La sconfitta di Reggio Emilia contro il Sassuolo ha acceso un campanello d’allarme fortissimo in casa Lazio. Dopo tre giornate di campionato, i biancocelesti hanno raccolto appena 3 punti, con due prove pessime contro Como e Sassuolo, intervallate solo dal successo convincente sul Verona. Un ruolino che genera più di una preoccupazione in vista del derby con la Roma.
🔹 Un Sassuolo tutt’altro che irresistibile
Il dato che più preoccupa non è tanto il punteggio, quanto il modo in cui è arrivata la sconfitta. Il Sassuolo, reduce da due ko e con una rosa tutt’altro che stellare, ha controllato la Lazio senza affanni, portando a casa tre punti con una gestione quasi serena.
L’unico vero brivido per i neroverdi è stato il tiro di Zaccagni, sventato da una grande parata di Murić. Per il resto, ordinaria amministrazione.
🔹 Una Lazio lenta e svogliata
La squadra di Sarri è apparsa lenta, prevedibile e priva di determinazione. Una Lazio che “trottellava” in campo, incapace di vincere contrasti e troppo leggera nei duelli. E questo è l’aspetto più grave: contro un Sassuolo tutt’altro che irresistibile sarebbe bastata cattiveria agonistica per portare a casa la partita.
🔹 Rosa di qualità limitata
Si parla spesso di una rosa “all’altezza”. Ma la domanda è: all’altezza di cosa?
👉 Se l’obiettivo è la salvezza o una comoda metà classifica, forse sì.
👉 Se invece si punta a qualcosa di più, il campo dimostra che la Lazio è ben lontana dal livello richiesto.
I limiti sono evidenti: Cancellieri, titolare per la terza volta consecutiva, ha confermato lacune pesanti; Castellanos alterna qualche partita di livello a molte gare anonime; la panchina non offre alternative in grado di cambiare le partite. Anche giocatori esperti come Pedro non hanno più lo stesso peso di qualche anno fa.
🔹 La grinta che non c’è
Non basta la tecnica, serve mentalità. Basti pensare che la Cremonese, pur con meno qualità, ha battuto questo stesso Sassuolo grazie a voglia, cattiveria e determinazione. La Lazio, invece, ha accettato passivamente il ritmo degli avversari, subendo gol su errori difensivi gravi (Romagnoli e Zaccagni colpevoli sull’1-0).
🔹 Malumori nello spogliatoio
Un altro tema è quello del malcontento di alcuni giocatori. Si parla di calciatori che avrebbero voluto lasciare Roma in estate, come Guendouzi, deluso dal ridimensionamento del progetto. Anche altri elementi sarebbero scontenti per rinnovi mai arrivati o per una società percepita come poco presente.
Non è un caso che, dopo la vittoria col Verona, Fabiani fosse davanti ai microfoni, mentre dopo il ko col Sassuolo nessuno della dirigenza si sia fatto avanti.
🔹 Derby già decisivo?
Domenica ci sarà il derby con la Roma. E la Lazio arriva con mille dubbi e preoccupazioni. Giocando con la stessa intensità vista a Reggio Emilia, il rischio è quello di un tracollo. La Roma non è imbattibile, ma la Lazio deve cambiare radicalmente approccio per evitare un’altra figuraccia.
🔹 Una stagione a rischio
Il bilancio dopo tre giornate è chiaro:
- 3 punti in classifica,
- 2 brutte sconfitte,
- una rosa con limiti evidenti,
- e soprattutto una squadra senza grinta.
Il rischio è che questo mix esplosivo porti a una stagione fallimentare. Non si parla ancora di retrocessione, ma la Lazio ha bisogno di una scossa immediata. Senza qualità e senza voglia, in Serie A non si va lontano.
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👉 E voi, tifosi biancocelesti, siete d’accordo? La Lazio è davvero solo in un momento di difficoltà o questa rosa non è all’altezza delle ambizioni dichiarate?
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