione in casa Lazio si fa sempre più complessa e, con il mercato bloccato, le speranze sono riposte interamente nelle mani di Maurizio Sarri. Sarà il tecnico a dover gestire e plasmare gli uomini a sua disposizione, in quella che si preannuncia una vera e propria missione.

Incontro con Fabiani e il Piano Uscite

Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, è atteso entro questa settimana un nuovo incontro tra il Comandante e il direttore sportivo Angelo Fabiani a Castelfranco di Sopra. Con l’impossibilità di operare in entrata, l’agenda del vertice sarà chiara: definire il piano delle uscite, stabilire chi verrà scartato e chi, invece, avrà la possibilità di mettersi in mostra durante il ritiro. Le visite mediche della squadra sono fissate per il 10 luglio, mentre il ritiro inizierà il 14 luglio e si concluderà il 26 luglio.

Sarri: Dal Caos Tattico al Ritorno all’Ordine

Sarri si trova di fronte a una sfida ardua: plasmare la rosa a sua immagine e somiglianza senza poter intervenire sul mercato. Dovrà fare di necessità virtù, adattandosi a una situazione non ideale. L’ultimo anno e mezzo ha visto una girandola di tecnici sulla panchina biancoceleste – da Sarri a Tudor, da Tudor a Baroni e di nuovo Sarri – ognuno con idee tattiche radicalmente diverse. Dal “gioco d’urto” alla “mobilità di Baroni”, concetti che si discostano nettamente dalla filosofia sarrista.

Per il tecnico toscano, i punti cardine da cui ripartire saranno due: il ritrovamento dell’equilibrio difensivo e il ristabilimento dell’ordine tattico. Altro che la mobilità tanto ricercata da altri, che al massimo potrà essere una caratteristica di giocatori come Nuno Tavares e Dele-Bashiru; Sarri chiederà soprattutto ordine e disciplina ai suoi uomini. La sua “missione” sarà quella di forgiare una squadra coesa e funzionale, pur senza i rinforzi desiderati.



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Nonostante il Mercato Bloccato, la Lazio Vola con gli Abbonamenti: Già Quasi 2.000 Tifosi Hanno Detto Sì!

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"Tifosi della Lazio in Curva Nord che esultano, con la sovrapposizione di un contatore digitale che mostra 'quasi 2000' abbonamenti sottoscritti, simboleggiando la fedeltà nonostante le difficoltà del mercato."

Nonostante le acque agitate a Formello, tra il mercato bloccato e i crescenti malumori in città, la Lazio sta assistendo a una risposta straordinaria da parte dei suoi tifosi. La campagna abbonamenti per la prossima stagione di Serie A, partita solo due giorni fa, ha già registrato numeri significativi, dimostrando ancora una volta l’attaccamento della piazza biancoceleste.

Fase 1 al via: Vecchi Abbonati Confermano la Fiducia

La prima fase di vendita, iniziata il 26 giugno, è stata riservata esclusivamente ai vecchi abbonati, i quali stanno confermando in massa la propria tessera. Questo dato è particolarmente rilevante, considerando il delicato momento che sta vivendo la società, alle prese con un ingente debito e l’impossibilità di operare sul fronte acquisti.

Stando a quanto appreso dalla nostra redazione, in appena due giorni sono stati già sottoscritti quasi 2.000 abbonamenti. Un segnale forte e chiaro di fiducia e passione che arriva direttamente dal cuore del tifo laziale.

Sarri e Zaccagni Contano sul Dodicesimo Uomo per la Lazio

Il dato, destinato a salire ulteriormente con l’avanzare della campagna, è una boccata d’ossigeno per l’ambiente. Sia mister Maurizio Sarri che giocatori chiave come Mattia Zaccagni contano sulla risposta e sul calore dei tifosi per affrontare al meglio la prossima stagione. Il supporto del “dodicesimo uomo” sarà fondamentale per superare le difficoltà e puntare a nuovi traguardi.

La seconda fase della campagna abbonamenti, che aprirà a tutti i tifosi, partirà il 14 luglio. Sarà interessante monitorare come evolveranno i numeri, ma l’inizio è senza dubbio incoraggiante e testimonia il legame indissolubile tra la Lazio e la sua gente.



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Lazio, Lotito si Scaglia Contro la Norma NOIF: “Mercato Bloccato? A Gennaio Aggiustiamo!”

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"Claudio Lotito che si scontra con una barriera rappresentante la norma NOIF, simboleggiando la sua opposizione al blocco del mercato Lazio."

La Lazio è al centro di una tempesta: un errore di bilancio ha portato al blocco del mercato e a un’omissione d’informazione nei confronti di Maurizio Sarri. In questi giorni, il presidente Claudio Lotito si è dovuto barcamenare tra queste difficoltà e, sulle pagine de Il Messaggero, non ha risparmiato critiche alla norma NOIF.

Lotito Attacca la Norma NOIF: “Non È Giusto il Blocco”

Il patron biancoceleste contesta apertamente le attuali regolamentazioni che impediscono alla Lazio di operare sul mercato, nonostante la situazione economica del club. “La norma così non può andare avanti”, spiega Lotito, chiarendo la sua posizione: “Non rispecchia la situazione del club in questo momento, perciò non è giusto che venga posto il blocco. Se decido di fare acquisti ricapitalizzo, ma non avrebbe senso perché la Lazio non ha necessità di capitali, né problemi di giocatori. Al massimo aggiustiamo a gennaio, non è questo il problema”.

Parole che evidenziano una certa frustrazione da parte del presidente, convinto che il club non abbia reali problemi strutturali tali da giustificare un’inibizione sul mercato.

Nessuna Cessione dei Big e Offerte Milionarie

Nonostante le difficoltà finanziarie che hanno portato al blocco, Lotito rassicura i tifosi sulla tenuta della rosa attuale. Il presidente è categorico: “Non abbiamo né necessità di vendere i big e né di acquistare. Anzi, dobbiamo sfoltire la rosa perché abbiamo 30 giocatori per una competizione.”

Lotito ha anche svelato le cifre delle offerte ricevute per alcuni dei suoi giocatori chiave, sottolineando il valore della rosa: “Per Castellanos mi hanno offerto 40 milioni, idem per Rovella, Gila e Zaccagni. Poi 35 per Tavares, 25 per Isaksen e 15 per Romagnoli. Tchaouna l’ho venduto a 15 (14 più 3 di bonus). Ma non voglio smantellare la squadra”. Dichiarazioni che mirano a tranquillizzare l’ambiente sulla volontà di non privarsi dei pezzi pregiati.

Lotito su Sarri: “È Carico e La Lazio È Solida”

Infine, il presidente ha voluto spegnere le voci di attriti con il tecnico Maurizio Sarri, nonostante l’iniziale mancata informazione sulla reale situazione di bilancio. “Sarri è carico”, afferma Lotito con decisione. “È una persona per bene e di qualità. Siamo entrambi abituati a onorare gli impegni presi. Tra l’altro, venendo dal mondo bancario, sa che la Lazio è una società sana solida”.

Un tentativo di ricompattare l’ambiente e ribadire la solidità del legame con l’allenatore, sottolineando anche la stabilità finanziaria della società. La situazione resta delicata, ma le parole di Lotito cercano di tracciare una strada chiara per il futuro della Lazio.



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Emergenza Lazio: Mercato Bloccato e Debito da 100 Milioni e lo sponsor mancato

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"Lucchetto con il logo della Lazio simboleggia il mercato bloccato a causa del debito di 100 milioni di euro."
"Dopo la sconfitta contro il Bologna, la Lazio sceglie il silenzio stampa, ma Angelo Fabiani si assume la responsabilità di commentare gli errori della squadra. Leggi le sue parole e la decisione di evitare commenti negativi."

Una vera e propria bomba è esplosa nell’ambiente Lazio. Il mercato estivo della società biancoceleste è di fatto bloccato: non sarà possibile operare in entrata fino a quando non verrà coperto un debito stimato tra i 90 e i 100 milioni di euro. A Formello, la dirigenza è al lavoro per trovare una soluzione a questa complessa situazione finanziaria.

Il Tentativo di Lotito e la Reazione di Sarri

Il presidente Claudio Lotito avrebbe tentato di mantenere la situazione sotto silenzio per evitare malumori nell’ambiente e, soprattutto, da parte di mister Maurizio Sarri. Nonostante sia stato informato in ritardo della difficile situazione, l’allenatore ha comunque deciso di rimanere sulla panchina biancoceleste, un segnale importante di attaccamento al progetto, testimoniato anche dalla ricerca di nuove abitazioni all’Olgiata da parte della moglie.

Quanto emerge è stato riportato da Il Messaggero, che già nella giornata di ieri aveva svelato un tentativo in extremis della società di trovare uno sponsor per coprire parte del debito. Nell’edizione odierna, il quotidiano romano ha fornito ulteriori, scottanti dettagli su questa trattativa.

Il Fallimento dello Sponsor Fantasma

Secondo le nuove rivelazioni, lo sponsor avrebbe fruttato 7 milioni a stagione, con un’anticipazione di un credito quinquennale pari a 35 milioni di euro. Tuttavia, la trattativa è saltata improvvisamente. Il motivo? La sede dello sponsor era alle Isole Cayman e, soprattutto, non offriva garanzie certificate. Un duro colpo per le casse biancocelesti e per le speranze di sbloccare il mercato in tempi brevi.

La situazione finanziaria della Lazio è ora sotto la lente d’ingrandimento, con i tifosi in attesa di capire come la società intenderà affrontare e risolvere un debito così consistente che rischia di compromettere seriamente la costruzione della squadra per la prossima stagione.



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Lazio, Ufficiale: Juan Bernabé Sfrattato da Formello

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"Cancello di Formello con una nuova serratura, a simboleggiare lo sfratto di Juan Bernabé dalla Lazio."

