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Lazio, rinnovi bloccati: Sarri vuole blindare i suoi senatori

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Maurizio Sarri, allenatore della Lazio, in un momento di riflessione o dichiarazione, con un'espressione seria e pensierosa, che evoca l'importanza delle sue parole sul futuro.
Maurizio Sarri in panchina all’Olimpico: il tecnico annuncia che resterà fino a giugno, ma chiede risposte e investimenti alla società.

Il tema dei rinnovi contrattuali torna centrale in casa Lazio, e questa volta tocca giocatori considerati fondamentali da Maurizio Sarri.
Il tecnico biancoceleste, secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, vorrebbe blindare i suoi senatori in scadenza tra il 2026 e il 2027, ma la società al momento non può muoversi a causa del vincolo del saldo zero sul monte ingaggi.

In altre parole, senza liberare spazio salariale, la Lazio può trattare solo ai parametri attuali, senza aumenti né adeguamenti.


I “fedelissimi” di Sarri: la situazione caso per caso

Alessio Romagnoli – contratto 2027 (2,8 milioni)

Arrivato alla Lazio per scelta tecnica e di cuore, Romagnoli avrebbe voluto discutere un adeguamento o una spalmatura del contratto, ma non c’è ancora stato un incontro con la società.
Sarri lo considera un pilastro e non vuole perderlo.

Mario Gila – contratto 2027 (1,1 milioni)

Fra i giocatori cresciuti di più negli ultimi due anni.
Guadagna uno stipendio basso rispetto alla titolarità ed è seguito da Inter e Milan.
Un dettaglio pesa sul futuro: metà dell’incasso di un’eventuale cessione andrebbe al Real Madrid, complicando la trattativa.

Ivan Provedel – contratto 2027 (2,4 milioni)

Dopo un periodo difficile la scorsa stagione, è tornato titolare inamovibile.
Il portiere vorrebbe chiarezza sul futuro ma anche per lui il rinnovo è bloccato.

Danilo Cataldi – contratto 2027 (1,8 milioni)

Bandiera biancoceleste, titolare oggi anche per via dell’infortunio di Rovella.
Cataldi ha più volte manifestato il desiderio di chiudere la carriera alla Lazio, ma anche in questo caso nessuna trattativa è partita.

Matteo Cancellieri – contratto 2027 (1 milione)

Rilanciato da Sarri, è considerato ormai parte piena del progetto.
Il suo stipendio è basso rispetto al nuovo ruolo, ma al momento impossibile rinegoziare.


I casi più urgenti: Marusic e Basic

Entrambi in scadenza 2026, entrambi con ingaggi sotto i 2 milioni.
A pochi mesi dall’ingresso nell’ultimo anno di contratto, aspettano segnali dalla società, ma tutto resta fermo finché non si libera spazio salariale.

Sarri li ritiene utili per spogliatoio, rotazioni e continuità, ma senza margine operativo la Lazio non può agire.


Il nodo del “vincolo a saldo zero”

La società, per motivi legati ai paletti economici e al piano di sostenibilità, può muoversi solo mantenendo lo stesso livello di spesa complessiva sul monte ingaggi.
Ciò significa che:

  • nessuno stipendio può essere aumentato
  • nessun contratto può essere adeguato
  • nessun rinnovo può prevedere bonus o ritocchi verso l’alto

Finché non uscirà qualcuno — o non entreranno nuove risorse — il mercato dei rinnovi è in stand-by totale.


Conclusione

Sarri ha individuato un gruppo di giocatori considerati fondamentali per costruire il futuro della Lazio, ma senza sbloccare il monte ingaggi ogni trattativa resta sospesa.
Il rischio è che alcuni titolari si avvicinino alla scadenza senza un piano chiaro, con il pericolo di perderli o di subire pressioni da club più ricchi.

Resta da capire se nei prossimi mesi la società riuscirà a liberare spazio e avviare finalmente i dialoghi.



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