Era il 26 maggio 2014 quando Claudio Lotito presentò con orgoglio la “Lazio Academy Roberto Lovati”, un progetto ambizioso destinato — nelle intenzioni — a rivoluzionare il settore giovanile biancoceleste. Un centro d’eccellenza, moderno e integrato, che avrebbe dovuto riunire a Formello la prima squadra e tutte le giovanili, seguendo il modello dei grandi club europei.
L’idea era chiara: creare un polo unico, un vero campus sportivo e formativo che unisse calcio, scuola e crescita personale. Il tutto nel nome di Roberto Lovati, storico portiere, allenatore e dirigente laziale, simbolo di professionalità e appartenenza.
Un progetto che nelle parole del presidente doveva rappresentare “il futuro della Lazio, un punto di riferimento per i giovani di tutta Italia”.
Undici anni dopo, siamo nel 2025, e di quella Academy non c’è più traccia. Nessuna inaugurazione, nessuna struttura dedicata, nessun segnale concreto. Solo rendering, annunci e conferenze stampa finite nel nulla.
Promesse, ritardi e silenzi
Dopo il clamore iniziale, il progetto è lentamente sparito dai radar.
Negli anni, la società ha parlato di “ritardi burocratici”, “autorizzazioni comunali” e “modifiche al piano originario”. Ma a oggi nessuna Academy è mai stata costruita.
A Formello, la realtà è molto diversa da quella promessa nel 2014:
- il settore giovanile continua ad allenarsi in strutture separate,
- non esistono campi dedicati esclusivamente alle squadre Under,
- e la “Casa Lazio” immaginata come polo di innovazione è rimasta solo un titolo di presentazione.
Nel frattempo, altri club italiani — da Milan a Roma, passando per Atalanta e Sassuolo — hanno completato e modernizzato i propri centri sportivi, diventando modelli di formazione e scouting. La Lazio, invece, è ferma al palo.
Un’occasione persa per tutto il movimento
Il progetto Lovati avrebbe potuto rappresentare un salto di qualità epocale per il vivaio biancoceleste, oggi uno dei più sottovalutati d’Italia nonostante i risultati della Primavera.
Una struttura d’eccellenza avrebbe permesso di trattenere i giovani più promettenti, attirarne altri e creare un vero legame tra settore giovanile e prima squadra.
Invece, nel 2025, il sogno è svanito tra silenzi e dimenticanze.
Nessun cantiere, nessuna novità, nessuna spiegazione ufficiale.
L’Academy Lovati è diventata un simbolo di promesse mancate, come tante altre opere annunciate nel corso dell’era Lotito.
Il silenzio che pesa
Negli ultimi mesi, né la società né il presidente hanno più accennato al progetto.
Eppure, ogni tanto, il tema torna tra i tifosi: “Che fine ha fatto l’Academy Lovati?” è una domanda che riemerge puntuale sui social, specchio del disincanto generale.
La Lazio continua a parlare di “programmazione”, “strutture”, “progetto giovani”, ma senza basi reali.
E senza quell’Academy, la distanza con i grandi club europei è destinata ad aumentare.
Conclusione
Undici anni dopo l’annuncio in pompa magna, della Lazio Academy Lovati non rimane nulla se non un comunicato e qualche foto d’archivio.
Un progetto nato per unire il futuro biancoceleste che oggi, paradossalmente, rappresenta uno dei suoi più grandi rimpianti.
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