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Storia S.S. Lazio

Focus: Simone Inzaghi e la Lazio, un rapporto speciale

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Simone Inzaghi e la Lazio un rapporto che dura ormai da 17 anni, da quel lontano 1999, anno in cui il Simone calciatore passò dal Piacenza alla Lazio per 3o miliardi di lire. Ripercorriamo, quindi, in questo articolo la carriera nella squadra capitolina di uno dei due fratelli Inzaghi, una carriera ricca di soddisfazioni sia come giocatore che come allenatore.

Inzaghi è nato a Piacenza il 5 aprile 1976, proprio nella sua città ha intrapreso la carriera da calciatore, prima nelle giovanili e poi prima squadra, dove approda nel 1993. Dopo vari prestiti in Serie C2 e C1, nella stagione 1998/99 il Piacenza decide di promuoverlo titolare, al centro dell’attacco, nella stagione 1998/99. Simone, il fratello più piccolo degli Inzaghi (Filippo è nato nel 1973) segna  ben 15 reti in 30 partite e consente al Piacenza di restare in Serie A, ripagando la fiducia di società e allenatore. Così Sergio Cragnotti, accortosi delle capacità del giocatore, decide di portarlo alla Lazio, anticipando la concorrenza delle altre squadre interessate. Inizia, così, la carriera di Inzaghi nella squadra biancoceleste, sotto la guida tecnica di Sven Goran Eriksson, a partire dalla stagione 1999/00.

Nonostante la concorrenza agguerrita in attacco, la Lazio può, infatti, contare su gente del calibro di Salas, Boksic, Mancini e Ravanelli, Simone riesce comunque a ricamarsi il suo spazio nella capitale, sfruttando il vasto turn-over operato dal tecnico svedese. Riesce a giocare 22 gare e a segnare 7 reti che aiutano la squadra capitolina a vincere conquistare il suo secondo scudetto. E’ però in Champions League che Inzaghi dà il meglio di se. Nella massima competizione europea, infatti, segna goal a non finire, tanto da diventare il miglior realizzatore della storia biancoceleste in tornei europei segnando 20 reti. Memorabili le 4 reti segnate, all’Olympique Marsiglia, in una sola partita e importantissimo anche il goal realizzato a Stamford Bridge contro il Chelsea che regalò alla Lazio i quarti di finale. Oltre al campionato Inzaghi conquista anche nella stessa stagione la Coppa Italia e la Supercoppa Europea con la casacca biancoceleste. Il suo alto rendimento gli vale anche la chiamata in Nazionale, con cui giocherà, però, solo tre partite.

Simone Inzaghi esulta dopo il suo secondo gol al Marsiglia in una partita della Champions League allo Stadio Olimpico di Roma, 14 marzo 2000. Inzaghi realizzo' 4 gol. ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI

L’anno successivo arriva anche la conquista della Supercoppa Italiana, ma progressivamente il rendimento del giocatore scema, a causa di un gran numero di infortuni. Simone, infatti, accusa diversi problemi alla colonna vertebrale che ne condizionano il rendimento. Inoltre anche alcune vicende familiari minano il morale del calciatore che non riuscì più a tornare ai livelli dei primi anni in biancoceleste. Alla Lazio rimane fino al 2005, conquistando anche una Coppa Italia, ma viene impiegato poco e realizza appena 20 goal in campionato tra il 2000 e il 2005. In tale anno passa in prestito alla Sampdoria, ma gioca solo 5 partite. Torna alla Lazio e gioca 12 partite nella stagione 2006/07. Nella stagione 2007/08 passa poi in prestito all‘Atalanta, dove colleziona 19 presenze ma senza realizzare reti. Nella stagione successiva è ancora alla Lazio ed entra per 6 volte entra in campo dalla panchina, segnando la rete del pareggio il 4 ottobre 2008 contro il Lecce. La stagione successiva comincia con la conquista della Coppa Italia, ma sarà l’ultima in maglia biancoceleste. A fine stagione, infatti, Inzaghi rescinderà il suo contratto con la Lazio e annuncerà il suo ritiro dall’attività agonistica per dedicarsi ad allenare la squadra degli Allievi Regionali, con la quale vince anche il campionato regionale. Nella Lazio ha collezionato 133 presenze e segnato 28 reti in Campionato, che diventano 55 se si considerano tutte le partite ufficiali. Inzaghi è dunque, grazie alle sue reti, il decimo marcatore nella storia della Lazio.

Agli inizi del gennaio 2014 passa alla guida della squadra Primavera in quanto Alberto Bollini, che ne era l’allenatore, a sua volta diviene il “secondo” di Edoardo Reja nella prima squadra. Il 9 aprile successivo, vince, con la Lazio Primavera, la Coppa Italia Primavera battendo la Fiorentina Primavera. Il trofeo non veniva vinto dalla Lazio da ben 35 anni. Il 1º ottobre vince anche la prima Supercoppa Primavera della storia della Lazio, battendo la Primavera del Chievo per 1-0.

inzaghi

Il 1º maggio 2015 inoltre vince il derby contro la Roma in finale di Coppa Italia per 0-2 e conquista il trofeo con la sua squadra, nonostante la sconfitta per 1-0 dell’andata. Dopo aver vinto anche il derby della semifinale di campionato ai supplementari approda in finale con la Lazio, ma il 16 giugno perde ai rigori la partita contro il Torino. Il 14 novembre sempre contro i torinesi perde anche la Supercoppa Primavera e nel gennaio 2016 viene eliminato dalla Coppa Italia in semifinale dall’Inter mentre a marzo la squadra non partecipa al Torneo di Viareggio.

Il 3 aprile 2016 subentra, infine, a Stefano Pioli alla guida della prima squadra con cui debutta in serie A il 10 aprile 2016 vincendo contro il Palermo per 3-0. Lotito sceglie lui per sostituire il tecnico parmense. Il 17 Aprile arriva poi anche la seconda vittoria, ai danni dell’Empoli. Due partite e due vittorie, quindi, per Inzaghi sulla panchina della Lazio che hanno dimostrato le capacità dell’allenatore piacentino anche in panchina. Speriamo, dunque, che la tradizione positiva continui anche nelle prossime gare.

In becco all’aquila Simone!



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