Il tema del nuovo stadio della Lazio torna prepotentemente al centro del dibattito. Claudio Lotito, presidente biancoceleste, ha ribadito la sua intenzione di portare avanti un progetto che rappresenta una delle sfide più ambiziose del suo mandato. Nonostante i conti della società non brillino, la realizzazione di un impianto di proprietà rimane una priorità strategica, capace di cambiare il futuro economico e sportivo del club.
Lotito: «Vedrete se non farò lo stadio»
A pochi giorni dalla pubblicazione del bilancio al 30 giugno 2025, Lotito ha rilasciato un’intervista al Messaggero nella quale ha confermato la sua volontà di non fermarsi:
«Vedrete se non farò lo stadio, ma non ho la bacchetta magica. Ci vuole tempo».
Una dichiarazione che sintetizza bene il mix di determinazione e realismo con cui il presidente sta affrontando un iter complesso, tra ostacoli burocratici, costi elevati e procedure tecniche obbligatorie.
Il sogno Flaminio
Al centro del progetto rimane lo Stadio Flaminio, impianto storico della Capitale oggi in disuso. Lotito vorrebbe trasformarlo nella nuova casa della Lazio, un obiettivo che richiede però molto più di un annuncio pubblico. Nei giorni scorsi si è infatti svolto un incontro riservato in Campidoglio, con l’obiettivo di fare il punto sui prossimi passi da compiere.
Per procedere, la società dovrà presentare documenti “asseverati”, certificati da periti tecnici che ne garantiscano l’affidabilità. Un passaggio costoso e impegnativo, ma fondamentale per arrivare all’apertura della Conferenza dei Servizi, organismo incaricato di dare il via libera definitivo al progetto.
Una svolta per la Lazio
Se concretizzato, il nuovo stadio rappresenterebbe una svolta epocale per la Lazio. Attualmente, il club disputa le sue partite casalinghe allo Stadio Olimpico, condiviso con la Roma. Una condizione che non permette alla società di massimizzare i ricavi, né di offrire ai tifosi un’esperienza personalizzata.
Con un impianto di proprietà, la Lazio potrebbe:
- Incrementare sensibilmente i ricavi da biglietteria e hospitality.
- Migliorare i servizi e l’esperienza matchday dei tifosi.
- Valorizzare il proprio brand a livello internazionale.
- Avvicinarsi agli standard dei grandi club europei, dotati di stadi moderni e multifunzionali.
Tempistiche e incognite
La strada resta lunga e tortuosa. Gli step burocratici non garantiscono automaticamente il via libera e la tempistica potrebbe allungarsi di anni. Tuttavia, la pressione politica e la necessità di adeguarsi agli standard internazionali potrebbero accelerare il percorso.
I prossimi mesi saranno decisivi: entro la fine del 2025, la Lazio dovrà dare segnali concreti di avanzamento, soprattutto sul fronte documentale e finanziario【link interno: analisi sui bilanci della Lazio 2025】.
Conclusione
- Come Lotito Ha SPACCATO La Tifoseria Biancoceleste?
- Formello, Confronto Acceso: Guendouzi, Belahyane e Tavares Chiedono Scusa alla Squadra
- Lazio, spogliatoio in crisi: il vero rischio non è la retrocessione
- Nuovo stadio Lazio: Lotito rilancia sul Flaminio
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Il progetto del nuovo stadio Lazio resta ancora lontano dal concretizzarsi, ma la volontà di Lotito è chiara. Tra ostacoli burocratici, investimenti ingenti e strategie politiche, il Flaminio ristrutturato rimane un sogno vivo. Starà al club trasformarlo in realtà, per regalare ai tifosi biancocelesti una casa finalmente all’altezza della loro passione.
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