Claudio Lotito torna a parlare dello Stadio Flaminio e lo fa con la consueta decisione che lo contraddistingue.
Il presidente della Lazio, intervistato da Il Corriere dello Sport, ha ribadito la volontà di procedere con una delle due opzioni sul tavolo: l’acquisto diretto del Flaminio o il diritto di superficie per 99 anni.
“Siamo pronti a comprare il Flaminio oppure a ottenere un diritto di superficie per 99 anni. Ho avuto l’ultima conversazione con Gualtieri giusto ieri. Sto continuando a sollecitare. Ci aspettiamo una svolta immediata”, ha dichiarato Lotito.
Due ipotesi, dunque, ma una sola preferenza: la proprietà piena dello stadio.
Secondo il patron biancoceleste, infatti, l’acquisto consentirebbe alla società di patrimonializzare la struttura e farla pesare nei bilanci, rafforzando la solidità economica del club.
“La Lazio ha già 300 milioni di patrimonio e lo stadio ci farebbe diventare ancora di più un modello in Europa”, ha sottolineato Lotito.
Il nodo economico: piano asseverato ancora assente
Nonostante le dichiarazioni di intenti, il progetto resta al momento fermo sulla scrivania del Campidoglio.
Come riporta Il Corriere dello Sport, la Lazio non ha ancora presentato il piano economico asseverato, documento indispensabile per procedere con la trattativa formale con il Comune di Roma.
Il motivo? Lotito avrebbe preferito attendere, risparmiando così circa 4-5 milioni di euro che sarebbero andati a fondo perduto in caso di bocciatura del piano.
Una mossa prudente dal punto di vista economico, ma che rischia di rallentare ulteriormente una vicenda già lunga anni.
Flaminio, tra passato e futuro
Lo Stadio Flaminio rappresenta molto più di una semplice struttura sportiva. È un simbolo della città di Roma, progettato da Pier Luigi Nervi e teatro di pagine storiche dello sport italiano.
Oggi, però, versa in condizioni di abbandono e necessita di una ristrutturazione profonda stimata in decine di milioni di euro.
Per la Lazio, riportarlo a nuova vita significherebbe tornare a casa dopo anni di convivenza forzata all’Olimpico.
Un sogno inseguito da generazioni di tifosi biancocelesti, che vedono nel Flaminio la sede naturale della propria identità sportiva e culturale.
Attesa per la risposta del Campidoglio
La palla ora passa all’amministrazione comunale, con il sindaco Roberto Gualtieri e l’assessore Onorato chiamati a valutare le prossime mosse.
Lotito chiede una “svolta immediata”, ma l’iter burocratico e la complessità del progetto fanno pensare che servirà ancora tempo.
Una cosa però è certa: la Lazio vuole lo stadio, e Lotito non intende arretrare.
Che sia un acquisto o un diritto di superficie, l’obiettivo è dare al club una casa di proprietà, trasformando il sogno del Flaminio in realtà.
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