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Simone Inzaghi: ” Si alla Bolla come l’NBA, bisogna andare avanti…”

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Simone Inzaghi ha risposto a delle domande dei cronisti durante l’evento tenutosi ieri a Milano al Festival dello Sport.

Immobile come tuo fratello, cosa manca?

Ciro sta facendo benissimo come fece anche mio fratello a quei tempi. Ha vinto la Scarpa D’Oro, Pippo segnò due gol nella finale di Champion League e penso che Ciro possa farcela ad arrivare ai suoi livelli. Sono due grandissimi attaccanti. Ha fatto e sta facendo una grandissima carriera sperando che possa regalare tantissime gioie alla Lazio e alla Nazionale italiana.”

Positività al Covid in Serie A. Come la state vivendo? Siete Preoccupati?

“Sapevamo già che con l’avvicinarsi di questa stagione , il problema sarebbe riemerso. Adesso però siamo più pronti e preparati rispetto al mese di Marzo e di Aprile. Normale che bisogna prendere delle precauzioni e viverla con grande intelligenza”.

Temi che il campionato venga interrotto?

“Penso che ci sono delle regole da rispettare e sono chiare per tutti. Bisogna continuare sapendo che dovremo convivere con questa problematica. Finchè non esce fuori un vaccino dovremo conviverci. Ma non per questo che si può fermare il clacio e l’Italia intera. Bisogna andare avanti!”.

Che campionato sarà? Più combattuto rispetto lo scorso anno?

” Penso che questo campionato sia livellato verso l’altro, indipendentemente dalle prime quattro che sono arrivate in Champions, poi ci sono le tre subito dietro. Sappiamo benissimo che le squadre medie si sono migliorate: mi viene in mente la Fiorentina ed il Sassuolo che hanno fatto grandi progressi. Sarà difficile per tutti ma sarà un campionato aperto. Chi arriverà meglio in primavere e avrà tutti i calciatori a disposizione, perchè quello è fondamentale, avrà più chance di chi avrà tanti giocatori fuori tra Febbraio e Marzo”.

Rinviare le nazionali ed effettuare l’effetto Bolla in stile Nba è d’accordo?

” Purchè non si fermi il campionato, io sono d’accordissimo per la bolla. So che ci potrebbero essere dei problemi, visto che tutti noi abbiamo delle famiglie, però l’importante è che non si fermi tutto nuovamente. Penso che ci siano dei protocolli chiari, che da sette mesi stiamo rispettando facendo dei sacrifici. Stiamo facendo tamponi ogni due o tre giorni più i test sierologici. Per quanto riguarda le nazionali, se è ripartito il calcio, è giusto che riparta a tutti i livelli”.



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