Il Presidente della Lazio e Senatore di Forza Italia, Claudio Lotito, è intervenuto agli Stati Generali dello Sport, portando la sua visione sul ruolo che lo Stato dovrebbe avere nel supportare il calcio e lo sport in generale. Un intervento focalizzato sugli aspetti economici, organizzativi e normativi, con la Lazio citata come esempio di successo.
Lotito: “Serve un Piano Marshall per lo Sport e Impianti Nuovi”
Lotito ha sottolineato l’urgenza di agire: “Possiamo parlare ancora di progetti ma non c’è più tempo: bisogna capire subito quali sono le necessità urgenti e medio e lungo termine, rimboccarci le maniche e lavorare.” Ha evidenziato come molti problemi nascano da difficoltà organizzative e burocratiche, in particolare nella costruzione di nuovi impianti sportivi. Per questo, ha lanciato un appello: “Lo Stato deve dare vita ad una pianificazione, un vero e proprio Piano Marshall per lo sport che riguardi anche gli stadi. Oggi, tra i mille lacci e lacciuoli burocratici, questi impianti rischiano di non farsi mai.” Serve “coraggio di fare delle scelte e di portarle avanti”, superando le difficoltà autorizzative, soprattutto a livello comunale.
Lotito Lazio Esempio di Risanamento e Modelli Differenti
Il Presidente ha utilizzato la Lazio per dimostrare come sia possibile risanare e far crescere una società: “La Lazio era una società con 550 milioni di debiti, mentre oggi ha un patrimonio immobiliare di 300 milioni con una grande organizzazione.”
Ha ribadito che nel calcio “i soldi non sono tutto”, ma è fondamentale distinguere tra sport di base e sport professionistico: “Bisogna distinguere lo sport di base da quello professionistico, con normative funzionali all’uno e all’altro. Perchè è un errore fare norme che valgono sia per i professionisti che per lo sport di base, una cosa che crea dei danni perchè le esigenze sono diverse.” È necessario varare “interventi specifici e mirati, a medio e a lungo termine” coinvolgendo tutte le componenti.
Ruolo Sociale dello Sport e Inclusione
Lotito ha anche toccato l’aspetto sociale dello sport di base: “Sicuramente lo Stato si deve occupare di promuovere lo sport di base, dotando le scuole di palestre, per evitare che i ragazzi vadano in mezzo alla strada, con un ruolo sociale sul territorio.”
Ha sottolineato l’importanza che chi amministra conosca i problemi e ha citato l’inclusione come valore fondamentale, portando l’esempio della Lazio: “La Lazio è sempre stata indicata come una squadra antisemita, ma ho appena firmato un accordo con la squadra israeliana del Maccabi perchè il calcio è anche inclusione.” Lo sport, in particolare il calcio, è una “leva fortissima” capace di coinvolgere e veicolare valori come il rispetto delle regole, il merito e il contrasto a ogni forma di discriminazione.

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