È calato il sipario sulla vicenda Juan Bernabé e la Lazio. Dopo mesi di attesa e polemiche, nella mattinata di oggi, 28 giugno 2025, è stato eseguito lo sfratto definitivo dell’ex falconiere dal centro sportivo di Formello. La notizia, che ha tenuto banco tra i temi più discussi sui social network e non solo, trova ora la sua conferma ufficiale direttamente dalle parole del club biancoceleste.

Il Comunicato Ufficiale della Lazio

A dissipare ogni dubbio è arrivato il comunicato ufficiale della Lazio, che chiarisce la posizione della società e le motivazioni dietro l’azione legale:

“La S.S. Lazio comunica che, in esecuzione di un’ordinanza emessa dal Giudice del Tribunale di Tivoli, nella mattinata odierna è stato eseguito lo sfratto nei confronti dell’ex falconiere Juan Bernabé, il quale occupava senza titolo un alloggio all’interno del centro sportivo di Formello. La decisione segue la risoluzione del contratto già avvenuto mesi fa per comportamenti ritenuti incompatibili con i valori etici del Club. La Società, dopo numerosi inviti a liberare spontaneamente l’immobile, ha agito nelle sedi competenti per tutelare il proprio patrimonio e l’operatività dell’ambiente sportivo. Ogni azione è stata intrapresa nel pieno rispetto della legge, nella ferma volontà di garantire ordine, legalità e decoro all’interno delle proprie strutture.”

Questa dichiarazione mette un punto fermo su una questione che ha generato non poche discussioni, riaffermando la volontà della società di tutelare la propria immagine e i propri principi etici.

Le Ultime Ore a Formello

Le forze dell’ordine, l’avvocato Gentile e l’ufficiale giudiziario si sono recati questa mattina presso il quartier generale biancoceleste per procedere con il cambio della serratura dell’alloggio occupato da Bernabé. Un atto finale che sancisce la conclusione di un rapporto ormai compromesso da mesi, dopo il licenziamento dell’ex falconiere.

La storia di Juan Bernabé e la sua relazione con il simbolo della Lazio hanno occupato per lungo tempo le pagine della cronaca sportiva, e non solo. La società, in seguito alla pubblicazione di alcune immagini incriminate da parte dell’ex falconiere, ha ritenuto di dover rinunciare al proprio simbolo vivente, mettendo in primo piano i principi etici e morali che, a detta del club, erano stati infranti.

Questa vicenda si conclude oggi con lo sfratto definitivo, segnando un nuovo capitolo per la Lazio e il suo rapporto con la propria immagine e i valori che intende rappresentare.



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Lazio, crisi rientrata tra Lotito e Sarri: il Comandante resta alla guida del progetto biancoceleste

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Immagine che simboleggia l'intervento del Presidente della Lazio Claudio Lotito agli Stati Generali dello Sport, dove ha parlato di supporto statale, economia e norme per lo sport. Fonti e contenuti correlati
Roma 21/05/2022 - campionato di calcio serie A / Lazio-Hellas Verona / foto Image Sport nella foto: Claudio Lotito

Dopo ore di tensione e incertezze, in casa Lazio torna il sereno. Nella mattinata di oggi, il presidente Claudio Lotito e l’allenatore Maurizio Sarri hanno avuto un lungo e chiarificatore confronto telefonico, che ha permesso di ricomporre le frizioni nate a seguito del blocco del mercato imposto dalla Covisoc. Al centro della discussione, la complessa questione dell’indice di liquidità, nodo regolamentare che sta impedendo alla società di muoversi in entrata sul mercato.

Il comunicato ufficiale: “Sarri conferma l’impegno”

Attraverso una nota pubblicata nel tardo pomeriggio, la S.S. Lazio ha comunicato l’esito positivo del colloquio:

“Il Presidente Claudio Lotito e l’allenatore Maurizio Sarri hanno avuto un lungo e approfondito confronto telefonico, affrontando i punti principali legati alla situazione regolamentare dell’indice di liquidità. Il mister, preso atto formalmente della situazione nella sua interezza, ha confermato la propria piena disponibilità a proseguire con determinazione l’impegno preso verso il Club e la tifoseria.”

Parole che allontanano, almeno per ora, lo spettro delle dimissioni che nelle ultime ore sembrava farsi sempre più concreto. La delusione del tecnico toscano era palpabile: dopo il ritorno alla guida della squadra, formalizzato lo scorso 2 giugno, Sarri si è trovato a dover affrontare ostacoli imprevisti che minano la costruzione della rosa per la stagione 2024/25.

Il blocco del mercato: le cause

Il cuore del problema è l’indice di liquidità, uno dei tre parametri fissati dalla FIGC per garantire la sostenibilità economica dei club. Insieme al livello di indebitamento e al rapporto tra costi del personale e fatturato, l’indice rappresenta un criterio fondamentale per ottenere l’autorizzazione a operare sul mercato. Alla scadenza del 31 marzo, la Lazio non ha rispettato i parametri richiesti e, di conseguenza, la Covisoc ha bloccato le operazioni in entrata fino al 1 settembre.

Una situazione che ha spiazzato lo stesso Sarri, il quale ha espresso il proprio malumore non tanto per la difficoltà in sé, quanto per l’assenza di una comunicazione tempestiva e trasparente da parte della dirigenza al momento della firma del contratto.

L’amarezza di Sarri e la scelta di restare

Fonti vicine al tecnico parlano di un Sarri deluso, che si è sentito “tradito” dalla mancata chiarezza sulla reale situazione finanziaria del club. Il Comandante, tuttavia, ha deciso di onorare la parola data ai tifosi e al club, consapevole della responsabilità e dell’affetto che lega il suo nome alla piazza biancoceleste.

“Sono tornato alla Lazio perché è un ambiente a cui voglio molto bene. Mi hanno sempre apprezzato e accolto con affetto. Non voglio abbandonare questo progetto, anche se le difficoltà non mancano”, avrebbe confidato lo stesso Sarri a persone vicine.

Le possibili soluzioni: aumento di capitale o cessioni mirate

Per sbloccare il mercato, la Lazio ha di fronte due opzioni principali: un aumento di capitale – ipotesi remota considerando che Lotito, in oltre vent’anni di gestione, non ha mai superato i cinque milioni di investimento personale – oppure una sessione estiva incentrata sulle cessioni. Vendere gli esuberi, abbassare il monte ingaggi e incassare denaro liquido potrebbe consentire al club di rientrare nei parametri imposti dalla Covisoc.

Tuttavia, non sarà semplice. I proventi delle cessioni sono solitamente diluiti in più tranche e non generano immediatamente liquidità. Sarà quindi fondamentale operare con lucidità e lungimiranza, puntando a trattenere i big e liberarsi dei pesi morti a bilancio.

Un’estate bollente a Formello

Si preannuncia una stagione difficile, e l’estate sarà rovente a Formello. Sul fronte tecnico, Sarri vorrebbe rinforzi in almeno tre ruoli chiave: un terzino sinistro (nel caso partisse Tavares), una mezzala sinistra e un attaccante qualora venisse ceduto Castellanos. Ma al momento non ci sono margini per nuovi acquisti.

Nel frattempo, Lotito continua a portare avanti la sua battaglia personale per modificare i criteri dell’indice di liquidità, auspicando un allineamento con i parametri UEFA. Ma l’approccio della Lega Serie A e della FIGC resta rigido, e la norma che il patron biancoceleste sperava potesse entrare in vigore già da luglio resterà tale solo da gennaio 2025.

Conclusione: tregua ritrovata, ma serve chiarezza

Il confronto tra Lotito e Sarri ha avuto l’effetto sperato: la Lazio ritrova una tregua interna e può ripartire con il suo tecnico alla guida. Ma la crisi non è del tutto rientrata. Servirà più trasparenza da parte della dirigenza, maggiore sinergia tra le componenti societarie e una strategia chiara per il mercato.

Sarri ha fatto la sua parte scegliendo di restare, ma non farà da parafulmine. Il tecnico è pronto a lavorare sul campo con dedizione e amore per i colori biancocelesti, ma pretende rispetto e coerenza. Un patto d’onore che ora la società deve dimostrare di saper mantenere.



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Lazio, al via la campagna abbonamenti 2025-26: tutte le date, i prezzi e la novità del pagamento a rate

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"Tifosi della Lazio in Curva Nord che esultano, con la sovrapposizione di un contatore digitale che mostra 'quasi 2000' abbonamenti sottoscritti, simboleggiando la fedeltà nonostante le difficoltà del mercato."

È il primo, vero passo verso la nuova stagione. Un atto di fede per riempire di nuovo l’Olimpico e spingere la squadra di Maurizio Sarri. La S.S. Lazio ha ufficialmente dato il via alla Campagna Abbonamenti 2025/2026, che permetterà ai tifosi di assicurarsi il proprio posto per le 19 partite casalinghe di Serie A Enilive e per la prima gara interna di Coppa Italia Frecciarossa.

Tutte le date da segnare sul calendario

La campagna prende il via oggi, giovedì 26 giugno, alle ore 16:00, e si concluderà il 20 agosto. È fondamentale conoscere le diverse fasi di vendita per non perdere il proprio posto o per scegliere il migliore tra quelli disponibili.

  • Fase 1 – Prelazione e Rinnovo (26 giugno – 9 luglio): Dalle 16:00 di oggi fino alle 23:59 del 9 luglio, i vecchi abbonati potranno rinnovare confermando il proprio posto della scorsa stagione. Contemporaneamente, sarà già possibile per tutti sottoscrivere un nuovo abbonamento sui posti non soggetti a prelazione.
  • Fase 1 Bis – Cambio Posto (10 – 11 luglio): Due giorni dedicati ai vecchi abbonati che non hanno ancora rinnovato, i quali potranno scegliere un nuovo posto tra quelli rimasti liberi al termine della prima fase.
  • Fase 2 – Vendita Libera (14 luglio – 20 agosto): Dalle 16:00 del 14 luglio scatterà la vendita libera per tutti i posti rimasti disponibili.

