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Personaggi storici SS Lazio: “El Cholo” Simeone

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Diego Pablo Simeone, conosciuto anche come “El Cholo”, è stato uno dei centrocampisti più completi dalla metà degli anni ’90 fino alla metà del decennio successivo. Nasce nel 1970 a Buenos Aires e fin da piccolo, come molti altri bambini della capitale argentina, passa gran parte del suo tempo con il pallone tra i piedi. A soli 17 anni esordisce con una squadra professionistica, il Velez Sarsfield, glorioso club del suo paese. Dopo 3 anni dall’ esordio con i grandi arriva una chiamata oltreoceano dall’ Italia, precisamente dal Pisa, che milita nella massima serie e vuole rinforzarsi adeguatamente per la stagione 1990-91. E’ proprio con il Pisa che il giovane Simeone comincia a sfoggiare quelle doti di leader che lo caratterizzeranno per tutta la sua carriera. Nonostante ciò, dopo due anni in Toscana, in cui ha totalizzato 55 presenze e 6 reti, prepara le valige perchè in Spagna è arrivata l’ offerta del Siviglia, che anche se al tempo rappresentava una società altalenante tra Liga e Segunda Division, vedeva nelle sue fila, all’arrivo di Simeone, un certo Diego Armando Maradona. Sono due gli anni passati con la maglia dei “Rojiblancos”, prima di trasferirsi all’ Atletico Madrid, con cui aprirà due diverse parentesi durante la sua carriera, della durata complessiva di 5 stagioni. Il 1996 è uno degli anni più gloriosi per l’Atletico e Simeone: arrivano le vittorie in Liga e Coppa del Re ed “El Cholo” ormai si è consacrato come uno dei migliori incontristi d’ Europa, siglando anche  la bellezza di 12 gol solo in  un campionato. L’ estate successiva riapproda in Italia: a volerlo fortemente è l’ ambizioso presidente dell’ Inter Massimo Moratti che per strapparlo ai “Colchoneros” offre la bellezza di 13 miliardi di lire. Con i nerazzurri resterà per 2 stagioni, nelle quali risulterà fondamentale il suo apporto per la conquista della coppa Uefa del 1998. Nell’ estate del 1999, in seguito a una presunta lite con Ronaldo, sbarca a Roma, sponda biancoceleste. Nel primo anno di Lazio conquista la Supercoppa Europea contro gli “invincibili” del Manchester United e conquista uno storico double, che porta nella bacheca della Lazio il secondo scudetto e la vittoria in Coppa Italia. Simeone risulterà decisivo per la conquista del campionato, siglando il gol vittoria contro la Juve a Torino e marcando il cartellino altre 3 volte nelle ultime 5 partite di campionato. L’ anno successivo comincia con la vittoria della Supercoppa italiana ai danni dell’ Inter, ma il successo non viene bissato in alcun modo e mette in atto quel processo di discesa della Lazio, che pochi anni dopo rischierà il fallimento dato dallo scandalo Parmalat. Simeone, ormai 33enne, fa ritorno all’ Atletico Madrid dove rimarrà per un anno e mezzo, fino al Gennaio 2005, quando sarà il Racing, club del suo paese, a richiamarlo in patria per chiudere la carriera nel 2006. Da questo momento Simeone comincia la carriera da allenatore proprio al Racing, dove rimarrà per soli due mesi, trasferendosi poi sulla panchina dell’ Estudiantes, dove ritrova un ex compagno di squadra e un grande amico, Juan Sebastian Veron e riuscirà nell’ impresa di vincere il campionato di Apertura, titolo vacante nella bacheca di La Plata da 23 anni. Nel Gennaio 2008 conclude l’ avventura con l’ Estudiantes e comincia quella con il Boca, che si apre con la conquista del campjonato di Clausura ma che vede un calo disastroso in quello di Apertura, che comporta le dimissioni dell’ allenatore. Poco dopo le dimissioni dal club di Buenos Aires approda al San Lorenzo, dove rimarrà un anno senza lasciare il segno. Nel 2011 è il Catania a credere in lui e Simeone risponde conquistando una salvezza tranquilla e segnando un nuovo record di punti per la squadra rossoazzurra. Rescinde dopo un solo anno il contratto che lo legava al Catania e torna ad allenare il Racing, dove rimane solo un altro anno, dopo buoni piazzamenti della squadra, che non servono però a placare dissapori con la società. Alla fine del 2011 arriva la svolta: è l’Atletico Madrid a dargli una possibilità come allenatore dopo l’ esonero di Manzano e Simeone a fine stagione porterà nella bacheca dei Colchoneros l’ Europa league e un piazzamento al 5° posto in Liga. La stagione successiva comincia con la vittoria della Supercoppa Europea per 4-1 contro il Chelsea e si chiude con la vittoria della Coppa del Re e un ambizioso 3° posto che garantisce i gironi di Champions League per l’ annata successiva. La stagione 2013-2014 ha del clamoroso: l’ armata di Simeone conquista il primo posto nella Liga e si ritrova in finale di Champions League contro i rivali cittadini del Real. Al 35° Godin sblocca le marcature e il risultato rimane intatto fino al 92°, quando, a 30 secondi dalla fine, è Sergio Ramos a insaccare l’ 1-1 e a protrarre la gara ai supplementari. I Colchoneros passano in poco tempo dalla consapevolezza di aver quasi vinto la Champions contro il Real alla sicurezza che non si ripresenterà più occasione per farlo. Gli uomini di Simeone non ne hanno più e sono distrutti dal gol di Ramos, e ai supplementari lo dimostrano, prendendo l’ imbarcata, subendo altri 3 gol e allontanando ogni sogno di supremazia cittadina. Per Simeone e i suoi è un duro colpo, ma pochi mesi dopo riescono a trovare una piccola vendetta, alzando la Supercoppa Spagnola proprio contro i cugini. La stagione appena passata conferma l’ Atletico di nuovo ai gironi di Champions per l’ anno prossimo grazie al 3° posto finale e e vede Simeone prolungare il suo contratto fino al 2020. Buona fortuna Cholo!



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