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De Martino: “Supercoppa condizionata dal campo. Biglia? E’ un giocatore della Lazio”

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Il responsabile della comunicazione della S.S.Lazio, Stefano De Martino ha parlato dell’esperienza passata in Cina per la Supercoppa e di Lucas Biglia ai microfoni di Lazio Style Channel:“Partiamo dagli aspetti positivi: l’accoglienza e il grandissimo numero di tifosi che segue la Lazio in Asia. Dai tifosi che erano con noi in albergo fino alla presentazione della maglia. Abbiamo realizzato degli speciali che andranno in onda nei prossimi giorni. La finale? La Juventus ci ha battuto due a zero in un campo al limite di praticabilità, concordo con gli sfoghi di Marotta e Pioli. Il terreno di gioco era in uno stato pietoso. Anche la regia locale ha commesso varie sbavature, ma da contratto era previsto che ne occupassero loro. La gara è stata strana, la Lazio era partita bene, ma c’è da specificare che alcuni giocatori non erano al massimo della condizione. Biglia è arrivato tardi in ritiro perché ha avuto impegni internazionali, Morrison si era infortunato e doveva recuperare. I biancocelesti sono stati puniti da due azioni fotocopia, dagli spalti avevo la sensazione che chi avesse segnato per primo avrebbe messo in grandissima difficoltà l’avversario. La Juventus vince con merito questa finale, rimane la squadra da battere. Questa esperienza rimane positiva, perché ci sono tanti contatti. Ci sono tante idee da sviluppare in termini di marketing e di partnership. In Cina la Lazio è seguita e apprezzata tantissimo. La stagione della Lazio è ai nastri di partenza, ora ci giocheremo i gironi di Champions. E’ uscito dall’urna il Bayer Leverkusen, poteva andare meglio. Loro sono una squadra che gioca come la Lazio, gli piace il gioco offensivo. Domani la squadra di ritroverà a pranzo alle 13 e poi faranno una doppia sessione. Il campionato? Si riparte con lo scudetto cucito sul petto di qualcuno perché ha fatto una grandissima campagna acquisti”. De Martino poi chiarisce la situazione di Keita: “In questi ultimi giorni ho letto sui giornali di un Keita bombarolo che se ne vuole andare, ma non è così. Se un giocatore chiede la cessione, la politica della società è chiara. Pensate a Kolarov e Lichtsteiner che hanno chiesto la cessione. Se un elemento chiede di andar via, la società fa il prezzo del cartellino. Dal momento che un giocatore non vuole più stare qui si cercherà di accontentarlo, ma se non ci sono margini per la cessione resta alla Lazio. Poi su Biglia: “Biglia è un giocatore della Lazio, Pioli gli ha dato la fascia da capitano. Queste sono cose che vengono discusse nello spogliatoio. Per me rimane un giocatore biancoceleste, poi se il calciatore o il suo entourage chiederanno la cessione discuteremo di questo problema. E’ un giocatore che ha un tipo di carattere e di impostazione, io lo conosco bene. Lui ci ha detto in conferenza che non ha idea di cosa possa accadere perché il mercato è imprevedibile. Biglia quando è arrivato alla Lazio era un calciatore, ora è un altro giocatore che viene valutato cinquanta milioni. La società vuole difendere Biglia, ha un contratto di cinque anni e glie ne restano tre. Lui non è venuto a dire che non vuole più giocare nella Lazio, anzi. Se poi il procuratore ritiene che ci siano delle offerte importanti non sappiamo. La fascia di capitano come ultima ratio? Non è vero, sono cose che si decidono nello spogliatoio. “



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