La grande novità: acquista il tuo abbonamento in 3 rate

Per venire incontro alle esigenze dei propri tifosi, la Lazio introduce una grande novità per gli acquisti online sul portale Vivaticket: la possibilità di rateizzare il pagamento. Scegliendo la modalità “PayPal Paga in 3 rate”, sarà possibile suddividere l’importo dell’abbonamento in tre comodi pagamenti, senza interessi.

Prezzi e Settori: la tabella completa

Ecco nel dettaglio tutti i prezzi per la stagione 2025/2026, con le varie tariffe ridotte previste dalla società.

SETTOREINTERODONNA E UNDER 16INVALIDI 100%OVER 65AQUILOTTO
CURVA NORD295€250€220€80€
DISTINTI NE/NO295€250€220€80€
CURVA MAESTRELLI/DISTINTO SE280€238€209€80€
TEVERE PARTERRE LATERALE499€450€400€80€
TEVERE PARTERRE CENTRALE615€550€480€80€
TEVERE LATERALE640€560€505€560€80€
TEVERE TOP795€670€605€670€80€
MONTE MARIO LATERALE750€620€580€620€80€
MONTE MARIO TOP920€760€690€760€80€
ONORE LATERALE DX2700€1200€500€

Info Utili: riduzioni, cambio utilizzatore e card

  • Tariffe Ridotte: Sono previste agevolazioni per Donne, Under 16 (nati dal 1/1/2009), Over 65 (nati prima del 1/1/1960, solo in alcuni settori), Invalidi 100% e la speciale tariffa Aquilotto (nati dal 1/1/2011), valida per 15 partite.
  • Cambio Utilizzatore: Sarà possibile cedere il proprio posto per un massimo di 5 partite durante la stagione, solo verso persone della stessa categoria di tariffa.
  • Card Digitale: L’abbonamento sarà esclusivamente in formato digitale, caricato sulla fidelity card MILLENOVECENTO o sulla EAGLE CARD.

La società raccomanda di acquistare gli abbonamenti solo tramite i canali ufficiali: il portale sslazio.vivaticket.it e le ricevitorie Vivaticket autorizzate.



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Terremoto Lazio, mercato bloccato dalla Covisoc: deficit da 90 milioni. La strategia di Lotito

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L'aquila della Lazio dietro le sbarre a simboleggiare il mercato bloccato dalla Covisoc, con la chiave della soluzione rimandata a gennaio.

Un blocco totale, uno stop mai visto negli ultimi vent’anni. La Lazio si trova ad affrontare una situazione finanziaria senza precedenti nell’era Lotito, che mette di fatto il calciomercato in entrata in un congelatore. La Covisoc, l’organo di vigilanza della FIGC, ha imposto al club biancoceleste lo stop a qualsiasi operazione di tesseramento a causa del superamento di tre fondamentali parametri economici.

Mercato bloccato: i tre parametri falliti e il deficit da 90 milioni

Basandosi sui dati della trimestrale al 31 marzo, la Covisoc ha rilevato che la Lazio non rispetta i requisiti su indice di liquidità, indebitamento e costo del lavoro allargato. La conseguenza è drastica: fino al prossimo esame del 30 settembre, il club potrà solo cedere giocatori, ma non acquistarne. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, il deficit da ripianare per sbloccare la situazione ammonterebbe a circa 90 milioni di euro. Una cifra enorme, frutto anche, come spiega il Corriere dello Sport, di operazioni delle passate stagioni che hanno appesantito i conti. Mentre altri club hanno ricevuto limitazioni più leggere, per la Lazio lo stop è totale.

La strategia di Lotito: niente cessioni pesanti e attesa fino a gennaio

Nonostante la gravità della situazione, il presidente Lotito, interpellato dal Corriere dello Sport, ha definito il quadro “risolvibile”. La linea strategica, tuttavia, sembra essere quella della pazienza e della prudenza, escludendo nell’immediato soluzioni drastiche. Le due vie teoriche per sbloccare il mercato sarebbero una maxi-cessione o una ricapitalizzazione da parte del patron. Al momento, però, la società sembra orientata a non effettuare cessioni pesanti. Vendere oggi i big senza poterli rimpiazzare indebolirebbe la rosa a disposizione di Sarri. La strategia, quindi, è quella di attendere tempi migliori a gennaio, quando entreranno in vigore i nuovi e più favorevoli parametri UEFA che andranno a sostituire l’attuale indice di liquidità.

Cosa succede ora? Caccia agli esuberi per risanare i conti

Nell’immediato, l’unica via percorribile è una sola: alleggerire l’organico e tagliare il monte ingaggi. Con 30 giocatori sotto contratto, il lavoro del DS Fabiani sarà interamente focalizzato sul piazzare gli esuberi. Il ritiro estivo, dove Sarri valuterà ogni singolo elemento della rosa, diventerà ancora più cruciale per decidere chi potrà partire e contribuire a riequilibrare i conti, in attesa di poter tornare a operare liberamente sul mercato.



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Muro Lazio su Gila: rifiutata offerta da 20 milioni del Como. Il nodo rinnovo e la clausola Real

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Il difensore della Lazio Mario Gila protetto da un muro dalle offerte di mercato, ma incerto sul rinnovo, con la clausola del Real Madrid sullo sfondo.

È uno dei pilastri difensivi di Maurizio Sarri e, di conseguenza, uno degli uomini più richiesti sul calciomercato: Mario Gila è al centro di un vero e proprio intrigo. La Lazio, dal canto suo, ha eretto un muro invalicabile, respingendo ogni assalto. L’ultima proposta, come riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport, è arrivata direttamente dalla Serie A, ma la risposta di Formello è stata un secco “no”.

No al Como: rifiutati 20 milioni per il difensore

Il neopromosso e ambizioso Como avrebbe messo sul piatto una cifra importante per il difensore spagnolo: 20 milioni di euro. Un’offerta concreta, che però è stata rispedita al mittente senza troppe esitazioni. La valutazione che la Lazio fa del suo centrale è nettamente superiore: per iniziare a trattare, servirebbe almeno il doppio. Un messaggio chiaro inviato non solo al Como, ma anche ai club di Premier League (si era parlato di Bournemouth, Brighton e Chelsea) che nelle scorse settimane avevano mostrato interesse.

Gila Il muro della Lazio: tra la clausola del Real e la volontà di Sarri

La ferma posizione del club poggia su due motivi fondamentali. Il primo è di natura economica: in caso di cessione, la Lazio dovrebbe versare il 50% dell’incasso nelle casse del Real Madrid, come da accordi presi al momento del suo acquisto. Questo rende ogni offerta, di fatto, “dimezzata” per le finanze biancocelesti. Il secondo motivo è tecnico e forse ancora più importante: per Maurizio Sarri, la permanenza di Gila è fondamentale. Il tecnico vuole ripartire da una linea difensiva che già conosce a memoria i suoi dettami, fondata sulla coppia Gila-Romagnoli.

L’intrigo rinnovo: il limbo del difensore

A complicare uno scenario apparentemente lineare c’è un dettaglio non da poco: al momento, lo spagnolo non vuole rinnovare il contratto in scadenza. Questa situazione crea una sorta di limbo, con il giocatore che non prolunga ma che la società non vuole cedere. Per ora, la linea di Lotito e Fabiani è quella di tenersi stretto il proprio “pezzo da 90”, respingendo tutte le offerte e rimandando la questione contrattuale, convinti del valore tecnico del giocatore per la prossima stagione.



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Terremoto Rovella, l’Inter fa sul serio: offerta da 40 milioni. L’agente spinge per l’addio

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Immagine della trattativa per Rovella: una mano spinge una pila di fiches da 40M dell'Inter, un'altra protegge quella da 50M della Lazio.
ROME, ITALY - SEPTEMBER 18: Nicolò Rovella of SS Lazio during a training session, ahead of their UEFA Champions League group stage match against Atletico Madrid, at Formello sports centre on September 18, 2023 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

L’interesse si è trasformato in una mossa concreta. L’Inter fa sul serio per Nicolò Rovella e, secondo quanto riportato da Il Messaggero, avrebbe mosso i primi passi ufficiali per tentare di strappare il regista alla Lazio nel calciomercato. Mentre si attende di capire il futuro di Calhanoglu, l’amministratore delegato nerazzurro Marotta si tutela e individua nel centrocampista biancoceleste il profilo preferito per la sua mediana.

L’offerta (ufficiosa) da 40 milioni

L’offensiva è partita. Tramite gli agenti del calciatore, l’Inter ha fatto recapitare a Claudio Lotito la sua proposta: sul piatto ci sono 40 milioni di euro. È bene precisarlo, si tratta al momento di un’offerta ufficiosa, non ancora formalizzata con una PEC, ma l’intenzione di arrivare al giocatore è reale e tangibile. Una cifra importantissima, che si avvicina notevolmente alla clausola rescissoria. Dal canto suo, Lotito resta fermo sulla sua posizione: per lasciar partire uno dei suoi pupilli, vorrebbe l’intero pagamento della clausola da 50 milioni di euro. La distanza è presente, ma non incolmabile.

Il ruolo dell’agente e la volontà del giocatore

In questo scenario si inserisce il ruolo chiave dell’agente Beppe Riso. Secondo il quotidiano, il procuratore starebbe già lavorando per provare a convincere Rovella a lasciare Roma. Un’operazione di persuasione delicata, dato che il giocatore non ha mai nascosto il suo amore per i colori biancocelesti e il suo legame con l’ambiente. La cessione di Rovella, unita a quella di Tchaouna e ad altre uscite minori, rappresenterebbe per la Lazio l’unica via per sbloccare definitivamente il mercato in entrata e finanziare i rinforzi chiesti da Maurizio Sarri. Il futuro del faro del centrocampo biancoceleste è un rebus tutto da decifrare.



