Giornata di assestamento in Borsa per la Juventus, mentre a Piazza Affari si registra un deciso rialzo per il titolo della S.S. Lazio. Due movimenti opposti che raccontano dinamiche molto diverse, ma che confermano quanto il calcio sia ormai sempre più intrecciato con la finanza e le aspettative dei mercati.
Dopo il forte rally delle ultime sedute, il titolo della Juventus ha registrato prese di profitto. Le azioni del club bianconero, controllato da Exor, avevano chiuso la seduta di lunedì con un significativo +18%, seguito da un ulteriore +2,3% nella giornata di ieri. Oggi, però, è arrivata una correzione: il titolo ha chiuso in calo del 3,16%, attestandosi a 2,5760 euro per azione.
La flessione allontana temporaneamente il valore del titolo dalla valutazione implicita dell’offerta avanzata da Tether. Con il prezzo di chiusura odierno, la capitalizzazione di mercato della Juventus si attesta intorno a 1,074 miliardi di euro, un valore comunque molto vicino agli 1,1 miliardi di euro utilizzati da Tether per la sua proposta di acquisizione del 100% del club. Un dato che dimostra come il mercato continui a considerare credibile quella valutazione, pur dopo il fisiologico ritracciamento.
Se a Torino si registrano prese di beneficio, lo scenario è diametralmente opposto sul fronte Lazio. Il titolo del club biancoceleste ha vissuto una seduta estremamente positiva, chiudendo in rialzo di oltre il 7%, passando da 1,14 a 1,22 euro per azione. Un movimento significativo, soprattutto in relazione alle dimensioni della società e alla sua storica scarsa liquidità sul mercato.
Alla base del balzo del titolo Lazio c’è l’eco dell’evento di New York. Nella serata di ieri, infatti, Enrico Lotito, direttore generale del settore giovanile, ed Emanuele Floridi, portavoce e responsabile della strategia e dell’organizzazione della comunicazione del club, hanno partecipato alla cerimonia ufficiale di chiusura delle contrattazioni del Nasdaq, prendendo parte al tradizionale rito del suono della campanella.
Un evento dal forte valore simbolico che ha acceso l’interesse degli investitori e alimentato le speculazioni su un possibile percorso di internazionalizzazione finanziaria del club biancoceleste. Anche se una quotazione al Nasdaq appare, allo stato attuale, complessa e lontana, il mercato ha reagito positivamente al segnale lanciato dalla società, premiando il titolo in Borsa.
Con la chiusura odierna, la capitalizzazione di mercato della Lazio sale a circa 82,52 milioni di euro, un valore ancora molto distante da quello dei grandi club italiani ed europei, ma che conferma come anche piccoli segnali di apertura internazionale possano incidere sulle aspettative degli investitori.
Il confronto tra Juventus e Lazio evidenzia due fasi differenti: da un lato un titolo che sconta prese di profitto dopo una corsa rapida e alimentata da una possibile operazione straordinaria; dall’altro una società che, partendo da valutazioni contenute, beneficia dell’attenzione mediatica e finanziaria generata da un evento di respiro globale.
In un calcio sempre più finanziarizzato, le dinamiche di Borsa diventano uno specchio delle strategie societarie. E la seduta odierna conferma come il mercato guardi con crescente attenzione non solo ai risultati sportivi, ma anche – e soprattutto – alla capacità dei club di raccontare una visione credibile di crescita e sviluppo internazionale.
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