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Sarri ha trovato il suo centrocampo titolare

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Una foto esultante di Toma Basic, giocatore della Lazio, dopo aver segnato il gol contro la Juventus, celebrando con i compagni e il pubblico in festa all'Olimpico.

Da settimane Maurizio Sarri ha smesso di toccare il centrocampo.
Un dato che racconta più di mille parole: il tecnico biancoceleste sembra aver finalmente trovato il suo equilibrio tattico e i tre uomini di riferimento per la mediana della Lazio.

Prima della trasferta di Genova, il tecnico aveva reinserito in lista Toma Basic, ormai arrivato con il Cagliari alla sesta partita consecutiva da titolare o subentrante. Poi, con il rientro di Matteo Guendouzi dopo il doppio turno di squalifica, l’allenatore ha scelto di non cambiare più nulla.


Il trio delle certezze: Cataldi, Guendouzi e Basic

Dal derby in poi, il centrocampo biancoceleste non si è più toccato.
Sarri ha affidato la regia a Danilo Cataldi, la grinta e la copertura dinamica a Guendouzi, e l’equilibrio tattico al croato Basic, che ha saputo trasformarsi da alternativa a titolare affidabile.

Un mix che ha dato stabilità, risultati e continuità.
Non a caso, da quella partita con la Roma la Lazio non ha più perso, inanellando una serie di prestazioni convincenti contro Atalanta, Juventus, Pisa e Cagliari.

La squadra ha ritrovato solidità difensiva, ma anche un baricentro più equilibrato.
Guendouzi porta intensità, Cataldi detta i tempi e Basic garantisce copertura sulle transizioni. Una chimica nata quasi per necessità, ma che oggi rappresenta il punto di forza del sistema di Sarri.


Un terzetto nato per caso, diventato un pregio

A inizio stagione, nessuno avrebbe immaginato questo trio come titolare.
Le scelte erano condizionate dagli infortuni di Rovella, dalle difficoltà di inserimento di Dele-Bashiru e dal calo di rendimento di alcuni interpreti.

Il 4-3-3 classico di Sarri ha subito oscillazioni tattiche, con momenti di passaggio al 4-2-3-1 per sopperire alle assenze. Ma col tempo il tecnico ha riscoperto l’importanza di continuità e automatismi, e ha scelto di non toccare più l’assetto di mezzo.

E ora, anche in vista del big match con l’Inter, tutto lascia pensare che Sarri si affiderà ancora a loro.
I tre centrocampisti sono in piena sintonia, la condizione cresce e l’intesa migliora partita dopo partita.


I numeri che certificano la fiducia

Cataldi e Guendouzi hanno quasi lo stesso minutaggio stagionale: rispettivamente 700 e 710 minuti, quarto e quinto nella classifica dei più impiegati da Sarri (dietro a Provedel, Gila e Marusic).

Il regista romano ha iniziato da titolare 7 delle 10 gare disputate, restando fuori solo contro il Verona.
Basic, invece, ha collezionato 413 minuti, lo stesso bottino di Cancellieri e poco sotto Castellanos (430’): un dato che fotografa la sua importanza crescente.


Continuità e solidità, le basi per risalire

Con questo trio la Lazio ha ritrovato identità e risultati, ma anche una solidità difensiva che mancava da mesi.
Le ultime quattro partite senza subire gol non sono un caso: il centrocampo protegge la retroguardia, filtra e riparte con ordine.

Per Sarri, questa stabilità è il punto di partenza per costruire la rimonta in campionato.
Nessuna rivoluzione tattica, ma una scelta di coerenza: puntare su chi garantisce equilibrio, dedizione e spirito di sacrificio.

Se la Lazio riuscirà a risalire in classifica, buona parte del merito sarà di questo terzetto, nato per necessità e diventato simbolo di solidità.



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