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Lotito, furia sul mercato Lazio: “Dobbiamo vendere, non comprare. Ho detto no a offerte per 5 big”. E su Sarri…

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Il presidente della Lazio Lotito che protegge i big del club chiudendo una cassaforte e indica la via delle cessioni per gli esuberi.

In una situazione finanziaria descritta come la più “delicata” dal 2004, il presidente della Lazio Claudio Lotito rompe il silenzio e, dalle colonne de Il Messaggero, detta la linea per il calciomercato estivo. Un messaggio forte, quasi controcorrente, che parte da un presupposto chiaro: il problema non è acquistare, ma sfoltire una rosa troppo ampia.

La priorità è sfoltire: “Dobbiamo vendere, siamo in troppi”

Nonostante la necessità di rinforzi chiesti da Sarri, Lotito ribalta la prospettiva e mette in cima alla lista delle priorità le cessioni. In questo momento non c’è alcun bisogno di comprare, ha tuonato il presidente. “Piuttosto c’è il problema tecnico contrario: dobbiamo vendere perché ci sono troppi esuberi per una sola competizione più la Coppa Italia, parliamo di ventotto giocatori di movimento”. Una rosa extra-large che va necessariamente snellita. Nel mirino, come possibili partenti, ci sono profili come Fares, Basic, Cancellieri e Cataldi.

Il muro sui big: “Ho detto no a offerte importanti”

Se la porta per le uscite è spalancata, quella per i gioielli del club è blindata. Lotito rivela di aver respinto assalti importanti per i suoi giocatori più rappresentativi, erigendo un vero e proprio muro. Non vendo nessun altro. Abbiamo grandi giocatori e lo dimostra il fatto che tutti ce li chiedano. Ho detto no a offerte importanti per Rovella, Tavares, Isaksen, Guendouzi e Castellanos. Un segnale di forza per ribadire la volontà di non smantellare l’ossatura della squadra.

La palla a Sarri (e l’ipotesi ricapitalizzazione)

E se il mercato in uscita non dovesse sbloccarsi? Di fronte all’ipotesi di una ricapitalizzazione per liberare risorse, il patron non si scompone ma chiarisce la sua filosofia: “Sì, basta versare il denaro, ma non è questo il discorso. La squadra c’è. Avete visto cosa ha fatto Conte a Napoli? Ho preso Sarri per far rendere tutti al massimo. La piena fiducia è riposta nel Comandante, che avrà l’ultima parola. L’allenatore valuterà tutta la rosa in ritiro. Se poi non gli piacerà qualcuno, verrà venduto e preso il sostituto. Il ritiro di Formello, dunque, sarà il vero spartiacque del mercato biancoceleste.



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Bomba Chiesa, vuole la Serie A: la Lazio sogna ma c’è una condizione. E il Napoli fa sul serio

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Fotomontaggio sul futuro di Federico Chiesa, conteso tra Lazio e Napoli nel calciomercato per il suo ritorno in Serie A.

Un nome che scuote il calciomercato e accende i sogni dei tifosi. A meno di dieci giorni dall’inizio ufficiale delle trattative, emerge con forza la volontà di Federico Chiesa di tornare in Serie A. Dopo una stagione in chiaroscuro al Liverpool, con sole 14 presenze, 2 gol e una medaglia di campione d’Inghilterra, l’esterno classe ’97 spinge per rientrare in Italia ed è disposto a fare importanti rinunce economiche per riuscirci. Un’occasione che stuzzica la Lazio, ma che vede un’agguerrita concorrenza.

Sogno Chiesa: la condizione della Lazio e il muro Zaccagni

Il profilo di Federico Chiesa gode da tempo del gradimento dalle parti di Formello e, cosa non da poco, ha trovato l’approvazione di Maurizio Sarri. Il tecnico vedrebbe nell’ex juventino l’interprete ideale per il suo tridente. Tuttavia, la pista che porta a Chiesa è legata a una condizione tanto chiara quanto, al momento, improbabile: una cessione di Mattia Zaccagni. L’attuale numero 10 biancoceleste è considerato dalla società un pilastro e un giocatore intoccabile, rendendo di fatto quasi impossibile uno scambio di testimone sull’out di sinistra. Il sogno, dunque, si scontra con una realtà tecnica e progettuale ben definita.

L’affondo del Napoli: Conte lo vuole per il post-Kvara

Se la Lazio sogna a determinate condizioni, c’è chi sembra pronto a fare sul serio fin da subito. Secondo quanto riporta l’edizione odierna de Il Messaggero, il Napoli sarebbe la squadra più agguerrita sul fronte Chiesa. Orfano di Kvaratskhelia da gennaio, il club di De Laurentiis è alla disperata ricerca di un esterno mancino di livello. Il trio Conte, Manna e De Laurentiis avrebbe individuato proprio in Chiesa il profilo ideale per rilanciare le ambizioni partenopee.

Stipendio e Nazionale: perché Chiesa vuole l’Italia

A spingere il giocatore verso il ritorno in patria non è solo una questione tecnica. Attualmente Chiesa percepisce al Liverpool 7,5 milioni di euro, una cifra che sarebbe pronto a ridursi pur di trovare un progetto che lo rimetta al centro. L’obiettivo principale è riconquistare la Nazionale dopo l’esclusione dell’ultimo anno. Il cambio sulla panchina azzurra, con l’arrivo di Gattuso, è un’occasione da cogliere al volo, e per farlo servono minuti e visibilità che solo un ruolo da protagonista in Serie A potrebbe garantirgli.



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Svolta per il mercato Lazio: addio Indice di Liquidità. Ecco le nuove regole che liberano il club

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Immagine simbolica della fine dell'Indice di Liquidità, con una catena che si spezza, e l'inizio di nuove regole basate su una bilancia tra costi e ricavi per la Lazio.

È un incubo ricorrente, un nemico invisibile che da anni imbriglia il calciomercato della Lazio: l’Indice di Liquidità. Un paletto rigido che, anche in questa sessione, costringe il club a operare con le mani legate, lontano da quella soglia di 0,8 imposta dalla FIGC. La regola è nota: si può spendere solo quanto si incassa. Ma ora, finalmente, si intravede la luce in fondo al tunnel. Come riporta l’edizione odierna di Repubblica, sta per iniziare una vera e propria rivoluzione normativa.

Addio Indice di Liquidità: cosa cambia dal 2026

La buona notizia è che, a partire dalla prossima stagione, i paletti dell’Indice di Liquidità verranno rimossi. L’IdL non sarà più il criterio vincolante per le operazioni di mercato. La svolta sarà operativa a partire dal 1° gennaio 2026, e quindi influenzerà già la sessione di mercato invernale. Al suo posto, verrà introdotto l’indicatore del costo del lavoro allargato. Si tratta di un nuovo parametro che misura il rapporto tra il costo totale della rosa (ammortamenti dei cartellini, ingaggi lordi, commissioni agenti) e i ricavi del club.

Il nuovo criterio: il rapporto costi/ricavi sul modello UEFA

L’obiettivo della FIGC è quello di allinearsi alle direttive della UEFA sul fair play finanziario e sul pareggio di bilancio. Il nuovo criterio fondamentale sarà dunque che i costi complessivi non superino una determinata percentuale del fatturato totale. Questa soglia sarà progressivamente abbassata: si partirà con un limite dell’80% per poi scendere al 70% nelle stagioni successive. Per semplificare il concetto, come spiega il quotidiano: se un club genera 100 milioni di euro di ricavi, potrà spendere un massimo di 80 milioni tra stipendi, cartellini e commissioni.

Cosa significa per la Lazio? Un respiro di sollievo per il futuro

È fondamentale essere chiari: per l’attuale sessione estiva di mercato, non cambia nulla. La Lazio dovrà ancora operare sotto le rigide regole dell’Indice di Liquidità, con la necessità di cedere per poter acquistare. La vera svolta riguarda il futuro. Dal 2026, un club con una gestione virtuosa come quella biancoceleste, attenta al monte ingaggi, potrebbe trovare maggiore libertà di manovra. Il focus si sposta dalla liquidità a breve termine alla sostenibilità a lungo termine. Una rivoluzione che, pur non aiutando nell’immediato, fornisce finalmente un quadro normativo più moderno e una boccata d’ossigeno per la programmazione futura.



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Lazio, ecco la nuova gerarchia di Sarri: 5 intoccabili e tanti in prova. Quasi nessuno è incedibile

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Una scacchiera che rappresenta la rosa della Lazio di Sarri, con 5 pezzi 'intoccabili' al centro, altri in valutazione e alcuni con il simbolo dell'euro per il mercato.

La Lazio del secondo ciclo di Maurizio Sarri inizia a prendere forma, almeno nelle idee del suo allenatore. Per ripartire e fondare la rinascita, il Comandante si affiderà a un nucleo di fedelissimi, un gruppo di pilastri considerati imprescindibili. Secondo quanto riportato dall’edizione odierna del Corriere dello Sport, la mappa della rosa biancoceleste è già tracciata, con una chiara distinzione tra certezze, scommesse e possibili sacrifici di mercato.

I cinque intoccabili (e i punti fermi): ecco la base di Sarri

Al centro del progetto ci sono cinque nomi, considerati da Sarri i suoi veri e propri intoccabili: Gila, Romagnoli, Rovella, Guendouzi e Zaccagni. Saranno loro l’asse portante della squadra, i leader tecnici e caratteriali da cui ripartire. A questo quintetto si aggiungono altri punti fermi che godono della piena fiducia del tecnico, come Provedel tra i pali, Isaksen per la sua capacità di spaccare le partite e Dia, su cui si punta per il rilancio in attacco.

