Il mercato della Lazio prende forma tra idee diverse, ma non necessariamente contrapposte. Le ultime indiscrezioni raccolte da Il Messaggero raccontano di una convergenza possibile tra le priorità di Maurizio Sarri e la cosiddetta linea verde portata avanti dal direttore sportivo Angelo Fabiani. Una sintesi che, se trovata, potrebbe indirizzare in modo chiaro le prossime mosse del club biancoceleste.
Da una parte c’è Sarri, che chiede profili pronti, giocatori già strutturati per la Serie A, in grado di incidere subito e di garantire affidabilità tattica. Dall’altra c’è Fabiani, che continua a spingere su calciatori giovani, sostenibili e possibilmente italiani, in linea con i vincoli economici e regolamentari che condizionano il mercato della Lazio.
Nei giorni scorsi, a Formello si è visto Giuseppe Riso, agente tra i più influenti del panorama italiano. Con lui si è parlato soprattutto di Brescianini e Daniel Maldini, due profili su cui Fabiani sta insistendo con convinzione. Giovani, già rodati in Serie A, con margini di crescita e costi ancora gestibili: identikit che rappresenta bene il punto di incontro tra esigenze tecniche e sostenibilità economica.
Questi nomi, secondo il quotidiano romano, avrebbero superato nelle preferenze del club quelli più “sarriani” per esperienza e status, come Insigne per la fascia o Samardzic e Loftus-Cheek per il centrocampo. Profili di livello, ma più complessi da sostenere sul piano economico e salariale.
Restano invece in salita altre piste. Per Fabbian, il Bologna continua a sparare alto, rendendo l’operazione complicata. Casadei, invece, non convince pienamente dal punto di vista tecnico. Dal Torino piace Ilic, ma il centrocampista serbo è considerato più un regista puro, ruolo in cui la Lazio ritroverà a breve Cataldi e Rovella, entrambi sulla via del rientro e già presenti nelle gerarchie.
Capitolo uscite. I riflettori restano puntati su Nuno Tavares, uno dei pochi elementi in grado di generare una plusvalenza immediata. L’interesse dell’Al-Ittihad è concreto, ma la Lazio non intende fare sconti: la richiesta minima è di 15 milioni di euro. Una cifra considerata necessaria per finanziare eventuali movimenti in entrata.
In caso di addio del portoghese, il club ha già individuato le alternative. Il preferito resta Martín, profilo seguito da tempo, ma piace anche Netz del Borussia Mönchengladbach. Entrambi sono in scadenza a giugno, dettaglio che potrebbe favorire operazioni a costi contenuti o con formule creative.
Il quadro che emerge è chiaro: Sarri e Fabiani non stanno andando in direzioni opposte, ma cercano una sintesi. L’allenatore vuole giocatori pronti, il ds punta su giovani già formati. Se il mercato riuscirà a trovare profili che rispondano a entrambe le esigenze, la Lazio potrà rafforzarsi senza snaturare il progetto né forzare i conti.
Molto, come sempre, dipenderà dalle uscite. Ma l’idea di fondo sembra ormai tracciata: meno colpi ad effetto, più operazioni funzionali. Con un occhio al presente e uno, inevitabilmente, al futuro.
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