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Marušić verso la top 10 presenze con la Lazio

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Adam Marušić con la maglia della Lazio festeggia le 321 presenze, vicino alla top 10 della storia biancoceleste

Adam Marušić, classe 1992, si prepara a scrivere un’altra pagina significativa della storia della S.S. Lazio. Il terzino montenegrino, arrivato a Roma nel 2017 dall’Oostende, ha rappresentato negli anni una costante di affidabilità e duttilità, conquistando la fiducia dei vari allenatori che si sono susseguiti: da Simone Inzaghi a Maurizio Sarri, fino all’attuale guida del “Sarri bis”.

Un traguardo prestigioso

Nella sfida contro il Genoa, Marušić toccherà quota 321 presenze ufficiali in biancoceleste. Un traguardo che lo porta all’undicesimo posto nella classifica all time dei giocatori più presenti con la maglia della Lazio, a sole cinque lunghezze dal decimo posto occupato da Felipe Anderson (326 partite).

Entrare nella top 10 delle presenze significherebbe consolidare un legame ancora più forte con la tifoseria e con la storia del club, che da sempre celebra non solo i grandi campioni, ma anche i calciatori capaci di garantire continuità e spirito di sacrificio.

La carriera biancoceleste di Marušić

Marušić non è mai stato un calciatore appariscente, ma si è distinto per professionalità, dedizione e duttilità. Capace di giocare su entrambe le fasce, il montenegrino ha rappresentato un punto di riferimento per la Lazio, soprattutto nei momenti in cui la rosa necessitava di adattamenti tattici.

Il suo percorso testimonia come la Lazio abbia saputo valorizzare non solo i grandi talenti offensivi, ma anche i giocatori che incarnano il vero spirito di squadra.

Un simbolo di continuità

A differenza di tanti protagonisti di passaggio, Marušić è diventato sinonimo di affidabilità: un calciatore sempre pronto a mettere al servizio della squadra la sua corsa e il suo sacrificio. Non a caso, negli anni, ha collezionato minutaggi importanti in Serie A, in Coppa Italia e nelle competizioni europee.

Il suo nome inizia così a essere accostato a quello di altre bandiere biancocelesti, simboli di longevità e continuità, figure che hanno saputo scrivere pagine storiche del club capitolino.

L’eredità biancoceleste

Se manterrà questo ritmo, Marušić potrà non solo raggiungere Felipe Anderson, ma anche scalare ulteriormente la classifica. Diventare uno dei giocatori con più presenze nella storia della Lazio significherebbe entrare in una cerchia ristretta di simboli, celebrati dalla Curva Nord e tramandati tra i tifosi come esempio di dedizione alla maglia.

La sua avventura in biancoceleste dimostra che per diventare parte della storia non servono solo i gol o le giocate da fuoriclasse: a volte bastano costanza, sacrificio e fedeltà. E Marušić ne è la prova vivente.



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