Sotto esame: da Tavares ai nuovi, tutti alla prova del Comandante

Se il nucleo dei titolari è definito, gran parte della rosa sarà invece messa alla prova durante il ritiro di Formello. Il caso più emblematico è quello di Nuno Tavares: il portoghese andrà valutato sul campo e dovrà dimostrare di potersi adattare ai rigidi schemi difensivi del tecnico. Sarri dovrà poi conoscere e giudicare per la prima volta un nutrito gruppo di giocatori arrivati nella scorsa stagione, tra cui Dele-Bashiru, Gigot, Belahyane e Provstgaard. A loro si aggiunge Patric, giocatore già allenato dal Comandante ma per il quale andrà verificato il pieno recupero fisico dopo gli infortuni.

Il mercato detta legge: quasi nessuno è incedibile

La gerarchia definita da Sarri si scontra però con la realtà del mercato. Per poter operare in entrata e acquistare i quattro rinforzi richiesti dal tecnico, la Lazio ha bisogno di sbloccare il famigerato indice di liquidità attraverso le cessioni. Questo significa che, di fronte a offerte importanti, quasi nessuno può essere considerato incedibile. Giocatori come Tavares, lo stesso Dia e Castellanos (che si contenderà con l’ex Salernitana il posto da titolare), pur essendo a pieno titolo nel progetto, potrebbero partire per cifre tra i 20 e i 30 milioni di euro. Il ritiro estivo sarà decisivo non solo per le scelte tecniche, ma anche per definire le strategie di mercato.



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Retroscena Lazio, addio Baroni: ecco perché era “inevitabile”. Mercato, Pellegrini e la lista Uefa: i motivi della rottura

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Fotomontaggio del cambio in panchina alla Lazio: Baroni si allontana nell'ombra mentre Sarri emerge alla luce, a simboleggiare l'avvicendamento.

Un cambio in panchina giudicato “inevitabile”. La Lazio ha chiuso la stagione salutando Marco Baroni per riabbracciare Maurizio Sarri, una scelta forte dettata da una percezione chiara da parte della società. Come raccontato dall’edizione odierna del Corriere dello Sport, ai piani alti di Formello la convinzione è netta: gran parte della colpa per il pessimo girone di ritorno e per la mancata qualificazione europea è da attribuire proprio all’ex tecnico.

I motivi della rottura: da gennaio ai risultati finali

Secondo la ricostruzione del quotidiano, i dissapori tra la dirigenza, composta da Lotito e Fabiani, e l’attuale allenatore del Torino non sono nati a fine stagione, ma avrebbero radici ben più profonde, risalenti già al mese di gennaio. Tre, in particolare, i fattori che avrebbero minato il rapporto di fiducia, portando poi ai risultati negativi della seconda parte di stagione:

  1. Il mercato invernale, con visioni evidentemente divergenti.
  2. La gestione di Luca Pellegrini, spesso ai margini del progetto tecnico.
  3. Le scelte relative alla lista UEFA, che hanno generato malumori e perplessità.

Mancata Europa: la goccia che ha fatto traboccare il vaso

La conseguenza di queste frizioni si è riflessa sul campo. La mancata qualificazione alle coppe europee dopo otto anni consecutivi è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, risultando decisiva per la scelta di interrompere il rapporto e virare con decisione sul ritorno del Comandante.

La scommessa su Sarri: valorizzare l’esistente

La società è convinta che Maurizio Sarri possa garantire un rendimento migliore e una gestione più efficace dell’organico attuale. Una vera e propria scommessa, dato che, come noto, il mercato non aiuterà particolarmente il tecnico a causa dei paletti dell’indice di liquidità. Sarri dovrà ripartire più o meno con gli stessi uomini dello scorso anno, con il compito primario di mettere alla prova e valutare da vicino tutti quei profili che non conosce o sui quali nutre dei dubbi, prima di dare il suo avallo definitivo alle strategie di mercato.



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Since1900 sbarca sul tuo smartphone: è disponibile la nostra nuova app ufficiale per Android!

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Lancio della nuova app di Since1900 per Android, con uno smartphone che mostra l'applicazione e il logo di Google Play.

Un nuovo modo di vivere la propria passione, un nuovo strumento per essere sempre connessi al mondo biancoceleste. Siamo orgogliosi e felici di annunciare a tutti i nostri lettori una novità a cui lavoravamo da tempo: da oggi è finalmente disponibile sull’App Store di Google la nuova applicazione ufficiale di Since1900 per tutti i dispositivi Android!

Un progetto nato e pensato per voi, per offrirvi un’esperienza ancora più diretta, immediata e completa, portando tutto l’universo della Lazio direttamente nel palmo della vostra mano.

Tutto il mondo Lazio, a portata di tap

Con la nuova app di Since1900 avrai accesso istantaneo a tutti i contenuti che già ami sul nostro sito, ma con un’esperienza ottimizzata per il tuo smartphone. Notizie, approfondimenti, editoriali e tutte le bombe del calciomercato saranno sempre con te, aggiornate 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Leggere le nostre esclusive non è mai stato così semplice e veloce.

Vivi il match come mai prima d’ora: dirette e notifiche push

Questa è la vera rivoluzione per ogni tifoso. Grazie alla nostra app, non ti perderai più neanche un minuto dell’azione. Potrai seguire la diretta testuale live di ogni partita della Lazio, con commenti, statistiche e formazioni aggiornate in tempo reale. E non solo: attivando le notifiche push, riceverai un avviso direttamente sul tuo telefono per i gol, le azioni salienti, il fischio d’inizio e il risultato finale. Che tu sia allo stadio, a casa o in giro con gli amici, Since1900 ti terrà aggiornato su tutto.

Come scaricarla e perché farlo subito

Scaricare la nostra nuova applicazione è semplicissimo e, soprattutto, gratuito. Ti basterà cliccare sul link qui sotto (o cercarci direttamente sul Google Play Store) e installarla sul tuo dispositivo.

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Perché scaricarla? Per avere un filo diretto con la tua squadra del cuore, per essere il primo a sapere le notizie e per vivere l’emozione della partita in un modo nuovo e coinvolgente.

“È un progetto a cui teniamo tantissimo, nato per rispondere alle richieste dei nostri lettori e per creare un legame ancora più forte con tutta la community laziale. Questo è solo l’inizio”. – La Redazione di Since1900.



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Lazio, allarme mercato dall’interno: “Servono sette cessioni per un acquisto”. Sarri vuole valutare Noslin e Tchaouna

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Un grande lucchetto con lo stemma della Lazio a simboleggiare il mercato bloccato, con il numero 7 a indicare le cessioni necessarie per sbloccarlo.

A meno di dieci giorni dall’apertura ufficiale del calciomercato estivo, la Lazio si trova di fronte a un muro, un ostacolo che frena ogni possibile operazione in entrata: il famigerato indice di liquidità. Come riportato dall’edizione odierna de Il Messaggero, da Formello filtra un’indiscrezione tanto chiara quanto allarmante, che definisce i contorni di un mercato attualmente bloccato.

L’indiscrezione shock: “Servono sette cessioni per un acquisto”

La domanda che tutti i tifosi si pongono è: perché la Lazio non acquista? La risposta, che arriva direttamente dal cuore del centro sportivo, è drastica. Non basta un’uscita, considerando gli ingaggi servono sette cessioni per sbloccare l’indice di liquidità e far entrare un nuovo acquisto. Una frase che pesa come un macigno e che spiega la reale situazione: per poter tesserare un solo nuovo giocatore, il DS Angelo Fabiani dovrà prima riuscire a completare ben sette operazioni in uscita, liberando non solo spazio in rosa ma soprattutto alleggerendo in maniera significativa il monte ingaggi. Un lavoro complesso e lungo, che di fatto congela qualsiasi trattativa in entrata.

Il futuro in bilico: Sarri “congela” Noslin e Tchaouna

In questo scenario, diventano cruciali le posizioni dei giocatori in bilico, su tutti Tijjani Noslin e Loum Tchaouna. Entrambi sono sulla lista dei possibili partenti, ma Maurizio Sarri ha chiesto tempo. Il tecnico, prima di dare il via libera definitivo a una loro cessione, avrebbe chiesto a Fabiani di poterli valutare di persona durante il ritiro estivo. Una mossa per capire se possano rientrare nel suo progetto tecnico, ma che al contempo rallenta ulteriormente il processo di sfoltimento della rosa. Sullo sfondo, per Tchaouna, rimane vivo l’interesse del PSV Eindhoven, che al momento sembra più avanti rispetto al Burnley. La strategia è chiara: prima vendere, e tanto, poi comprare. Il mercato della Lazio, prima ancora che di sogni, sarà fatto di calcoli e pazienza.



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Lazio, Canigiani svela i piani: “Abbonamenti entro giugno, maglie a luglio”. E sullo sponsor…

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Fotomontaggio con i tre temi chiave del marketing Lazio: le nuove tessere per gli abbonamenti, un dettaglio della nuova maglia e la ricerca di uno sponsor.

Mentre il mercato piloti e giocatori tiene banco, la macchina organizzativa della Lazio lavora senza sosta per preparare la prossima stagione. A fare il punto sulle principali attività di marketing è stato il direttore Marco Canigiani, intervenuto ai microfoni di Radio Laziale per dare ai tifosi le tempistiche su abbonamenti, nuove maglie e sulla caccia a un nuovo main sponsor.

Campagna abbonamenti 2025/26: al via entro giugno

La notizia più attesa è imminente. La campagna abbonamenti per la prossima stagione sta per partire: Speriamo a brevissimo di annunciarla: spero prossima settimana, sicuramente entro il mese, ha dichiarato Canigiani. La società punta a un lancio con largo anticipo, una strategia che in passato ha dato buoni frutti. Ci saranno anche delle novità importanti per i tifosi, sia dal punto di vista tecnologico, sia nella gestione delle singole partite, con molte più promozioni sulla scia di quanto fatto nell’ultima parte della scorsa stagione. L’obiettivo è incentivare l’atto di fede verso la squadra, che garantisce anche un “notevole risparmio economico”.

