Home News Lazio Reda Belahyane, promessa mancata? Dalla fiducia al Verona al flop alla Lazio

Reda Belahyane, promessa mancata? Dalla fiducia al Verona al flop alla Lazio

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Reda Belahyane durante un allenamento della Lazio a Formello, in difficoltà a imporsi tra i titolari.
Reda Belahyane durante un allenamento della Lazio a Formello, in difficoltà a imporsi tra i titolari.

La storia di Reda Belahyane sembrava scritta per un lieto fine.
Nato ad Aubervilliers nel 2004, cresciuto nelle giovanili del Nizza, il giovane centrocampista franco-marocchino aveva impressionato per tecnica, equilibrio e maturità tattica.
Arrivato in Italia nel 2023, con il passaggio all’Hellas Verona, Belahyane era stato considerato uno dei prospetti più interessanti del calcio francese.

Con Marco Baroni in panchina, aveva trovato spazio e fiducia, alternando buone prestazioni a momenti di crescita naturale per un ventenne al primo anno in Serie A. Proprio quella parentesi veronese convinse la Lazio a investire su di lui: un colpo in prospettiva, giovane, dinamico e utile per il futuro del centrocampo biancoceleste.

L’arrivo alla Lazio e l’effetto “panchina fissa”

Ma il salto da Verona a Roma, come spesso accade, si è rivelato più difficile del previsto.
Nonostante la presenza in panchina di Baroni, suo ex allenatore e grande estimatore ai tempi gialloblù, Belahyane non è praticamente mai sceso in campo.
Solo 12 minuti contro il Verona, ironia della sorte, in quella che resta la sua unica apparizione convincente.

Per il resto, tanta panchina e pochissima fiducia, anche quando la Lazio si è trovata in emergenza a centrocampo.
Un segnale chiaro: Baroni oggi non lo considera ancora pronto per i ritmi e le responsabilità richieste dal progetto biancoceleste.

Con Sarri non era andata meglio

Neanche con Maurizio Sarri, nella scorsa stagione, la situazione era stata diversa.
Belahyane aveva raccolto poche presenze e quasi mai convincenti.
Le rare volte in cui era stato lanciato, aveva mostrato limiti di personalità, posizionamento e tempi di gioco.
Un profilo che, per caratteristiche, non si è mai integrato nel 4-3-3 sarriano, dove il regista e le mezzali devono avere ritmo e precisione nel breve.

E se da un lato la Lazio cercava un giovane da far crescere, dall’altro il centrocampista francese non è mai riuscito a dare segnali di crescita o affidabilità.

Prestazioni deludenti e atteggiamento da rivedere

L’inizio di questa stagione, purtroppo, non ha invertito la rotta.
Nei pochi minuti concessi da Baroni, Belahyane ha mostrato più confusione che personalità, e le statistiche parlano chiaro: un’espulsione diretta, il secondo cartellino rosso da quando è alla Lazio, e nessun contributo concreto in termini di costruzione o interdizione.

Errori di posizione, leggerezze nei contrasti e una tendenza a perdere palloni in zone pericolose hanno acceso più di un campanello d’allarme a Formello.
Nonostante le aspettative iniziali, il giocatore non ha mai dato la sensazione di poter cambiare passo.

Domanda inevitabile: la Lazio ha sbagliato a puntare su Belahyane?

L’investimento, pensato come un colpo “in prospettiva”, oggi somiglia più a una scommessa persa.
Belahyane non è riuscito né con Sarri né con Baroni a ritagliarsi spazio, e sembra lontano anni luce dal livello richiesto per competere in una squadra che punta all’Europa.

Forse il ragazzo ha ancora margini di crescita, ma la realtà è che, al momento, la Lazio non ha tratto alcun beneficio dal suo acquisto.
E la domanda sorge spontanea: la Lazio ha sbagliato a prendere Belahyane?

Per ora, la risposta sembra sì.
Le prestazioni sono deludenti, il carattere non è ancora quello di un giocatore da grande club e la fiducia dell’ambiente si sta assottigliando.
Servirà un cambio radicale di atteggiamento per invertire la rotta e dimostrare di meritare quella maglia.



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