Nuove maglie Lazio a luglio e il punto sullo sponsor

Per vedere le nuove divise da gioco bisognerà attendere il mese di luglio. Canigiani promette prodotti di altissima qualità: Sono belle, come tutte le magliette della Lazio. […] Quest’anno ci saranno prodotti bellissimi con una storia da raccontare. Come da tradizione, la prima maglia rispetterà i canoni classici amati dal pubblico, mentre sulle divise da trasferta ci sarà più spazio per la fantasia.

Più prudenza, invece, sul fronte sponsor: “Non mi risulta che si stia chiudendo per qualche sponsor. Si lavora su molti fronti sperando che qualcosa di buono si concluda”. La ricerca prosegue, anche su mercati internazionali dove la concorrenza è molto alta.

L’ “effetto Sarri” e la fedeltà dei tifosi

Infine, una nota di merito al popolo laziale. Canigiani ha sottolineato come, nonostante un’estate scorsa “molto calda” e senza la qualificazione in Champions, la fedeltà non sia mai mancata. Un segnale della solidità del tifo, che ha recepito e apprezzato il ritorno di Maurizio Sarri: “l’anno scorso il numero degli abbonati è rimasto invariato rispetto a quando ci siamo qualificati in Champions League”.



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Lazio, spunta un sogno per l’attacco: Sarri vuole Nico Gonzalez. Ostacoli e l’ipotesi prestito

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Fotomontaggio di Maurizio Sarri che pensa al sogno di mercato Nico Gonzalez, ostacolato da un segnale di stop con il simbolo dell'euro a rappresentare i blocchi finanziari.

Prima di affondare i colpi sul mercato, Maurizio Sarri vuole valutare attentamente la rosa a sua disposizione. Ma nel frattempo, la lista dei desideri del Comandante si arricchisce di un nuovo nome, un profilo di altissimo livello per infiammare l’attacco biancoceleste. Come si legge nell’edizione odierna de Il Corriere dello Sport, nella lista dei “vorrei” del tecnico è spuntato il nome di Nicolás “Nico” Gonzalez.

Il sogno argentino: Sarri suggerisce il talento della Juventus

Durante il vertice di mercato avvenuto in settimana, Sarri avrebbe suggerito al DS Angelo Fabiani proprio il nome dell’esterno argentino della Juventus. Un giocatore di caratura internazionale, classe ’98, capace di saltare l’uomo, segnare e fornire assist, che rappresenterebbe un enorme salto di qualità per la Lazio. Un’idea affascinante, un sogno di mezza estate che però, al momento, si scontra con la dura realtà dei fatti.

La dura realtà: indice di liquidità e il prezzo del cartellino

La strada per arrivare a Nico Gonzalez è, ad oggi, quasi impraticabile. I motivi sono principalmente due. Il primo, e più impattante, è l’indice di liquidità bloccato, che impedisce alla Lazio di operare sul mercato in entrata senza prima aver realizzato delle cessioni. Il secondo è il costo del giocatore: la sua valutazione si attesta intorno ai 30 milioni di euro. Un investimento oneroso che richiederebbe un’importante vendita preliminare per poter anche solo ipotizzare di sedersi a un tavolo per una trattativa.

L’ipotesi del prestito: una pista per il futuro?

Esiste una piccola apertura? Secondo il quotidiano, l’unica formula che potrebbe sbloccare, almeno in parte, la situazione sarebbe quella del prestito. In questo modo, i discorsi sul pagamento del cartellino verrebbero posticipati, permettendo alla Lazio di aggirare nell’immediato l’ostacolo economico. Nonostante ciò, la pista al momento non è praticabile. Nico Gonzalez è destinato, per ora, a restare un desiderio nella lista di Maurizio, ma il suo profilo non viene cancellato e resta un’idea per il futuro.



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Allarme Rovella: l’Inter lo punta per il post-Calhanoglu. La clausola da 50M e il sogno d’infanzia tentano il regista

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Immagine della trattativa per Rovella: una mano spinge una pila di fiches da 40M dell'Inter, un'altra protegge quella da 50M della Lazio.
ROME, ITALY - SEPTEMBER 18: Nicolò Rovella of SS Lazio during a training session, ahead of their UEFA Champions League group stage match against Atletico Madrid, at Formello sports centre on September 18, 2023 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Un fulmine a ciel sereno scuote l’ambiente biancoceleste. Secondo le ultime indiscrezioni della rassegna stampa, l’Inter avrebbe messo nel mirino Nicolò Rovella, identificandolo come uno dei principali candidati per l’eventuale dopo-Calhanoglu. Un’offensiva che mette la Lazio e i suoi tifosi in allerta, nonostante la volontà del giocatore e della società sia chiara. Ma nel calciomercato moderno, una clausola rescissoria può cambiare tutto.

La clausola da 50 milioni e la volontà del cuore

La posizione della Lazio, ribadita più volte dal DS Fabiani, è quella di non cedere i propri big. Maurizio Sarri considera Rovella uno dei pilastri da tenere per il suo progetto tecnico. Lo stesso giocatore, dal canto suo, si sente profondamente legato alla Lazio. Due anni fa scelse Formello proprio per il Comandante, è felice del suo ritorno e sta costruendo la sua vita a Roma, dove a settembre diventerà padre con la sua compagna, romana e tifosa laziale. Il pensiero di cambiare aria non lo sfiora.

Tuttavia, esiste un fattore che la Lazio non può controllare: una clausola rescissoria da 50 milioni di euro presente nel suo contratto. Un cifra importante, che se pagata, lascerebbe il club senza potere decisionale.

Il sogno nerazzurro e le ipotesi di scambio

A complicare il quadro c’è il fattore emotivo. Per Rovella, cresciuto a pochi chilometri da San Siro, l’Inter è sempre stata un sogno da bambino. Un’attrazione che, di fronte a un’offerta concreta, potrebbe creare un dilemma. Come riporta il Corriere dello Sport, l’Inter studia la situazione e potrebbe proporre come contropartita tecnica il cartellino di Kristjan Asllani. Il Messaggero aggiunge un’altra ipotesi suggestiva: uno scambio con Davide Frattesi. Quest’ultimo è un profilo che Sarri apprezza moltissimo, ma l’operazione presenterebbe un ostacolo quasi insormontabile: lo scambio andrebbe ad aumentare e non di poco il monte ingaggi della Lazio, rendendo la spesa, ad oggi, non sostenibile.

La posizione di Sarri e l’intrigo in regia

Sarri è stato chiaro sul valore di Rovella, ma deve anche gestire un’abbondanza nel ruolo di regista. Con il rientro di Danilo Cataldi dal prestito e la presenza del giovane Belhayane, ci sono tre giocatori per una sola casella. Un’eventuale cessione di Rovella, per quanto dolorosa, risolverebbe il “traffico” in mediana e garantirebbe un tesoretto enorme da reinvestire, magari su profili come Jacopo Fazzini dell’Empoli, altro pallino del tecnico, a patto di riuscire a ricucire i rapporti con il club toscano e l’entourage del giocatore dopo le incomprensioni passate.



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Stadio Flaminio, la Lazio non molla: si lavora a un progetto “impossibile da rifiutare” tra nodi burocratici

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Progetto di riqualificazione dello Stadio Flaminio su un tavolo in primo piano, con lo stadio attuale sullo sfondo, a simboleggiare il futuro della casa della Lazio.

Non solo il calciomercato. La Lazio continua a lavorare su un altro fronte, forse il più importante per il suo futuro a lungo termine: il sogno di una casa di proprietà, lo Stadio Flaminio. Come riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport, il percorso per la riqualificazione dell’impianto progettato da Nervi prosegue, sebbene a rilento. La situazione attuale è descritta come una “fase interlocutoria”, caratterizzata da continui rinvii e complessi nodi burocratici da sciogliere.

Conferenza dei Servizi rinviata: i nodi da sciogliere sul Flaminio

Il prossimo passo fondamentale nell’iter è la conferenza dei servizi, l’incontro tra tutti gli enti coinvolti per dare il via libera definitivo. Prevista inizialmente per l’inizio di giugno, è stata posticipata. La principale complicazione, al momento, riguarda la necessità di trovare un accordo totale tra i numerosi protagonisti del progetto, dal Comune alle sovrintendenze. Tuttavia, il dialogo con le istituzioni non si è fermato. Lo scorso 15 maggio, un incontro tra il presidente Claudio Lotito e il deputato democratico Claudio Mancini, vicino al sindaco Gualtieri, aveva fatto registrare “grandi passi avanti”, segno che la volontà politica di procedere esiste.

Flaminio, Il lavoro della Lazio: un progetto “senza macchia”

Mentre la burocrazia fa il suo corso, la Lazio non resta a guardare. La società sta procedendo con le valutazioni tecniche e sta apportando continue migliorie al piano originario del Flaminio.

L’obiettivo è chiaro: presentare al Comune un progetto “senza macchia”, che rispetti in pieno le prerogative delle sovrintendenze e superi ogni possibile ostacolo. Le criticità maggiori, su cui si concentrano gli sforzi, restano quelle legate alla mobilità e alla viabilità: la gestione dei parcheggi, il potenziamento dei trasporti pubblici e i collegamenti con l’area dello stadio sono dettagli cruciali. La strategia di Lotito è quella di costruire un dossier talmente solido e ben strutturato a cui, per l’amministrazione, sia impossibile dire di “no”. La partita è ancora lunga, ma la Lazio continua a giocarla con pazienza e determinazione.



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Vertice Lazio, Fabiani frena: “Parlato solo di uscite e ritiro. La linea non cambia, non smantelliamo”

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Il DS della Lazio Fabiani e il tecnico Sarri si stringono la mano dopo il vertice di mercato in Toscana, con la porta chiusa alle loro spalle a simboleggiare la riservatezza.

Il tanto atteso vertice di mercato è andato in scena. Ieri, in un pranzo a Castelfranco, in Toscana, il direttore sportivo Angelo Fabiani e il tecnico Maurizio Sarri si sono incontrati per un lungo summit con al centro la programmazione della nuova Lazio. A svelare i contenuti dell’incontro è stato lo stesso DS, che ai taccuini de Il Messaggero ha dettato la linea ufficiale del club, gettando acqua sul fuoco delle speculazioni sugli acquisti.

La versione ufficiale: focus su uscite e programmazione

Le parole di Fabiani sono state nette e mirate a circoscrivere i temi della discussione, almeno pubblicamente. Alla domanda su cosa si fossero detti lui e Sarri, la risposta è stata perentoria: Abbiamo parlato di uscite, di programmazione del ritiro e delle amichevoli. Stop. Una dichiarazione secca per blindare le strategie di mercato in entrata e lavorare a fari spenti, lontano da occhi indiscreti. La priorità, al momento, è sfoltire la rosa e pianificare la preparazione estiva.

Il progetto continua: “La squadra c’è, non smantelliamo”

Il DS ha poi ribadito un concetto chiave: il ritorno di Sarri non stravolge i piani a lungo termine della società. La linea resta la stessa. Abbiamo cambiato allenatore, ma il percorso iniziato un anno fa prosegue. Un messaggio di continuità forte, volto a rassicurare l’ambiente e a confermare la fiducia nel gruppo attuale. Fabiani ha chiuso ribadendo la volontà di non cedere i big, smontando le voci di una possibile rivoluzione: La squadra c’è, non smantelliamo la Lazio. La strada sembra segnata: si prosegue sulla base costruita, con innesti mirati che verranno discussi e definiti lontano dai riflettori.



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Fabiani alza il muro: “Rovella e Zaccagni non si vendono”. La verità sul ritorno di Sarri e il punto su Tchaouna

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"Lucchetto con il logo della Lazio simboleggia il mercato bloccato a causa del debito di 100 milioni di euro."
"Dopo la sconfitta contro il Bologna, la Lazio sceglie il silenzio stampa, ma Angelo Fabiani si assume la responsabilità di commentare gli errori della squadra. Leggi le sue parole e la decisione di evitare commenti negativi."

Un messaggio forte e chiaro per tranquillizzare i tifosi e avvisare la concorrenza. Ospite della trasmissione #Nonsolomercato su Rai 2, il Direttore Sportivo della Lazio Angelo Fabiani ha fatto il punto sulle strategie del club, blindando i gioielli della rosa e facendo chiarezza una volta per tutte sul ritorno di Maurizio Sarri.

Il muro su Rovella e Zaccagni: “Non sono sul mercato”

Di fronte alle insistenti voci di mercato, Fabiani è stato categorico. Su Nicolò Rovella: “Noi non ci priveremo di nessun calciatore sul quale stiamo costruendo un percorso triennale. Nessuno dei ‘big’ che quest’anno hanno fatto ottime cose è sul mercato. L’unica via d’uscita per il centrocampista è legata alla clausola, su cui la società non ha potere: “Rovella ha una clausola rescissoria di tot milioni e lì non ci possiamo fare nulla. Dipendesse dalla Lazio Rovella non andrebbe via mai, così come altri giocatori”.

Stesso discorso per le sirene che vorrebbero Mattia Zaccagni al Napoli: “So che piace molto a Conte e a Manna ma come dicevo prima noi non abbiamo nessuna intenzione di cedere il giocatore. Abbiamo iniziato un percorso di programmazione e dando via oggi quelli che riteniamo i pezzi pregiati andremmo in controtendenza. Mi diverte molto sentire questa girandola di nomi, ma io credo che sia più una questione di calcio mediatico che di calcio effettivo”.

Il punto su Tchaouna e la verità sul ritorno di Sarri

Più interlocutoria la posizione su Loum Tchaouna, cercato dal Burnley: “C’è qualche richiesta per il ragazzo ma noi stiamo facendo valutazioni a 360°. Vogliamo ripartire con i migliori, non vogliamo smantellare. Valuteremo le diverse proposte”.

Infine, Fabiani ha voluto chiudere definitivamente ogni polemica sul primo addio di Maurizio Sarri, svelando la reale motivazione: “Ci si era lasciati non per questioni attinenti al calcio giocato ma perché in quel periodo Maurizio stava vivendo un periodo molto particolare a livello familiare e ci chiese di fare un passo indietro. […] Lui per amore della Lazio e dell’ambiente mi ha dato una stretta di mano e mi ha detto ‘Vengo alla Lazio’. Vuole finire un percorso che aveva iniziato e che aveva dovuto bruscamente interrompere. Questo significa che quando andò via non c’erano screzi con la società, nulla di quello che si è detto”.



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Lazio, vertice di mercato entro 48 ore: Sarri convoca Fabiani e prepara la lista top secret

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Il tecnico della Lazio Maurizio Sarri e il ds Fabiani durante un vertice di mercato in Toscana, con Sarri che presenta una lista di nomi segreti.
Lazio’s head coach Maurizio Sarri during the Italian Serie A soccer match between SS Lazio vs Torino FC at the Olimpico stadium in Rome, Italy, 22 April 2023. ANSA/GIUSEPPE LAMI

Un tavolo in Toscana, idee, progetti e una Lazio da ricostruire secondo un disegno preciso. Il calciomercato della Lazio entra nella sua fase più calda. Come riporta il Corriere dello Sport, è questione di ore: entro le prossime 48 andrà in scena il vertice di mercato tra Maurizio Sarri e il direttore sportivo Angelo Fabiani. Il DS è atteso a Castelfranco di Sopra, nella residenza del Comandante, per un summit che definirà le strategie e le priorità per la prossima stagione.

Le linee guida: cessioni per finanziare la rivoluzione

Il contesto è chiaro: senza gli incassi delle coppe europee, la società deve muoversi con intelligenza. La linea dettata dal presidente Lotito e da Fabiani punta sulla conferma dei big e sul rilancio dei giovani acquistati un anno fa, come Tavares e Dele-Bashiru. Ma per finanziare gli acquisti richiesti dal tecnico, sarà fondamentale prima cedere gli esuberi. Lo stesso Sarri, consapevole delle difficoltà, avrebbe aperto alla possibilità di un sacrificio eccellente pur di ottenere i profili giusti per la sua filosofia di calcio.

Le richieste del Comandante: mezzala, difesa e la lista dei nomi

Sarri è stato chiaro sui profili da cercare. La priorità assoluta è una mezzala sinistra di qualità. I nomi sono quelli noti: Giovanni Fabbian del Bologna (su cui è forte anche la Fiorentina) e Jacopo Fazzini dell’Empoli. Il sogno resta Loftus-Cheek del Milan, ma i costi dell’operazione sono al momento proibitivi.

Per la difesa, il diktat è ferreo: con cinque centrali e cinque terzini in rosa, si compra solo dopo aver venduto. La cura della linea difensiva per Sarri è maniacale. Se il lavoro su Nuno Tavares non dovesse dare i frutti sperati, si andrebbe su un nuovo terzino. La lista dei desideri, secondo i report, includerebbe profili come Fabiano Parisi della Fiorentina, Emerson Palmieri del West Ham e persino Ben Chilwell del Chelsea.

La lista top secret di Sarri

La vera novità del vertice potrebbe essere la “lista segreta” del Comandante. Nell’ultimo anno, Sarri ha studiato a fondo il calcio europeo, visionando giocatori in Olanda, Belgio e Premier League. Esistono profili che tiene top secret e che svelerà a Fabiani proprio nell’incontro in Toscana, nomi nuovi e inaspettati per dare alla Lazio il tanto agognato salto di qualità. Le prossime 48 ore saranno decisive.



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Sarri a cuore aperto: “Torno alla Lazio per affetto, il cuore mi ha detto di tornare”. E sulla Lazialità: “Al limite della follia”

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Primo piano di Maurizio Sarri che si tiene una mano sul cuore, con alle spalle la tifoseria della Lazio sfocata, a simboleggiare la sua scelta di cuore di tornare.

Il Comandante è tornato e ha ripreso la parola. Dopo il suo secondo approdo sulla panchina della Lazio, il tecnico Maurizio Sarri si è concesso a un’intensa intervista ai microfoni di SkySport, di cui è stata diffusa una toccante anticipazione. Parole che vanno dritte al cuore dei tifosi, spiegando le ragioni profonde di una scelta che va oltre la logica e che affonda le radici in un legame viscerale.

Una scelta di cuore, non di logica

Sarri si è confessato, partendo da un anno di stop complesso e doloroso, che lo aveva allontanato dal calcio. “Sono stato fermo un anno per tantissimi motivi e sinceramente nei primi sei o sette mesi del calcio non mi interessava niente, per problematiche mie personali che andavano molto oltre il calcio”. Poi, il ritorno alla vita e alla passione. E tra le varie opzioni sul tavolo, la scelta è stata netta: Sono tornato alla Lazio perché è un ambiente a cui voglio molto bene. […] Non c’è tanta logica materiale nella mia scelta, perché io alla Lazio sono arrivato secondo e le possibilità di fare meglio sono bassissime. Quest’anno avevo la fortuna di poter fare anche altre scelte, però il cuore mi ha detto di tornare lì.

La promessa ai tifosi e il “salto di qualità”

Cosa devono aspettarsi i tifosi da questo Sarri-bis? Il tecnico è onesto e non vende facili illusioni sui risultati, ma fa una promessa di dedizione totale. “Si possono aspettare che faccia il mio lavoro con affetto e amore, ma per i risultati non lo so”. Sarri è consapevole delle difficoltà strutturali del club nel compiere il definitivo step: “Sono tanti anni che la Lazio cerca un salto di qualità a livello di risultati e sono tanti anni che non riesce. Vuol dire che qualche problematica c’è. […] Speriamo che sia il ciclo buono per fare il salto di qualità”.

“Cos’è la Lazialità? La spiegazione del Comandante”

Forse il passaggio più potente dell’intervista arriva quando Sarri descrive cosa ha capito della Lazio vivendola dall’interno. Una definizione che suona come una dichiarazione d’amore: “La lazialità è un qualcosa di cui da fuori non ti rendi conto. […] Solo quando ti trovi dentro ti rendi conto di cosa sia, è proprio forte. Il 90% dei tifosi laziali è gente che ha la Lazio nell’anima, al limite della follia.



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Lazio, ecco le amichevoli estive 2025: tour tra Turchia e Inghilterra. Sfide a Fenerbahce, Galatasaray e Burnley

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Mappa del tour di amichevoli estive 2025 della Lazio, con le tappe a Frosinone, Turchia, Inghilterra e Rieti e gli stemmi delle squadre avversarie.

Manca poco meno di un mese al via della nuova stagione e la Lazio ha già definito la sua tabella di marcia. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, è stato svelato il programma completo delle amichevoli estive che prepareranno la squadra di Maurizio Sarri agli impegni ufficiali del campionato 2025/26. Un percorso intenso e di caratura internazionale per testare fin da subito uomini e schemi.

Lazio Si parte da Formello, primo test a Frosinone

Tutto inizierà il 14 luglio, con l’avvio del ritiro presso il centro sportivo di Formello. In questa prima fase, la squadra svolgerà i consueti test atletici e le prime sedute tattiche, che saranno intervallate da alcune partitelle in famiglia contro la formazione Primavera. Il primo vero test contro un avversario esterno è fissato per il 26 luglio: la Lazio affronterà l’Avellino in un’amichevole che si disputerà allo stadio Benito Stirpe di Frosinone.

Tour internazionale: doppio impegno in Turchia e sfida in Inghilterra

Dopo la prima sgambata in Italia, la Lazio volerà all’estero per un tour di prestigio che alzerà notevolmente il livello delle avversarie. La prima tappa sarà in Turchia, dove i biancocelesti affronteranno due colossi del calcio locale: il 30 luglio la sfida contro il Fenerbahce e, tre giorni dopo, il 2 agosto, il test contro il Galatasaray. Successivamente, la squadra si sposterà in Inghilterra per un’altra affascinante amichevole. Il 9 agosto, gli uomini di Sarri saranno ospiti del Burnley, un’ottima occasione per misurarsi con il calcio fisico e intenso della Premier League.

Gran finale a Rieti prima del via

L’ultimo appuntamento del precampionato, la vera e propria prova generale prima dell’inizio della Serie A, si terrà il 16 agosto allo stadio Manlio Scopigno di Rieti. L’avversario sarà un’altra squadra di caratura europea, i greci dell’Olympiakos, per chiudere in bellezza un’estate di grande lavoro e calcio internazionale.



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UFFICIALE: Pedro non si muove, rinnovo con la Lazio fino al 2026. L’esperienza al centro del progetto

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L'attaccante della Lazio Pedro mentre firma il rinnovo del contratto fino al 2026, con i trofei vinti in carriera visibili alle sue spalle.

La S.S. Lazio mette un punto fermo sul suo futuro e blinda uno dei suoi leader tecnici ed emotivi. Con un comunicato ufficiale, il club ha annunciato il rinnovo del contratto del calciatore Pedro Rodríguez. L’attaccante spagnolo ha firmato un nuovo accordo che lo legherà alla maglia biancoceleste fino al 30 giugno 2026, mettendo fine a qualsiasi speculazione e confermando la sua centralità nel progetto tecnico.

L’uomo dei trofei resta un pilastro biancoceleste

Un Campione del Mondo, un Campione d’Europa, un vincitore seriale capace di alzare al cielo ogni trofeo internazionale per club. Il palmarès di Pedro parla per lui, e la sua permanenza a Roma è un segnale forte. In questi anni ha saputo incarnare valori fondamentali come “esperienza, equilibrio e dedizione”, diventando un faro per i compagni. Con la maglia della Lazio ha messo insieme un bottino di 176 presenze e 34 reti, ma il suo impatto va ben oltre i numeri, come riconosciuto dalla società stessa.

Una scelta di continuità e concretezza

La decisione di prolungare il rapporto con l’attaccante spagnolo si inserisce in una strategia chiara e precisa. Come sottolinea la nota del club: “Il rinnovo si inserisce in una logica di continuità e concretezza: l’esperienza e l’affidabilità di Pedro saranno risorse fondamentali per affrontare con solidità la prossima stagione”. La sua capacità di leggere le partite, la sua mentalità vincente e la sua professionalità saranno armi imprescindibili per Maurizio Sarri e per un gruppo che vuole continuare a crescere, potendo contare su un punto di riferimento di caratura mondiale.



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Sarri, cuore Lazio: “Torno a casa, non è una scelta furba”. L’analisi su Tavares, Rovella, Guendouzi e la voglia di derby

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Primo piano di Maurizio Sarri con il volto a metà tra ombra e una luce azzurra, a simboleggiare il suo ritorno alla Lazio dopo un anno difficile.

Dal palco del clinic di Castiglione della Pescaia, Maurizio Sarri torna a parlare e lo fa senza filtri, con il cuore in mano. Il tecnico biancoceleste, intervistato dalla redazione di TUTTOmercatoWEB.com, ha toccato tanti temi, dal suo ritorno nella Capitale alla visione sulla squadra che sta nascendo, senza dimenticare un anno personale terribile che ha messo il calcio in secondo piano.

Sarri: “Tornare alla Lazio è come tornare a casa”

Il punto centrale del suo intervento è il legame viscerale con l’ambiente laziale. Una scelta di sentimento, non di convenienza. Tornare alla Lazio è come tornare a casa, ritrovo un popolo che mi ha voluto bene. Non è stata una scelta furba, perché torno in un posto dove sono arrivato secondo, ma è stata una scelta da un punto di vista di sentimenti estremamente facile”.

Prima della firma, un pensiero alla Fiorentina e al suo popolo, a cui Sarri riserva parole di profonda gratitudine per il sostegno ricevuto in un momento buio: “Ho attraversato un momento molto difficile quest’anno […], ma ho avuto un sostegno straordinario, incredibile e commovente dalla tifoseria della Fiorentina. Questo me lo porterò sempre nel cuore. […] Sarò sempre riconoscente ai tifosi della Fiorentina.

La Lazio che verrà: l’analisi sui singoli

Il Comandante ha poi offerto una lucida analisi su alcuni elementi chiave della rosa. Su Nuno Tavares ha le idee chiare: “È l’unica incognita della difesa che troverò, è forte ma anarchico, se riusciamo a inquadrarlo diventa fortissimo”. Promosso con riserva Nicolò Rovella: “Avevo detto che dopo 50 partite da vertice basso, sarebbe diventato un top. Gli manca un po’ di palleggio ma è molto forte”. Infine, l’elogio alla carica agonistica di Mattéo Guendouzi: “È un animale contagioso per chi gli gioca accanto, ha bisogno del guinzaglio perché non riesce a fermarsi al 100%, deve andare oltre”.

Uno sguardo al futuro: dal Derby alla voglia di ricominciare

Dopo un anno complicato, la voglia di campo è tornata prepotente: “È stato un anno terribile, ho perso delle persone importanti della mia famiglia e il calcio per molti mesi è stato marginale. Ora ho voglia di tornare ad allenare. Una voglia che si scontrerà subito con un appuntamento cerchiato in rosso, il derby contro la Roma di Gasperini: “Lo stimo molto, perché ha creato un modello di calcio ed è un allenatore che mi piace. Sarà un bel derby tra persone che si conoscono e si apprezzano”.



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Cataldi, futuro in bilico: la Fiorentina ha tempo fino al 18 giugno per il riscatto. Sarri attende

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Maglia da calcio divisa a metà tra i colori della Lazio e della Fiorentina, con al centro un orologio che segna la deadline del 18 giugno per la decisione sul futuro di Danilo Cataldi.

Ore decisive per il futuro di Danilo Cataldi. Il destino del centrocampista, cresciuto nel vivaio biancoceleste, è un bivio tra la permanenza a Firenze e il ritorno a Roma, e la decisione finale è ormai imminente. Il calciomercato della Lazio osserva con attenzione l’evolversi di una situazione che potrebbe riportare a Formello un giocatore di grande esperienza.

La palla passa alla Fiorentina: 4 milioni e una deadline

La questione è chiara e definita da numeri e scadenze precise. Entro i prossimi giorni, e con una deadline fissata per martedì 18 giugno, la Fiorentina dovrà comunicare la sua scelta: esercitare l’opzione di riscatto, versando nelle casse della Lazio i 4 milioni di euro pattuiti, oppure lasciare che il giocatore faccia ritorno alla base. Se il club viola non formalizzerà l’acquisto entro tale data, Cataldi tornerà a tutti gli effetti ad essere un calciatore biancoceleste.

Il placet di Sarri e le valutazioni della Lazio

In caso di mancato riscatto, a Formello il regista troverebbe la stima di Maurizio Sarri. Il tecnico toscano, infatti, apprezza il profilo del giocatore e accetterebbe di buon grado un suo ritorno nel gruppo, riconoscendone le qualità tecniche e l’intelligenza tattica. Chiaramente, un suo rientro imporrebbe delle valutazioni sulla composizione numerica e gerarchica della mediana biancoceleste, ma la sua duttilità e il suo status di “bandiera” rappresentano un valore aggiunto. Il futuro di Cataldi si decide ora: un futuro ancora a tinte viola o un ritorno a casa, dove tutto è iniziato.



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